Capitolo 12

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JACOB

Per tutta la notte non ho fatto altro che rigirarmi sul letto a pensare a quel dannato bacio.

Il profumo di quella ragazza mi ha stregato e per lo più non ho avuto nemmeno l'occasione di riuscire a vederla.

Pensavo si trattasse di Ashley ma quando l'ho vista entrare con uno sguardo tranquillo e anche dal modo in cui mi parlava, ho percepito che non era lei la ragazza che ho baciato.

In quel bacio ho sentito qualcosa che mi mancava da un po' ma l'unica cosa che mi viene in mente in questo momento è di cercare di scoprire al più presto chi è l'artefice che mi ha provocato così tante emozioni.

Dopo il fatidico bacio ho deciso di abbandonare la serata e di passare del tempo nel mio rifugio a Santa Monica, ho spento il cellulare e mi sono dedicato alla mia più grande passione: la musica, solitamente mi piace cantare e suonare il pianoforte, ma in genere adoro tutto ciò che riguarda quest'ultima.

Getto le mani sul mio volto appena sento il cellulare squillare.

Da quando l'ho aperto mi sono arrivate una decina di telefonate da parte dei miei amici che saranno sicuramente preoccupati ma ho deciso ugualmente di ignorare il tutto.

Non faccio caso a guadare chi mi chiama a quest'ora del giorno ma rispondo direttamente.

"Amore, ma dove sei finito ieri sera?" strilla Ashley. Non so dove trova la forza per urlare in questo modo di prima mattina.

"Ero stanco ed ho lasciato la serata." una scusa più stupida non potevo inventarla ma all'alba di un nuovo giorno nessuno riuscirebbe a spiegare qualcosa usando parole di senso logico, figuriamoci se io ho voglia di raccontare la verità a lei.

"Ti ho cercato da tutte le parti, vuoi dirmi dove diamine sei finito?" silenzio.

Non le rispondo ma decido di ascoltare ciò che ha da dirmi.

"Jacob? Ti ho appena fatto una domanda." continua lei strillando esasperata.

"E io ti rispondo dicendoti che non ho voglia di darti una risposta. Senti Ashley ti rendi conto a che ora mi hai chiamato?" inizio ad agitarmi anche io altrimenti sentendomi così rilassato pensa che potrà continuare ad urlare finché la sua voce non diventi rauca.

"Appena sarai più rilassato fammi uno squillo Anderson." chiudo la telefonata, infastidito.

Odio quando alzano la voce con me e Ashley ancora non ha capito come deve comportarsi.

Ritorno a letto e chiudendo gli occhi sospiro pensando a quel bacio, a quel profumo così strano, che non avevo mai sentito fino a ieri, a tutta la confusione che provo ma allo stesso tempo, il pensiero fisso di questa ragazza mi porta ancor di più a rendere tutto questo più interessante.

Decido di alzarmi dal letto per fare una doccia per poi tornare a casa.  Esco con solo un asciugamano in vita e sento il cellulare squillare per la seconda volta.

Lo prendo e giuro che questa volta con Ashley finirà davvero male.

"Senti Ashley basta! Mi hai stancato, è da stamattina che mi stressi con le tue stupide chiamate. Me ne sono andato sì, ma solo perché..." mi interrompo appena sento qualcuno che dall'altra parte del telefono inizia a parlarmi di sopra.

"Jacob? Perché ho chiamato te? Oddio scusami tanto. Dovevo chiamare Allison ma a quanto pare mi sono sbagliata."

"Elisabeth?" scuoto la testa per la figura appena fatta. Già da questo percepisco che non è giornata.

"Beh magari la prossima volta fai più attenzione quando scorri tra la rubrica per chiamare qualcuno."

"Inutile che te la prendi con me quando pensavi che io fossi Ashley.."

"Senti baby la tua voce mi infastidisce, quindi sarà meglio che tu..." getto un'occhiata all'orologio e continuo. "Ti prepari per andare a scuola altrimenti farai tardi."

