27 settembre 2018
Serena
«Elio!» lo chiamai ripetutamente, ma sembrava assente, tanto da farmi agitare.
La sua figura si stagliava contro la luce fioca della stanza, immobile come una statua, e il silenzio che lo avvolgeva era a tratti inquietante.
«Compagno?» osai, mordendomi la punta della lingua.
Come potevo accettare che il ragazzo per il quale avevo preso una cotta in passato mi aveva marchiata?
Non era né solare né educato.
Mi rimangio di aver detto che sembrava un ragazzo umile. È tutt'altro che umile: è scontroso, è il male incarnato.
Mi aveva avvertita di stare lontana da lui in campo romantico, e aveva ragione.
Aveva tradito più volte la mia fiducia e, ogni volta, il dolore mi squarciava l'anima.
A quel punto, era meglio il tradimento fisico di Ares che quello emotivo di Elio.
Mi alzai dalla vasca da bagno, sbuffando. L'acqua, ancora tiepida, accarezzava la mia pelle, lasciando una sensazione di rilassamento che contrastava con il tumulto violento del mio cuore.
Ma le farfalle, con le loro ali iridescenti che riflettevano la luce in modo sinistro, si stavano avvicinando sempre di più a me, e ne ero terrorizzata. Sembravano mostriciattoli assetati di sangue, con le loro antenne sottili e il corpicino peloso che si muoveva con un'intenzione quasi malvagia.
Bleh, che schifo.
«Elio, dannazione!» imprecai, toccando la sua spalla. Un brivido glaciale mi scosse, come se avessi sfiorato la superficie di un lago ghiacciato.
«Piccola fae!» sussultò lui, sorpreso, quando interruppi quel momento sospeso, come un incantesimo spezzato.
«Ti ho chiamato cento volte, che fai? Mi hai fatta preoccupare.»
«Uh... no...» mormorò, grattandosi la nuca con un gesto impacciato, gli occhi che evitavano i miei, come se cercasse di nascondere un segreto troppo grande per essere contenuto nel suo sguardo.
«Cosa no? Stai impazzendo?!» sbottai, la mia voce tremava di frustrazione.
Dovrei ucciderti per avermi portata qui!
Il velo che offuscava le iridi di Elio si tolse e lui ritornò completamente in sé, glaciale come un mostro. I suoi occhi, ora chiari e penetranti, mi fissavano senza scaldarsi di alcun sentimento.
«Ci ho pensato su, ho solo due possibilità: o sbraito come una pazza o ti do del tempo per spiegarmi tutto quello che sta succedendo», dissi incattivita, le parole uscivano a fatica dalla mia bocca serrata.
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like camellia's in spring
Werewolf𝕯𝖆𝖗𝖐 𝖕𝖆𝖗𝖆𝖓𝖔𝖗𝖒𝖆𝖑 𝖗𝖔𝖒𝖆𝖓𝖈𝖊 🥀🐺 Un'umana, un college. Lupi mannari e inganni. Un tragico destino per una piccola farfalla monarca.🐺🥀 🔪🌙 Benvenuta al Blackmoon, Serena! Ti trovi ora nel college della morte, un luogo in cui l'as...