BRYAN
Il giorno dopo.

Sono stati giorni difficili.

Per fortuna, avevo almeno Alec con me e mia mamma è riuscita a tornare prima, lei è sempre stata la mia casa. Per cui ho passato tanto tempo con loro, a casa nostra, quella che prima era casa mia, sua, e di mio padre.

Beh, appunto, questo era prima.

Poi mio padre ha tradito mia madre con Sidney, la mamma di Summer, e la mia famiglia si è sfasciata.

Prima credevo che se c'era una cosa forte nella mia vita, una che non sarebbe mai crollata, quella era la mia famiglia. Eravamo sopravvissuti alla perdita della mia sorellina Kiara, eravamo rimasti uniti nonostante tutto, nonostante la terribile mancanza, nonostante i miei genitori avessero perso una figlia e io una sorella; pensavo fossimo invincibili dopo tutto questo. Non hanno mai fallito nel darmi l'amore di cui avevo bisogno.

Di cui ho bisogno.

Ma poi è successo quello. Mio padre ha perso la testa per un'altra donna, spezzando il cuore di mia madre e anche il mio, a dirla tutta.

All'inizio era un qualcosa di segreto, ma poi non ce l'ha più fatta a mentire.

Ero furioso nei suoi confronti. Anzi, furioso è dire poco.

Lo odiavo per come aveva reso mia madre.

Ho sempre voluto un bene dell'anima a mio padre, mi sono sempre fidato ciecamente di lui e lui mi ha trasmesso la passione per il rugby. Per cui già il fatto che avesse mentito sia a me, sia a mia madre, mi deluse tantissimo.

Mia mamma era distrutta perché non se lo aspettava, e mio padre lasciò casa in men che non si dica, per andare a stare da Sidney.

O meglio, ricco com'è, ha acquistato una villa per lui, Sidney e... Summer.

Mi garantì che c'era una stanza anche per me, ma io ero troppo arrabbiato.

E mi sentivo smarrito.

Non avevo mai e poi mai pensato ad una vita con i miei genitori separati. Insomma, volevo che fossero felici, ma quando tutto accade all'improvviso è come se ti crollasse il mondo addosso.

Tutte le mie certezze si erano sgretolate.

Mia mamma era alla deriva, e a mio padre sembrava importare solo di quella donna e di sua figlia.

Per quello entrai in giri sbagliati, non ero più lo stesso. È stato stupido da parte mia, ma non mi ero mai sentito così confuso in vita mia.

Accadde tutto così in fretta.

Poi, dopo essermi accorto di essere finito in un giro di persone orribili, in una situazione più grande di me, Alec mi ha dato una mano ad uscirne.

Io ho aiutato lui perché li ho sentiti parlare su ciò che avevano in mente di fare a suo fratello Kenneth, e lui ha aiutato me.

Sono stato anche pestato da loro, ed è stata un'esperienza a dir poco traumatica, da cui mi ha tirato fuori Alec, ancora una volta.

Nessuno lo sa, neanche lui perché non voglio farlo sentire in colpa visto che è già convinto che io sia stato picchiato per colpa sua, ma mi è capitato spesso di avere degli incubi su quel momento.

Suonerà un po' da sfigato ammetterlo, ma io non sono mai stato un tipo che fa a botte, anzi, queste situazioni mi hanno sempre fatto cagare sotto.

Infatti cerco sempre di tirarmene fuori, non creo problemi a nessuno, mai.

Per questo motivo quando mi sono trovato al buio, con un mucchio di persone che mi davano addosso, che avevano in mano delle mazze, sono rimasto seriamente traumatizzato.

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