33 Il cielo si oscura, l'amore si sgretola 🔥

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"Le ali della farfalla, una a una, cadono,
come frammenti di rimpianto.
La stella, luminosa e fredda, si sgretola.
Il cielo, una volta splendente, si oscura.
Ma il ricordo dell'amato è un fuoco che non si spegne."
-Lessxiit

15 agosto 2018

Serena

«Ti piace in questa posizione?» domandò Ares, tirando la mia treccia.

«Cavolo, sì!», affermai, affondando la testa nel cuscino, le unghie che graffiavano la fodera.

«Allora girati, perché voglio guardarti.» Scivolai fuori da lui e balzò sopra di me.

«Ares...» Mi contorsi, accarezzando la mia intimità.

«Umana, stai per venire? Non fare scherzi.»

Spinsi Ares con tutta la forza a mia disposizione. «Fai fare a me.» Saltai sopra di lui, appoggiando le mani sul suo busto. Lo cavalcai senza imbarazzo, raggiungendo il paradiso.

«No, non fare quell'espressione.» Ares mi catapultò risalendo sopra il mio corpo, dando le spalle alla testiera del letto. Assumette il comando per le cruente spinte finali. Portò le mie gambe su una spalla e premette la mano sul mio ventre. Mi graffiai i seni, abbandonandomi al secondo orgasmo.

«Maledetta compagna!» esclamò, venendo anche lui.

Ares si accasciò sul mio petto riempiendolo di baci umidi mentre la luce del mattino giocava a creare piccole ombre sui nostri corpi in simbiosi. Avevamo raggiunto un livello di intesa pazzesco, forse vogliosi di conoscere il nostro corpo, forse desiderosi di prolungare qualcosa che sapevamo non sarebbe durato.

Ares accarezzò le mie spalle con un sorriso che nascondeva un segreto, uno di quelli che cambiano la vita. «Ti piacciono i tatuaggi?»

«Perché?» L'idea di un'impronta permanente sulla pelle ancora non mi piaceva.

«È apparso il tuo marchio.»

Saltai dal letto, con il cuore in gola, e mi precipitai allo specchio. «Non c'è niente.» Ero nuda, la pelle arrossata ma candida.

«Sulla schiena.» Ares mi girò con delicatezza, le sue mani grandi ma gentili sui miei fianchi.

Lo specchio rivelò il bellissimo marchio: una grande farfalla monarca, le ali spiegate in un volo etereo, che danzava tra i raggi argentati della luna piena. La sua eleganza era ipnotica, le ali dipinte con sfumature di rosso e nero che sembravano vibrare di vita propria come un incantesimo, un frammento di magia sospeso nel buio della notte.

«Le fasi lunari simboleggiano l'immortalità e l'eternità, l'illuminazione o il lato oscuro della natura stessa dell'uomo. La luna è la via di mezzo tra la luce del sole e l'oscurità della notte, rappresentando il regno tra il conscio e l'inconscio.» Le dita di Ares tracciarono il contorno del tatuaggio, e un brivido mi percorse la schiena per la carezza inaspettata.

«Questo particolare tatuaggio esprime il suggellamento dell'intenzione iniziale, qualcosa che è arrivato a compimento; la rinascita; lo scatenamento degli istinti dell'uomo; la trasformazione, come i lupi mannari a cui è permesso cambiare forma nelle notti di luna piena.» La sua voce era un canto, una melodia antica che parlava di misteri e magia.

Io che mi sono arresa.

«È di una bellezza innaturale...» sussurrai a me stessa.

«È stato dipinto da Selene, la nostra Dea», spiegò il mio compagno.

like camellia's in springDove le storie prendono vita. Scoprilo ora