CAPITOLO CINQUANTASEI.

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[JO'S POV]

Sono passati due giorni, due giorni che ho passato in biblioteca a trovare una qualsiasi possibile soluzione.. ma nulla! Assolutamente nulla!
Eppure ci deve essere qualcosa, ne sono convinta, non può finire tutto così..
Che senso ha avuto sennò tutto questo?
Non può essere tutto stato vano e inutile..
Meritiamo di essere felici.. soprattutto Sev..
Non immagino come si possa sentire ora..
Con un sospiro chiudo l'enorme tomo che stavo consultando per andare a pranzo.

Entrata nella Sala Grande lo vedo seduto al tavolo dei professori..
Ma la mia presenza non lo smuove minimamente.. è come se non esistessi..
Mi siedo accanto a Minerva a un solo posto di distanza da lui.
<<Jo finalmente sei arrivata! Severus ti ho informato che da quest'anno Josephine professoressa di Trasfigurazione non è vero?>>
<<Si Minerva me lo hai ripetuto fino allo svenimento, ma non vedo come la cosa possa interessarmi, posso solo sperare che la  signorina Potter abbia incanalato bene ciò che le è stato insegnato e lo applichi con i suoi di studenti ora.>> dice lui cinico e impassibile.
Tutto questo fa tremendamente male al mio cuore..

Anche questa giornata è passata.. Severus mi ha completamente ignorato come c'era da aspettarsi del resto..
Ma dopotutto non posso fare altro che accettare questa situazione e sperare sia solo momentanea..
Sono sulla Torre di Astronomia, il vento della sera mi accarezza il viso..
Qua su solo per cercare di trovare un po di tranquillità..
Poi sento dei passi salire le scale e una figura avvicinarsi a me..

[SEVERUS'S POV]

Tutto questo è altamente ridicolo!
Mi sono svegliato due giorni incapace di capire come fossi sopravvissuto alla guerra e non solo scopro che è stata la Potter a salvarmi ma che è passato ben più di un anno da essa!
Ho completamente dimenticato un anno della mia vita!
Un anno che tutto sommato non penso abbia portato chissà quali novità nella mia vita. Ma è comunque frustrante..
Per di più nessuno mi vuole accennare nulla di più di qualche informazione basilare su questo fatidico anno cancellato! Mi stanno nascondendo qualcosa me lo sento!
Poi la Potter oggi si è comportata in maniera strana, non che mi interessi ma dov'è finita la spensieratezza di quella petulante ragazzina? E perché quell'aria avvilita?
Che lei c'entri qualcosa?
Che lei sappia qualcosa?
Non lo so ma sono pronto a scoprirlo.
Decido di salire sulla Torre di Astronomia in cerca di un po di pace, quando arrivato in cima capisco di non essere solo..
Eccola qui Josephine Potter, Salvatrice del Mondo Magico, tutta sola.
<<Potter.>> accenno io appoggiandomi sulla ringhiera.
<<Severus..>> risponde lei a bassa voce.
<<Bene fammi indovinare, siamo così intimi ora da averti dato il consenso a chiamarmi per nome?>> sputo io velenoso.
<<A dirla tutta si. Tornerei a darti del lei se ti facesse piacere anche se sarebbe.. strano.>> continua a sussurrare lei come se avesse timore.
<<Fa come vuoi.>>
Dopo un attimo di silenzio mi faccio avanti porgendo la fatidica domanda che mi assilla da due giorni.
<<Tu sai cosa è successo non è vero? Tu sai esattamente cosa è successo in questo maledetto anno.>>
<<Si lo so.>>
<<Allora per l'amor di Merlino dimmelo Potter! Nessuno vuole dirmi nulla. Minerva, Poppy e tutti gli altri pensano che io sia stupido che non capisco che non me la contano giusta, ma io so che c'è dell'altro quindi rispondi Potter dimmi cos'è che non ricordo.>>
Sospira.
<<Per quanto vorrei farlo Severus non posso mi dispiace, lo facciamo per il tuo bene..>> abbassa la testa.
<<Oh Santo Salazar! Sul serio?! Potter cerca di comprendere che qui si tratta dei miei ricordi! Della mia vita! E io voglio sapere. Non mi interessa nient'altro.>>
<<Hai ragione. E capisco perfettamente, ma non possiamo e anche se sapessi non cambierebbe nulla assolutamente nulla Severus!>> si altera lei.
<<non puoi eh? Okay bene allora capirò da solo e stai tranquilla che lo scoprirò, sono un ottima spia ricordalo.>>
La guardo per un secondo.. lo sguardo basso.. che rialza per un secondo per guardarmi a sua volta e in quel secondo noto le guance rigate dalle lacrime.
<<Ora devo andare, perdonami Severus.. non sai quanto anch'io vorrei che ricordassi..>> dice per poi sparire nell'ombra.
Cosa intendeva con quella frase?
Perché piangeva?
Quante cose mi sono perso in questo anno di niente?

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