24 febbraio 2026
Elio
«Dovresti andare da un vero psicologo, Elio.»
Wow, non ci avevo pensato!
Sbatto sul tavolo la forchetta sfortunata che ho tra le mani. «Lo so, ma non posso. Come spiego a un umano i miei problemi, senza menzionare la mia natura da ex licantropo/vampiro/fae? Mi rinchiuderebbero in una clinica per pazienti mentalmente instabili!»
«Dimentichi che anche io sono umano!» sbuffa l'uomo, prima di addentare un gamberetto.
«Will, sei uno dei pochi umani a conoscenza del nostro vecchio segreto. Dannazione, perché mai nessun lupo mannaro ha mai pensato a una figura talmente importante?»
Will fa spallucce, mentre ride.
«Elio, più che uno psicologo, forse avevi solo bisogno di un amico.» Sorride e appoggia una mano sulla mia spalla. Non gli stacco il braccio, è stato talmente gentile da ospitarmi per sette anni.
«Chissà, forse hai ragione.» Sorrido di rimando.
«I traumi infantili lasciano cicatrici indelebili. Non puoi cancellarle, neppure quando fai del tutto per accettarle. I cerotti sono inutili: al primo pianto si spiccicano, e quelli impermeabili ti strappano i peli quando provi a tirarli via. A una certa, puoi solo prendere per mano il tuo bambino interiore e guidarlo verso il nuovo presente. Che tipo di futuro vorresti offrirgli?»
Bella domanda.
Troppo filosofica però, non è nelle mie corde.
Vorrei semplicemente una famiglia, senza omicidi di vario genere. Il problema è che Aeryn mi sfracassa le scatole, perché vuole rivedere Serena. Non mi sembra una buona idea. Quella mi aveva incasinato la mente. Ci eravamo lasciati in malo modo, dubito potremmo incontrarci come se niente fosse successo. Avevo detto ad Aeryn di andarla a trovare. Sapevamo tutti benissimo dove viveva. Sapevamo tutti che non era sola e stava bene. Lo sapevamo perché l'avevo spiata. Ma uno stalker non vive di aria. Ora che sono umano, devo lavorare. Mi manca correre con le mie zampe lupine, sentire il potere della terra. Però l'auto di Will non è male. Anche se la prima volta che ho accompagnato a destinazione un cliente, ha lasciato una recensione negativa a causa della velocità elevata. Stupidi umani paurosi, per colpa loro ho preso varie ramanzine da Will.
Ho trenta anni, non voglio invecchiare con lui. Anzi, non voglio vederlo morire. Non voglio vedere i suoi capelli diventare sempre più bianchi e le macchie della pelle divorarlo. Non ce la farei a sopportare l'abbandono dell'unica persona che mi ha dato sempre un sostegno incondizionato.
Devo andarmene, non voglio vivere con lui. È da vigliacchi, è ciò che sono. Un vigliacco. Se non lo fossi, sarei già andato da lei a reclamarla, a sbatterle in faccia che era la mia compagna. Ma non lo farò, non deve sapere proprio tutto. Che senso ha legare Serena a un destino che non esiste più? Nessuno.
Non ha bisogno neanche di sapere che ho fatto a pezzi il nostro professore di educazione fisica perché aveva abusato della sua autorità, spingendola allo stremo; non le dirò che la professoressa di arte, che odiavo a causa delle sue borse fuori moda, ha fatto una fine altrettanto macabra perché l'ha fatta piangere strappando il suo disegno. Non le dirò ciò che dovrebbe sapere perché non ha più indossato la molletta dorata che le avevo regalato. Quella che custodivo come unico ricordo materiale della mia sorellina lontana.
Aveva lasciato a morire la mia piantina. Non che le avessi dato scelta. Non potevo mica dirle: "Serena, prendi le cose che ti ho regalato e sparisci da qui prima che venga a prenderti."
Sarebbe stato diverso se le avessi dato più tempo? Tanti secondi quanti erano i giorni in cui l'avevo amata? No. Li avrebbe usati credendo di potersi allontanare ancora di più. Per mettere distanza tra lei e me. Tra lei e ciò che rimaneva del mondo sovrannaturale.
Comunque, non so di preciso cosa fare per far sorridere il mio bambino interiore. Ma so come far sorridere la sua bambina. E so come far sorridere lei.
Otterrò ciò che merita l'uomo del presente quando inizierò a comportarmi da tale, proprio come mi ha imposto Aeryn.
Le cose regalate da Ares a Serena, le ho rubate io. Se nel caso incredibile lei fosse tornata a recuperarle, non le avrebbe trovate. Ero geloso. Ovviamente. Ma questa gelosia malsana è la prima cosa che devo sopprimere. Ares è morto, eppure io sono altrettanto emotivamente morto per lei.
Siamo lo stesso pezzo difettato di un puzzle già completo. Potrei essere la cornice però, la parte che protegge il disegno. Devo solo far attenzione a non cadere ancora e scheggiare il vetro.
Mi alzo dalla sedia facendo un rumore terribile per le mie povere orecchie.
Will mi lancia le chiavi e lo guardo storto. Sa perfettamente dove sto andando.
«Invio i tuoi effetti personali alla tua nuova proprietà in Svizzera?»
«Esatto», affermo e poi lo tiro verso di me. È il massimo che posso fare per dimostrare la mia gratitudine.
Sarò sempre un bastardo, voglio continuare a pensare che lo sono. Perché se accettassi di voler cambiare, non sarei più me stesso. Se accettassi di essere buono, dovrei inchinarmi e supplicare Serena di perdonarmi, ma non sarebbe abbastanza. Non voglio neanche piangere, non fa per me. Meglio agire che rimuginare sul passato.
Sono sopravvissuto, è l'unica cosa che conta. Non voglio più ascoltare le idee negative che mi frullano nel cervello, non voglio più manifestare le azioni cattive che pianifico, è meglio chiarirsi all'istante per evitare fraintendimenti. Ho sfruttato la mia mostruosità per fare del male agli altri. Ho imparato dalle atrocità commesse. Non mi farò ingannare più dagli stessi trucchi che ho usato contro di loro.
Basta distruzione, non c'è più niente da forzare. Niente da riparare.
Lei sta bene, lei è sopravvissuta ed è viva. È serena, è felice.
Non voglio il suo amore, non voglio il suo perdono. Neanche io voglio perdonarmi.
L'avrei uccisa e lei me lo avrebbe permesso se non fossi rinsavito. Ma non avevo commesso quel crimine.
Non aveva senso. Non smetterò mai di sorprendermi di imparare. Astrid non voleva davvero prendere la vita di Serena, voleva che mi rendessi conto delle cazzate che avevo commesso. E ci era decisamente riuscita. Un altro punto per te, mamma. Cazzo, se sei brava a giocare a scacchi.
Ma solo per questa volta, permetti alla pedina di inchinarsi per un'altra regina.
Lo faccio per Aeryn, non per me. Perché la mia sorellina vuole riabbracciare la sua unica amica. E i suoi desideri sono tutto ciò che ho di più caro al mondo.
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like camellia's in spring
Manusia Serigala𝕯𝖆𝖗𝖐 𝖕𝖆𝖗𝖆𝖓𝖔𝖗𝖒𝖆𝖑 𝖗𝖔𝖒𝖆𝖓𝖈𝖊 🥀🐺 Un'umana, un college. Lupi mannari e inganni. Un tragico destino per una piccola farfalla monarca.🐺🥀 🔪🌙 Benvenuta al Blackmoon, Serena! Ti trovi ora nel college della morte, un luogo in cui l'as...