"Tu, creatura di luce,
che danzi nel cielo come fosse un mare,
io ti osservo da lontano,
e in te rivedo la bellezza del mondo sovrannaturale.
Ma io, stella solitaria e stanca,
brucio nel buio, senza speranza."
-Lessxiit30 luglio 2018
Serena
Ares mi baciò sulle labbra e smisi di dare di matto.
Era il nostro primo bacio, e non aveva niente a che vedere con il legame di coppia o cazzate del genere.
Mi aveva baciata chiamandomi per nome, né umana né compagna.
Ero semplicemente io, Serena, la sua Serena.Lo fece per tranquillizzarmi e funzionò.
Se non fosse che ci ritrovammo dinanzi Elio con un'espressione indecifrabile sul viso, forse di ghiaccio, come sempre.Abbassai lo sguardo imbarazzata, avrei di certo ricambiato il bacio se non ci avesse interrotti.
Il treno sferragliava lungo i binari, il suo era un ritmo costante e ipnotico. Ares ed Elio erano seduti di fronte a me, ognuno con il proprio bagaglio di segreti e tensioni. La luna si specchiava nei loro occhi, e il silenzio pesante avvolgeva il vagone.
«Credevo non avessi fatto in tempo», disse Ares, la sua voce nascondeva un sottile filo di rabbia.
«Sono salito sulla carrozza più vicina ai tornelli, poi ho camminato fino alla vostra. Sapevo che non sareste scesi dal treno.» Le spiegazioni di Elio erano prive di emozioni.
«Quanto tempo ci vorrà per arrivare a Roma? Questi sedili sono scomodi!» Ares si contorceva, le sue gambe erano troppo lunghe per lo spazio angusto.
«Il nostro principe non è abituato alla comodità modesta?» Elio alzò un sopracciglio, il suo sorriso era tagliente come un coltello.
Diedi un calcio a Elio. «Basta bisticciare, il viaggio sarà lungo. Ci vogliono all'incirca otto ore solo per scendere dal treno. Un'altra per andare a casa mia.»
Nove ore con voi due e ne uscirò pazza. Alla fine sarete proprio voi a dover scappare da me.
«Facevamo prima a correre in forma licantropa.» Ares si passò una mano tra i capelli scuri, gli occhi neri brillavano nel buio.
«Puoi andare più veloce del treno?» domandai sorpresa.
«Scopriamolo.» Scrollò le spalle e all'improvviso il suo corpo si contorse, le ossa scricchiolarono.
«Ares, no!» scoppiammo a ridere. «Resta con me».
Tornò alla sua forma umana con un sorriso imbarazzato sulle labbra.
Per fortuna, a quell'ora, non c'era nessuno oltre noi nel vagone. Era mezzanotte, saremmo arrivati dopo le otto del mattino e, stazione dopo stazione, il treno si sarebbe riempito. Tuttavia non abbastanza da affollarsi, o almeno quello supposi.
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like camellia's in spring
Werewolf𝕯𝖆𝖗𝖐 𝖕𝖆𝖗𝖆𝖓𝖔𝖗𝖒𝖆𝖑 𝖗𝖔𝖒𝖆𝖓𝖈𝖊 🥀🐺 Un'umana, un college. Lupi mannari e inganni. Un tragico destino per una piccola farfalla monarca.🐺🥀 🔪🌙 Benvenuta al Blackmoon, Serena! Ti trovi ora nel college della morte, un luogo in cui l'as...