56 Scegli di chi fidarti 🔥

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30 settembre 2018

Serena

«Mi sono offesa quando hai detto di farmi una scopata con Elio, sai?» confessai alla mia licantropa.

«Lo so, ero arrabbiata

«Non ti piace lui o il suo lupo? Anche di Ares non ti importava molto, ma di Darkanys sì, malgrado mi abbia parlato per pochi istanti senza nemmeno permettermi di rispondere», continuai agguerrita.

«Non era tempo per voi di parlare», rispose Endlenis, criptica come sempre.

«Sii meno enigmatica», la esortai.

«Anche noi dobbiamo chiarirci. Non ricordi il nostro patto perché lo sappiamo solo tu ed io. La tua memoria è stata completamente cancellata e non la recupererai mai. Potrai solo calibrare ciò che ti viene detto.»

«Come faccio a capire se qualcuno mente?» chiesi, sentendomi un po' smarrita.

«Sta a te scegliere di chi fidarti.»

«Mi fido solo di te. Sei sempre stata al mio fianco, nonostante tutto», misi una mano sul cuore, come per esprimerle tutta la mia gratitudine.

«Ho bisogno di confrontarmi con il mio compagno... Dopodiché, potrò rispettare il nostro patto.»

«Ma siamo lontane dal college e io non voglio tornarci. Non voglio rivedere quelle bulle e...» iniziai, esprimendo le mie preoccupazioni.

«È destino che accada», Endlenis usò un malvagio tono fatalista.

«Sempre con questo destino», mormorai, invasa da un senso di frustrazione.

«Ero seria, qualche giorno fa. Fatti amare, bramare e desiderare da Elio. Ti aiuterà, in futuro», consigliò la lupa.

«Lui o questo finto affetto forzato?» domandai cinica.

«Questa relazione sbagliata potrebbe aiutarmi a salvarti», ringhiò con una nota di tristezza.

«Cosa dovrei fare?»

«Segui il tuo istinto. Per ora, puoi farlo. So che lo vuoi. Negarlo mi farà solo soffrire e soffrirai anche tu inutilmente.»

«Endlenis, sei stata tu a impedirmi di avvicinarmi a lui», obiettai, ricordando i suoi tentativi di ostacolarmi.

«Era fedeltà verso il mio compagno, avevo dimenticato che dovevo essere fedele prima a te, mia padrona», ammise con rimorso.

«Non sono la tua padrona, sono tua amica, la tua alleata, e tu sei la mia salvatrice. Seguirò il mio istinto, però sentiti libera di esprimere ciò che provi.»

«Lo farò, stupidina. Sta arrivando, vi lascio in santa pace. Non mi piace l'odore del suo licantropo, bleh», concluse schifata.

Ridacchiai, sentendomi leggermente imbarazzata.

«Perché ridi?» Elio mi guardò curioso, entrando senza bussare nella mia camera.

«Ce ne hai messo di tempo, meine Sonne. Cos'è, il bacio di ieri sera ti ha zittito?» sdrammatizzai.

«Meine Kamelie, i tuoi baci mi hanno sempre zittito perché, se avessi aperto bocca, ti avrei sbranata», rispose lui, socchiudendo gli occhi con fare ammaliante.

«Uh, che paura, un lupo cattivo», scherzai, continuando il gioco.

«Mi stai provocando?»

«Ero così importante per te?» domandai seria.

like camellia's in springDove le storie prendono vita. Scoprilo ora