Prologo

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"Delle prigioni che ho abitato,
Di tutte possedevo la chiave."
-Aldo Penna

"-Aldo Penna

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Serena

Lei era la regina degli scacchi, l'ardita sovrana sulle caselle quadrate, la mente astuta che danzava tra le minacce e le opportunità.
Ogni sua mossa era una strategia, ogni scelta una tattica ben calcolata.
Lei, l'avversaria senza volto, l'artefice delle ombre, mi osservava, calcolava ogni mia mossa, pronta a intrappolarmi.
La pedina mortale nel suo gioco oscuro, ero io.
Eppure, io, la piccola pedina, avevo il potere di cambiare il destino.
Avanzavo, sacrificavo e cadevo, ma non senza lasciare il segno.
Mentre il gioco si faceva sempre più intricato, io continuavo a muovermi, a lottare, a cercare la mia via verso la redenzione.
Alla fine, la scacchiera era solo un riflesso, un microcosmo delle nostre vite.
E lei non era solo un'avversaria, ma anche una compagna sull'orlo del precipizio.
Così, nel suo gioco oscuro, lei era la regina, io la pedina, e insieme, avremmo soppresso il destino.

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🥀♟️ Siete pronti per la seconda parte?♟️🥀

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