BRANDON
Britt si è finalmente addormentata.
Ci sono volute almeno tre ore, ma per fortuna si sta riposando, ne ha molto bisogno.
Purtroppo, nonostante io abbia cercato di insistere, non ha voluto mangiare niente, solo un biscotto.
Odio il fatto che lei stia soffrendo così tanto, non ho mai sopportato vederla stare male e non lo sopporterò mai.
Lei... è la mia bambina, e lo sarà per sempre.
Ora è cresciuta ed è anche normale che soffra per amore, tutti nella vita hanno sofferto per amore almeno una volta, ma Brittany...è come se lei sentisse tutto amplificato.
È così tanto sensibile e buona, dà il suo cuore in mano alle persone a cui tiene e permette loro di prenderlo e distruggerlo in qualsiasi modo.
L'ho detto a quello stronzo di Riven più di una volta.
Ma a quanto pare ha deciso di giocarci lo stesso.
Ora siamo sul letto di Brittany, ha voluto che io stessi affianco a lei per addormentarsi, ha detto che si sentiva più sicura.
Mentre ci penso poi, sento fuori dalla finestra il rombo di una moto avvicinarsi.
Se è quel coglione gli spacco la faccia.
Mi alzo piano per non fare alcun rumore, mi avvicino lentamente alla finestra e, con un senso di preoccupazione crescente, vedo la moto di Riven che si avvicina alla casa.
La sua guida è erratica, e il rumore del motore è quasi insopportabile. Sospetto subito che sia ubriaco, di nuovo, e la consapevolezza che potrebbe mettere in pericolo se stesso e gli altri mi fa rabbrividire.
Mi assicuro che Brittany sia ancora addormentata, i suoi respiri sono regolari e tranquilli, e scendo in fretta per le scale.
Non so che cazzo sta pensando di fare qui, ma di sicuro non salirà in casa mia.
Mai più.
Quando arrivo giù, vedo Riven parcheggiare la moto in modo disordinato, sbattendo quasi contro il marciapiede. Si regge a stento in piedi mentre cerca di spegnere il motore, e la sua condizione è evidente. Il mio sangue ribolle.
"Che cazzo stai facendo qui?" ringhio, avvicinandomi rapidamente e senza preamboli. Riven alza lo sguardo verso di me, visibilmente confuso e disorientato.
"Voglio vedere Brittany," dice, con voce impastata e incapace di articolare le parole chiaramente.
"Sei completamente fuori di testa se pensi che ti lascerò avvicinarti a lei." rispondo con fermezza, cercando di controllare la mia rabbia. "Che cazzo le hai fatto, eh?"
Mi avvicino con un'ira crescente dentro di me, ma so che non lo devo toccare, pure se gli vorrei spaccare la faccia.
Riven non risponde subito, balbetta e fa fatica a mantenere la concentrazione. "Non doveva succedere..." dice infine, con tono quasi disperato.
La mia rabbia aumenta, ma riesco a trattenere me stesso per un momento.
"No che non doveva succedere, cazzo. Rispondi, che le hai fatto?" insisto.
Brittany non ne vuole parlare e va bene, ma lui me lo deve dire. Non mi interessa quanto è ubriaco, né di niente, voglio sapere dalla sua fottuta voce cosa ha fatto a mia sorella.
In che modo le ha mentito, che cosa le ha detto.
Riven cerca di parlare, ma la sua confusione e il suo stato di ubriachezza rendono difficile capire qualsiasi cosa.
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Maybe one day
Teen Fiction"Riusciremo mai a trovare pace, noi due?" "Forse un giorno.."