SARAH
3 giorni dopo.

Tre giorni.

Tre giorni di pura agonia.

Ho passato ogni singolo momento a piangere, rannicchiata sul mio letto come una bambina.

Non voglio accettarlo per nessun motivo.

Non volevo accettarlo in quel momento, e la mia testa sembra essere ancorata alle parole di Kenneth, perché non vedo la via di accettarlo neanche adesso, dopo più di settantadue ore.

"Devi andartene, Sarah. Non ti voglio qui."

"Le cose devono stare così."

"...Vai e non tornare. Non oggi, non domani. Non più."

E non l'ho fatto davvero.

Per quanto l'unica cosa che voglia fare sia urlargli in faccia quanto lo amo nonostante quello che mi sta facendo, non sono tornata indietro.

Sono troppo ferita per farlo.

Non mi odio fino a quel punto.

Ho comunque rispetto di me stessa.

Lo amo, e vorrei tanto averglielo detto prima, ma non esiste che io torni da lui dopo il modo in cui mi ha trattata.

Non posso farmi trattare in questo modo, neanche da lui, che io definisco l'amore della mia vita.

Non sono una bambola, sono una persona.

E una bella persona.

Ci ho riflettuto tanto in questi giorni.

E se il primo giorno stavo cercando di trovare qualsiasi pelo nell'uovo nel mio comportamento, qualsiasi cosa che io possa aver fatto di sbagliato, alla fine sono arrivata alla conclusione che non ho fatto proprio niente di male.

Gli sono stata vicina.

Ho rispettato ogni suo silenzio, ogni suo momento no, non l'ho abbandonato neanche un momento quando ha avuto bisogno di me.

Non sono io ad aver sbagliato.

È lui ad aver sbagliato nei miei confronti.

Ma comunque accettarlo è difficile, soprattutto dopo tutto quello che abbiamo passato insieme.

Non è possibile.

Dov'è finito il Kenneth che avrebbe fatto di tutto per me, che piuttosto che ferirmi avrebbe preferito delle conseguenze atroci?

Lui è diventato tutto per me, il mio posto felice, e adesso mi sento persa.

Tuttavia, non posso restare a piangermi addosso così. Non posso semplicemente sprecare gli ultimi giorni di vacanza che abbiamo in camera mia a piangere, mangiando a malapena e chiudendo fuori tutte le persone a cui tengo.

Ho trattato male persino Alec, che mi ha chiamata tante volte. Non è giusto, mi sono sentita una stronza senza cuore.

Il mio migliore amico sta già male, non gli servivo anche io che lo tratto di merda solo perché suo fratello è stato uno stronzo nei miei confronti.

Infatti l'ho chiamato poco fa. Mi sono scusata tantissimo per il mio comportamento, e lui, dato che è la persona migliore del mondo, mi ha detto che non mi devo scusare, che per qualsiasi cosa lui c'è e che non sa neanche lui cosa stia prendendo a Kenneth.

Ma comunque mi sento in colpa. Non è così che mi comporto di solito.

E non permetterò a Kenneth di avere questo potere su di me. Non gli permetto di rovinarmi, mi rifiuto.

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