93 L'aurora che dipinge di rosa i confini del cielo

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"Non esiste la verità,
non esci intero se trovi la tua metà.
Ora lo sai: quando il sole sorge questa vita toglie,
quando fa quaranta quando cadono le foglie
(siamo noi).
Una stagione non ci cambia,
sulle nostre gambe con le solite canzoni sulle labbra."
-Lowlow

22 gennaio 2019

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22 gennaio 2019

Serena

Mentre l'aurora dipingeva di rosa i confini del cielo, fuggivo nel bosco per tornare al college, per tornare da Viola, stringere la sua mano e portare la mia amica lontano dal pericolo. L'aria era frizzante, umida, impregnata dell'odore di terra e foglie bagnate, e i primi raggi di sole filtravano tra i rami, creando odiosi giochi di luce sulle fronde.

Il mio respiro era affannoso, il petto si sollevava in maniera irregolare frattanto cercavo di parlare con Elio, che mi si era parato davanti. «Elio, mettiamo i vecchi rancori da parte. Cosa sta succedendo? Sono impazziti tutti!» Il cuore mi batteva forte, quasi volesse uscire dal petto, e sentivo il sudore colarmi lungo la schiena.

«Non è impazzito nessuno. Sei tu che ancora non hai capito un cazzo.»

«Elio...» Mi avvicinai a lui piangendo, ma un forte dolore alle tempie mi fece accasciare a terra, come se una morsa invisibile mi stringesse la testa.

«Lo vedi? Guarda cosa succede quando ti leghi al ragazzo sbagliato.»

Ares non era il ragazzo sbagliato. Ares era il mio compagno...

Ares, Ares non era...

Cosa...?

Strizzai gli occhi, però ciò che vidi era solo il buio, il buio del bosco rovente, le scintille della vegetazione in fiamme che danzavano nell'aria.

Una bambina che... Aeryn che piangeva tirando il lembo del mio piccolo vestito nero. I suoi occhi azzurri erano pieni di paura e disperazione, i capelli ingrigiti dalla cenere che si mescolava alle lacrime sul suo viso.

È un ricordo?

Stavo rivivendo un ricordo di molti anni prima... Un passato in cui io ero ancora una piccola mezza ibrida, spaventata e confusa.

«Non andare, non andare! La mamma vuole farti del male!» mi supplicava con la voce rotta dai singhiozzi.

«Zia? Perché dovrebbe? Inoltre, Aeryn, ricorda che lei non è la tua vera mamma, nonostante si prenda cura di te», le spiegai.

Anche io sono una bambina, ma non è bello ingannare gli altri e distorcere i loro ricordi.

Ricorda, Serena, quando sarai grande non dovrai mai dire che da bambina non potevi capire, perché capivi benissimo.

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