Go ahead and cry, little boy
You know what your daddy did too
You know what your mama went through
You gotta let it out soon, just let it out.KENNETH
5 giorni dopo.È l'ultimo giorno dell'anno.
Il trentuno dicembre.
Alec è stato dimesso dall'ospedale proprio stamattina. Ci ha sperato tantissimo, voleva essere a casa tranquillo almeno per festeggiare Capodanno, e per fortuna, così è stato.
Il dolore c'è ancora, purtroppo, ma grazie agli antidolorifici che i medici gli hanno prescritto esso si allevia, e inoltre mi ha detto che è di meno dei primi due giorni.
Non so se me l'abbia detto per non farmi preoccupare o perché è vero, ma io ho cercato di essere il più attento possibile, e ho notato che parlare e soprattutto respirare è leggermente più semplice per lui.
Sono rimasto con lui fino ad adesso, è steso sul letto di camera sua, si è addormentato per essere presente e abbastanza in forza per stasera, in cui lui stesso ha proposto di invitare tutti qui a casa nostra.
Sono le cinque del pomeriggio, e gli altri arriveranno decisamente più tardi.
Anche Bryan è andato via qualche ora fa, per stare con Helios. Ci sono andato anche io con lui in questi giorni, per fargli compagnia, e perché quel bambino ti fa affezionare letteralmente in un nanosecondo.
Oggi però, Alec aveva bisogno di riambentarsi in casa, di aiuto nel caso avesse bisogno di alzarsi e camminare, anche se lui dice di no, e quindi ci dovevo assolutamente essere.
Adesso, ha una stampella per camminare, così da non portare tutto il peso dal lato destro del corpo, ma io voglio comunque stargli affianco nel caso avesse bisogno di sorreggersi anche a qualcosa, a qualcuno, o nel caso stesse più male.
Lo hanno dimesso dopo quasi una settimana perché non c'erano complicanze di alcun tipo, tutto sta filando liscio. Il fatto che lui provi ancora dolore è del tutto normale, come hanno detto i medici e come mi ha confermato anche Tyler, perché questa ferita non è per niente semplice da sanare.
Una lesione del polmone è qualcosa di durissimo, pensare che sia successo proprio a lui è un colpo al cuore.
Mi ha confidato di avere degli incubi ogni tanto. Dorme spesso, perché la situazione lo rende esausto, e mi ha rivelato che alcune di quelle volte, fa dei sogni sull'incidente.
Ancora una volta, ho provato una morsa fortissima al petto.
So cosa significa avere degli incubi ricorrenti.
Questo evento è stato un trauma per mio fratello, è inevitabile che ci siano delle ripercussioni anche sul piano psicologico.
Ma il fatto che sia mio fratello ad averlo subito non mi dà pace.
Scendo le scale, voglio chiamare Sarah, che è a casa sua, e tra poco arriverà prima degli altri per vedere Alec. Non l'hanno fatta entrare neanche una volta in questi giorni. Non l'ha proprio visto.
Sono legatissimi, quasi come fratelli, per cui è normale che lei sia preoccupata a morte e che non veda l'ora di vederlo.
Mia madre è in cucina.
Quando scendo, cerco di evitarla il più possibile ed esco fuori, infilandomi la giacca ed estraendo il mio cellulare dalla tasca, dopo essermi seduto davanti le scale di casa.
Io e mia madre stiamo cercando di...convivere, in questi giorni.
Anzi, lo devo ammettere, più lei che io.
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Maybe one day
Teen Fiction"Riusciremo mai a trovare pace, noi due?" "Forse un giorno.."