"Che stronzo!" sussurra lei e io accenno un sorriso sapendo che in realtà si comporta così solo per reagire allo stesso modo mio.

"Sono ancora qua vedi eh! Ti posso sentire." le ricordo.

"Va bene Jacob, ehm, ci si vede in giro." attacca la telefonata e lancio il cellulare sul divano per poi andare a vestirmi.

Esco di casa dopo aver indossato una comoda maglietta bianca, un jeans strappato e degli scarponi dello stesso colore della maglia.

Con la mia auto mi reco direttamente all'appartamento che condivido con Matthew e Liam e mi preparo psicologicamente a un lungo interrogatorio.

«Jacob sei tornato finalmente! Ma dove sei stato?» Liam mi viene incontro mentre Matthew punta lo sguardo su di me.

«Vedo che non avete altre domande da farmi.» vado vicino al frigo per prendere una birra e poi mi siedo sulla poltrona accanto a loro.

«Ieri non sei stato tutta la serata con noi, perché?» Matthew mi guarda e dal mio sguardo lascio trapelare che c'è qualcosa che non va.

«Ho avuto un problema e quindi ho preferito andare via prima.» bevo un sorso dalla bottiglia e poi getto la testa all'indietro mantenendo il mio pensiero fisso.

«Come spieghi che ieri sera Ashley ci ha portato questo?» Liam estrae dalla tasca dei suoi pantaloni il mio bracciale. Questa non ci voleva proprio! Ero talmente perso nei miei pensieri che ho dimenticato una delle cose dalla quale, non mi separo mai. Glielo afferro dalle mani e me lo metto intorno al polso.

«Non perdi mai di vista questo bracciale Jacob.» afferma Matthew prendendomi di forza la bottiglia dalle mani.

«Si si, evita di ricordarmelo! Mi sarà accidentalmente caduto e me ne sono dimenticato ok? Ho la testa altrove.» mi alzo infuriato più che mai e mi avvicino alla finestra per prendere una boccata d'aria.

«Qui mi sa che c'è lo zampino di qualche nuova ragazza...» Liam inizia a fantasticare come al suo solito.

«Mi sa proprio che il nostro Jacob ha perso la testa!» continua Matthew assecondando quest'ultimo.

«Ragazzi basta! Sapete che oltre Ashley non posso stare con nessun'altra.» abbasso lo sguardo e ripenso a tutta questa difficile situazione.

«Lo sappiamo Jacob, ma non hai ancora parlato con lei?» mi domanda Liam.

«No, certo che no. Non posso parlarle di questo, altrimenti finirei nei guai e rischierei di perdere tutto ciò a cui tengo di più.»

«Però se stai così tu non sei felice.» risponde Matthew.

«Io sto bene così come sto. Me ne passo una diversa ogni sera appena posso e non alcun tipo di legame sentimentale con nessuna. A meno che non incontro quella ragazza che mi farà provare il boom in tutti i sensi.» penso come sempre alla ragazza di ieri sera. «Ma impossibile! Ormai queste ragazze è raro trovarle. O sono antipatiche o ti lasciano appena trovano l'occasione più opportuna o sono troppo smielate e quindi non fanno per me.»

«Guardarti intorno amico mio, la ragazza giusta che ti accompagnerà per tutta la vita potrebbe essere già vicina a te. Solo...apri gli occhi.» mi consiglia Liam.

«E parla al più presto con Ashley.» continua Matthew.

Certo!

Come se fosse facile, andare dalla mia ragazza e dirle che sono stanco di stare dietro a tutti i suoi giochetti, o tantomeno raccontarle che ho baciato un'altra all'insaputa sua!

Proprio così arrivo a pensare in che guaio mi sono cacciato quel giorno che ho conosciuto Ashley.

𝑯𝒊𝒅𝒅𝒆𝒏 𝑭𝒆𝒆𝒍𝒊𝒏𝒈𝒔Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora