T.W: SI RACCOMANDA LA LETTURA DI QUESTO CAPITOLO SOLO A +18. Il linguaggio è molto, molto, esplicito. Sono presenti riferimenti sessuali molto espliciti. Questo è il capitolo più spicy che io abbia mai scritto sino ad ora. Prendetelo come un regalo di San Valentino da parte di Michael perché credetemi, è lui che parla attraverso le mie mani. Vi prego, se siete soggetti facilmente impressionabili, passate oltre. Godetevi il capitolo per quello che è, senza pensare troppo a chi fa cosa. Non giudicatemi, non giudicate loro, date spazio alla vostra fantasia e GODETEVELO. No, non significa che io faccia nella realtà quello che i miei personaggi fanno nei miei libri. Prima che possiate chiederlo, NON è frutto delle mie esperienze. GRAZIE per l'attenzione.
JANETTE
Sfidare Michael ha alzato la mia asticella di adrenalina ed eccitazione. Ne avevo davvero bisogno, in tutta onestà. Dopo la serata andata a vuoto con Chase, non ho fatto altro che pensare a quanto sarebbe bello lasciarsi andare anche solo per una notte. Sono sempre stata una donna ligia al pudore; sono andata a letto con uomini che ho frequentato per molto tempo, con il mio ex e giusto qualche volta mi è capitato di sforare dalla routine, concedendomi a qualcuno conosciuto poco prima. Nessuno di loro, però, mi ha mai stimolata così tanto. Il nostro punzecchiarci continuamente annebbia i miei pensieri, rendendoli poco casti e puri. La verità è che Michael ha ragione e non poco. La cosa che più mi urta, però, è sapere che lui ha conosciuto così tanto di me in meno di un mese e il mio ex non è riuscito a farlo in quasi sette anni di relazione. Ecco perché mi tengo ben lontana dal legarmi a qualcuno, ora.
Man mano che mi allontano, lascio qualche indizio alle mie spalle.
Io voglio che lui mi trovi
Prima i collant, poi la minigonna, adesso la camicetta e infine l'elastico dei miei capelli. Mi sono nascosta nel suo ufficio e sono certa che non ci metterà molto a trovarmi; ha mantenuto un passo sostenuto, giusto il tempo per darmi un vano vantaggio. È come quelle scene dei film in cui lei corre disperata, inciampando di tanto in tanto e lui la segue camminando. Proprio come il gatto con il topo. L'unica differenza è che la trappola me la sono costruita io.
Sono "vestita" solo di tacchi, orecchini e collana. I brividi percorrono la mia pelle nuda entrata a contatto con il freddo del vetro della scrivania. Sì, ho intenzione di rendere i suoi prossimi giorni un inferno. Quale posto migliore, se non questo, per torturarci a vicenda?
Solo una notte, Janette. Solo UNA.
MICHAEL
Persino l'aria freme al solo pensiero che posso farla mia stanotte. Ho già il membro in tensione, mentre a passo sostenuto la cerco per l'azienda. La hall è vuota per cui risalgo al piano che ospita i nostri uffici. Non corro, mantengo la camminata stabile. Non voglio perdere un solo minuto di questa strana caccia. Janette è una donna furba ma allo stesso tempo ingenua; non sa che io posso arrivare a lei soltanto annusando il suo profumo che permea nell'aria. Giocare, a quanto pare, la eccita più di quanto faccia pensare. E mi piace. Tanto. Troppo.
«Cosa cazzo», dico, bloccandomi davanti ai collant riposti sul pavimento.
Li raccolgo, portandoli al naso. Chiudo gli occhi e inspiro il profumo di cocco misto all'odore sprigionato dal suo sesso. Cazzo. Lo sento pulsarmi in modo davvero doloroso. Devo mantenere la calma se non voglio venirmi nei pantaloni.
Ha lasciato una scia di indizi lungo il tragitto, conducendomi esattamente a lei. I collant, la gonna, persino l'elastico per capelli. Tutto.
«Porca puttana», esclamo, soffermandomi fuori dal mio ufficio.
Solo la vetrata ci divide.
È nuda. Completamente nuda. Ed è sulla mia scrivania, con le gambe divaricate e il sorriso innocente di chi sa di aver già vinto.
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(UN)fortunately we are in love
Literatura KobiecaJanette Jensen ha trent'anni e per la prima volta in vita sua da quando si è laureata in economia e marketing, è stata contattata per lavorare in una delle più prestigiose aziende di Manhattan: la Royals & Fashion. Michael Moore ha trentatré anni, u...