CAPITOLO DICIOTTO.

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[JO'S POV]

Entriamo tutti insieme, le tre donne si siedono sul divano.
<<vado un attimo in camera a cambiarmi e poi preparo il tè.>> dico.
<<fai con comodo Jo, preparo io il tè.>> dice Sev.
Io prendo le mie buste e salgo in camera.
Mi tolgo le scarpe e il vestito e indosso qualcosa di più comodo, un jeans e una felpa e scendo nuovamente in salotto.
<<oh cara, dicci di te, Severus non ci racconta mai nulla della sua vita e sapere che al suo fianco ci sia una donna beh ci riempe il cuore.>> dice Lydia.
<<beh, ci siamo conosciuti a Scuola è un mio professore, ma io ho interrotto di recente gli studi per via di problemi economici e quindi.. >> dico ma vengo interrotta subito da Agnese.
<<Josephine, non c'è bisogno che menti conosciamo tutti la storia di quella cicatrice. >> istintivamente mi vado a toccare il sopracciglio destro.
<<Si cara siamo streghe. E quindi vi siete conosciuti a scuola eh? E dimmi Josehine di che casa saresti?>> mi domanda Gladies.
<<Griffondoro, sono qui per via di precauzioni contro voi sapete chi.>> dico io.
<<non credo abbiate bisogno di sapere altro>>dice Sev.
<<oh andiamo Severus come sei antipatico quando eri un bambino eri molto più affabile!>> dice Lydia.
<<È la vita che mi ha reso così e lo sapete bene.>> dice lui serio.
<<Si ehm.. Quando torna tua madre caro? >> domanda Agnese soressgiando il tè.
<<dopo le vacanze di Natale.>> risponde lui versandosi del whiskey.
<< Severus è un po' presto per bere.>> lo rimprovero.
<<oh andiamo donna non mi sto mica scolando l'intera bottiglia.>> mi risponde.
Io mi alzo e gli prendo il bicchiere dalla mano facendolo evanescere.
<<lo faccio per il tuo bene.>> dico dandogli un bacio sulla guancia.
<<ben fatto ragazza!>> dice Lydia.
<<bene ora è il caso che ve ne andiate dobbiamo cenare e finire i bagagli per andare alla Tana domani quindi mie care zie vi chiedo di andarvene.>> dice Severus sbattendole letteralmente fuori di casa.
E loro spazientite escono salutandoci.
<<non pensi di aver esagerato un po'?>> gli domando.
<<gli voglio bene ma l'età le ha rese veramente insopportabili.>> dice lui passandosi una mano sul viso.
<<beh non ti manca tanto a essere come loro mio caro vecchietto.>> dico scherzosamente.
Lui ghigna.
<<mi consideri un vecchietto, bene ora te lo faccio vedere io il vecchietto.>> dice prendendomi in braccio e portandomi al piano di sopra tra le mie risate.

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