CAPITOLO TRENTOTTO.

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[JO'S POV]

<<Ragazzi ci ho pensato e dovremmo andare a trovare Xenophilius Lovegood.>> dico.
<<il padre di Luna? E perché mai?>> domanda mio fratello.
<<beh aveva il simbolo che c'è sopra il libro di Herm al matrimonio. Magari indica qualcosa di importante, dobbiamo scoprirlo.>> dico.
<<potrebbe essere utile.>> dice Herm.
<<beh allora che aspettiamo andiamo.>> dice Ron.

Ci smaterializziamo davanti alla casa.
Una struttura davvero bizzarra.
Ai lati ci sono dei cespugli con dei strani frutti, accanto c'è un cartello che dice "attenzione alle prugnedirigibili".
Bussiamo e ci viene ad aprire il signor Lovegood.
<<si ricorda di noi signor Lovegood, siamo Josephine ed Harry Potter.>> dico.
<<oh si venite entrate.. Entrate..>> dice lui.
Ci fa sedere e prepara un tè.
Il quale più che altro sembra urina di troll.
<<Dov'è Luna?>> domanda Herm.
<<oh arriverà presto.>> dice il signor Lovegood.
<<signore di domandavamo cosa significa il segno che portava al collo al matrimonio di Bill e Fleur.>> domanda Harry.
<<beh indica I doni della morte.>> dice lui come se fosse una cosa ovvia.
<<i cosa?>> domandiamo tutti e quattro insieme.
<<conoscete di sicuro la storia dei tre fratelli?>> domanda il biondo.
Harry e io rispondiamo di no.
<<c'è l'ho qui con me>> dice Herm tirando fuori il libro di Silente.
<<c'erano una volta tre fratelli che viaggiavano lugno una strada tortuosa e solitaria al calar del sole. Dopo un po, i tre fratelli giunsero a un fiume troppo pericoloso da attraversare. Tuttavia essendo versati nelle arti magiche, ai tre fratelli bastò agitare le bacchette per costruire un ponte. Ma prima di poterlo attraversare, si trovarono il passo sbarrato da una figura incappucciata. Era la morte. Si sentiva imbrogliata perché di solito i viaggiatori annegavano nel fiume. Ma la morte era astuta. Finse di congratularsi con loro per la loro magia e disse che meritavano un premio per la loro abilità a sfuggirle.
Il maggiore, chiese una bacchetta più potente di qualunque altra al mondo, e così la Morte la fece da un albero di sambuco nelle vicinanze. Il secondo fratello, chiese il potere di richiamare i propri cari dalla tomba, così la Morte raccolse una pietra dal fiume e gliela offrì. Infine la Morte si rivolse al terzo fratello, un uomo umile, chiese qualcosa che gli permettesse di andarsene senza essere seguito dalla Morte, ed ella con riluttanza gli consegnò il proprio mantello dell'invisibilità. Ognuno dei fratelli prese la propria strada. Il primo fratello raggiunse un villaggio e cercò un uomo con cui aveva litigato. Armato della bacchetta di sambuco egli vinse il duello e si vantò della sua invincibilità. Ma quella notte un altro mago prese la bacchetta e per buona misura gli tagliò la gola, e la Morte chiamò a sé il primo fratello. Il secondo fratello tornò a casa, tirò fuori la pietra e la girò tre volte nella mano. Con sua immensa gioia la fanciulla che aveva sperato di sposare prima della di lei morte prematura gli apparve. Ma presto ella divenne triste e fredda perché non faceva parte del mondo dei mortali. Reso folle dal suo desiderio si tolse la vita per riunirsi a lei. E così la Morte chiamò a sé il secondo fratello. Riguardo al terzo fratello la morte lo cercò per molti anni ma non riuscì mai a trovarlo.
Solo quando ebbe raggiunto una veneranda età il fratello più giovane di tolse il mantello e lo donò a suo figlio. Dopodiché salutò la Morte come una vecchia amica e andò lieto con lei, congedandosi da questa vita da pari a pari.>> finisce la storia Hermione.
<<ecco suppongo sia più chiaro ora.>>dice il padre di Luna.
<<veramente no.>> dice Harry.
Il signor Lovegood prende carta e carboncino e disegna il simbolo.
<<la bacchetta di sambuco, la più potente di tutte, la pietra della resurrezione e il mantello dell'invisibilità per celarti ai tuoi nemici. Questi sono i doni della morte. Chi li possiede diviene un signore della morte. Oh ma è finito il tè. >> dice scendendo le scale il signor Lovegood.
<<andiamo io non bevo un goccio di quella roba bollente o fredda.>> dice Ron.
Seguiamo il padre di Luna.
<<signore, la ringraziamo ma noi ora dobbiamo andare.>> dico.
<<no non potete!>> esclama lui.
<<cosa è successo signore?>>domando avvicinandomi a lui.
<<erano arrabbiati per quello che avevo scritto.. E me l'hanno presa.. L'hanno portata via.. La mia Luna.. Ma dopotutto non è lei che vogliono.>> dice accarezzandomi il viso.
<<chi l'ha presa signore?>> domando.
<<Voldemort>> dice.
Dopo ciò una serie di incantesimi iniziano a colpire la casa.
Ci gettiamo a terra per non essere colpiti.
Ci ha traditi..
Ci avviciniamo e ci smaterializziamo lontano da quella casa.

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