Let's Pretend [Harry Styles] - italian translation

CAPITOLO 1

Fragole dolci, purè di patate con salsa, e pollo cotto. Il pranzo della mensa di oggi, 2 Maggio 2010, sta volando in ogni direzione.

Il mio raccoglitore ripara il mio viso dalla catastrofe, mentre scappo via dalla rissa, mentre scappo via da lui.

Come può una piccola discussione finire cosi? Ovviamente Rachel, ha dovuto fare quella immatura e mettere il cibo di mezzo.

E lei è anche quella che l'ha postata, che ha postato la verità su Harry Styles...o Marcel Styles, il ragazzo più intelligente a scuola, quello più attraente in città, il ragazzo di cui mi sono innamorata, e quello da cui sto scappando ora.

Al momento vi starete probabilmente chiedendo di che cavolo sto parlando, ed è qui che la nostra storia inizia, la storia di un ragazzo con una doppia personalità e una ragazza che voleva solo affermarsi come giornalista.

Io sono Kadance Andrews, e lui chi è? Harry o Marcel?

Bene, dovremmo partire dall'inizio, fingiamo che tutto quello che ho appena detto non sia niente. Portiamo tutto indietro di 8 mesi. Il primo giorno che ho visto Marcel..senza sapere che si trattasse anche di Harry.

8 settembre 2013

"Matite...ci sono, quaderni...ci sono. Sembra che io sia pronta per un altro giorno all'inferno." Sorrisi guardando mia madre, la quale era seduta affianco a me in macchina.

Eravamo davanti a scuola, primo giorno e sono sorpresa di essere l'unica ad essere arrivata presto. Il sole di prima mattina decorava la facciata frontale di quell'orribile edificio facendolo sembrare meno innocuo.

Ma ovviamente, per me era il peggior posto in cui fossi mai stata. Sì, ho avuto degli amici - pochi se vogliamo dirla tutta. Ma solo non penso che le sette ore di scuola ne valgano la pena. L'unica lezione che mi serve e mi servirà mai è inglese, dal momento che un giorno vorrei essere una scrittrice di successo o l'editrice di un giornale.

"Kade..." Disse mia mamma guardandomi con quel suo sorriso smagliante. Mia mamma è una dentista, quindi ora sapete che se i miei denti brillano al buio lei ha qualcosa a che fare con ciò.

Mi girai verso di lei, senza ricambiare il sorriso, ovviamente. "Sì, mamma?"

"Non chiamarlo inferno, la scuola è una parte importante della vita e devi accettarlo". Disse. Il suo tono era serio, cosa molto strana, ma non ho mai detto a nessuno quanto io detesti la scuola. Nè alla mia piccola quantità di amici, né a lei.

Ridacchiai e tolsi la cintura guardando fuori dalla finestra verso "la parte importante della vita" quando lo notai.

C'era un ragazzo, un ragazzo alto che se ne stava all'angolo della scuola. Probabilmente qualcun altro che non vuole tornarci.

Non sono l'unica, buono a sapersi.

Mi girai verso mia madre facendole la linguaccia prima di aprire la portiera, lei sorrise e ricambiò la linguaccia prima di abbassare il finestrino.

"Buona fortuna, tesoro!" Urlò da dietro di esso, facendomi girare e ridere verso di lei.

"Neanche quello mi aiuterà." Gemetti e lei prese velocità, lasciandomi qui da sola nel mio inferno personale - la mia prigione per sette ore.

Guardai in basso e camminai verso l'entrata, e il ragazzo di prima fece lo stesso, la mia mano raggiunse la maniglia ma lui mi precedette.

Mi rivolsi verso di lui e lui verso di me. Non ho mai visto questo ragazzo prima d'ora. I suoi capelli sono lisci, pettinati indietro e con un ciuffo. I suoi occhi verdi sono adornati da degli occhiali che potrebbero essere più grandi della Cina, e indossa una camicia bianca abbottonata e un cardigan cachi abbinato ai pantaloni.