CAPITOLO 76

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La storia è quasi finita, piango.

Canzone del capitolo - Scene Two - Roger Rabbit degli Sleeping With Sirens

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Kade's P.O.V

Sono sempre stata forte; non ho mai lasciato che nessuno mi mettesse i piedi in testa, mi ferisse o mi sfidasse in qualsiasi modo. Ho sempre detto a tutti cosa pensavo senza esitazione, e sicuramente non ho mai, e dico mai, lasciato che un ragazzo mi facesse piangere. Ma questa ovviamente era prima di Harry. È tutta colpa sua se la persona che sono ora è la persona che ho sempre avuto la paura di essere - debole.

Ne avevo avuto molto più che abbastanza; mi hanno messo i piedi in testa così tante volte che adesso è ora che io mi alzi. Non posso semplicemente lasciare che Harry mi tratti così senza fare niente a riguardo. Voglio dire - l'unica cosa buona che è uscita dalla relazione mia e di Harry è Evie, e dopo quello... Niente. Dolore, perdita, ferite ed ovviamente un cuore spezzato. Ma ora basta farmi vedere così debole da lui.

Infatti provo così tanta vergogna per come mi sono comportata ieri; ho lasciato che lui mi camminasse sopra. Infatti, l'ho incoraggiato a farlo. Non avrei dovuto dirgli come mi sentivo, era solo un modo per ferirmi di nuovo. E quindi è per questo che ho deciso di lasciar perdere tutto. Mi comporterò come se tra di noi non fosse successo mai niente, in realtà, ancora meglio - mi comporterò come se fosse uno sconosciuto. Sarò fredda come il marmo con lui.

Sicuro come l'inferno sarà imbarazzante dopo quello che è successo ieri ma ho bisogno di recuperare me stessa. Ho perso me stessa il giorno in cui ho incontrato Harry.

Oggi mi ha chiamata, dicendo che sarebbe venuto a prendere Evie per portarla a scegliere il vestito ma grazie a dio non ho risposto, ha risposto mia mamma. Ha continuato a domandarmi ancora e ancora perché non stessi facendo niente per fermare Harry dal commettere quell''errore' ma onestamente, non vedo nessun errore. Lui la ama, si merita di stare con chi ama, ed io devo rispettarlo.

"Mamma." Sussurrò Evie mentre le infilavo le scarpe. Guardai in su verso di lei e lei sorrise, mi è sembrata così giù di morale ultimamente.

"Sì tesoro?" Chiesi, abbottonandole il cappotto.

"Non mi piace Catherine."

Mantenni gli occhi sul pavimento. Non sapevo come risponderle, oltretutto Catherine sarà presto la sua matrigna. Mi limitai a guardarla e a sbuffare.

Dio ti prego uccidimi per quello che sto per dire. "Lei... Lei è simpatica..." Quasi ingozzai. Evie rise, per avere tre anni ne sa più di un adulto, e soprattutto sa quando sto mentendo. Prima che potesse dire altro mi alzai e mi avvolsi la sciarpa. Se Harry crede che lascerò la mia bambina con lui e la sua... Fidanzata... Si sbaglia di grosso.

"Harry dovrebbe essere qui tra poco." Sorrisi, e manco a farlo apposta, ci fu un leggero colpo alla porta. Il mio respiro accelerò.

Rilassati Kade, ricorda; fredda come il marmo.

Entrai in cucina per salutare mia mamma ma era già uscita, probabilmente con Davis. Ci fu un altro colpo alla porta ed io mi lamentai quando il mio stomaco fece un verso, ma lo ignorai e aprii la porta.

Harry stava eccezionalmente bene oggi, anche se i ricci che amavo così tanto erano coperti dietro un beanie nero che si abbinava ai suoi pantaloni scuri e alla t-shirt grigia. Le sue braccia mostravano tutti i suoi stupendi tatuaggi che mi avrebbero fatta sbavare ogni giorno ma al momento non riuscivo a fare nemmeno quello.

"Ciao..." Respirai. Be' questo non è stato così tanto imbarazzante. (Da notare l'ironia!)

I suoi occhi erano ovunque tranne che su di me, e mi ci volle qualche secondo per realizzare che non era solo. La sua alta corporatura si imponeva a Catherine, la quale stava dietro di lui con i suoi pantaloncini rosa, una giacca rosa, e le scarpe rosa. Il sorrisetto sul suo viso era solo un altro promemoria della mia sconfitta, ma mantenni la mia espressione fredda al suo posto.

Let's Pretend [Harry Styles] - italian translationDove le storie prendono vita. Scoprilo ora