CAPITOLO DIECI.

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[JO'S POV]

Sento un calore sul viso, apro lentamente gli occhi, abbagliati dal sole.
In un secondo ricordo ogni singola cosa successa ieri sera..
<<PORCO GODRIC!>> esclamo facendo spaventare Edvige che pigola innervosita.
Okay, stiamo calmi. No, cosa calmi, calmi per nulla. Io.ho.baciato.Severus.Piton.
Ora cosa faccio? Come mi comporto?! Oh Santo Godric!

Mi alzo dal letto, devo trovare qualcosa di decente da mettere.
Il maglione bordeaux e i jeans neri possono andare bene.

Scendo a fare colazione.. Mi sento morire.. Su Jo respira..
Entro in cucina, lui è seduto al tavolo con il giornale e il caffè nero come di consuetudine.
<<buongiorno.. >> dico a bassa voce passandogli velocemente davanti per prepararmi un tè.
<<Josephine.>> Dice lui.
JOSEPHINE?! NON MI HA MAI CHIAMATO PER NOME!
Calma Jo calma..
Prendo tra le mani la tazza portandomela alle labbra e bevendo un lungo sorso di bevanda bollente.

<<gradirei se parlassimo se non ti dispiace. >> mi dice.
Lo raggiungo al tavolo, molto lentamente come se stessi andando al patibolo.
<<mi dica professore>> dico io.
<<Josephine, quello che è successo ieri sera.. Vorrei che capissi che è stata un azione da me compiuta per cercare di farti uscire dal tuo stato di shock. >> mi dice serio.
<<mi prende in giro? Professore, lei mi ha baciato! Voglio dire non può essere considerata un azione fatta così a caso, avrebbe potuto fare qualsiasi altra cosa, e comunque ero abbastanza tranquilla quindi non può giustificarsi in questo modo!>> dico indignata battendo una mano sul tavolo.
<<non è il caso di alzare la voce..>>
<<si che lo è! Lei mi ha baciato e.. E io non posso negare di aver ricambiato, ma se l'ho fatto è perché lo volevo!>> dico.
<<lo volevi? E cosa ti aspettavi?>> mi chiede.
<<si lo volevo, lo volevo perché.. Perché sto iniziando a provare qualcosa per lei.. Non so precisamente cosa, ma so che questo sentimento si rafforza ogni secondo di ogni giorno.. E se lei fa come ha fatto ieri sera non fa altro che illudermi, quindi le sarei pregata di non farlo.>> dico.

Si alza dalla sedia, fa il giro del tavolo.. Mi si avvicina pericolosamente.
<< non voglio illuderti.. Non è mia intenzione.>> Dice calmo.
<<allora non faccia così.>>
<<Josephine, io.. Vorrei essere sincero con te.. Non sono bravo con le parole..
Ma questo attaccamento, lo sento anche io.. Mi sento attratto da te come una calamita.. Ma io sono un tuo professore e tu sei una mia studentessa, tutto ciò va contro ogni singola regola, e poi.. Ci sono delle cose che non sai, che non dovresti sapere, cose che non ho mai mostrato a nessuno del mio passato, io.. Mi sento legato a te, ma c'è una parte del mio passato a cui non posso rinunciare..>> mi dice con lo sguardo basso.
<<se ti va.. Puoi raccontarmelo..>> gli dico sfiorandogli il braccio.
<< potresti cambiare fortemente la tua idea su di me.>>
<<prometto che non ti giudicherò mai.>>
Mi guarda negli occhi.
<<seguimi.>>dice per poi salire al piano di sopra.

Just you and me Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora