Capitolo 41

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«Non sono turbato perché mi hai tradito, ma perché non potrò più fidarmi di te!» queste sono le parole che cita Jim Morrison, poeta e cantautore statunitense.

Anche mentre studio letteratura mi ritrovo a pensare a quanto sia strana e difficile la vita. Non sempre va tutto per il verso giusto, a volte quando meno te lo aspetti il mondo inizia a girare attorno a te, in maniera negativa.

Oggi è domenica e da ieri mi ritrovo a casa di Jacob, con quest'ultimo che mi sta molto vicino, nonostante io gli abbia detto che avrei parlato di qualsiasi questione quando me la sarei sentita.

Appoggio la testa sul libro, disperata. Non riesco a concentrarmi, studiare in questo momento mi sembra più difficile di questo pensassi.

«Qualcosa non va?» il moro si avvicina a me. Mi trovo nel soggiorno, sommersa da mille compiti di materie differenti e non riesco a finirne nemmeno uno.

«Non riesco a studiare.» ammetto mentre alzo lo sguardo per guardarlo.

Mi accarezza i capelli mentre si avvicina al mio orecchio.

«Ti va una cioccolata calda con dei biscotti? Magari ti riposi un attimo e mi racconti cosa ti prende.» annuisco mentre vado a sedermi sul divano, con il mio amatissimo plaid.

Sono davvero fortunata ad avere Jacob accanto a me, in questo momento non ho nessuna voglia di tornare a casa. Ho già avvertito mio fratello e Sheryl che sarei rientrata quando me la sarei sentita, ma ovviamente non sanno dove alloggio durante questi giorni, nessuno deve sapere di questo piccolo posticino che conserverò per sempre nel cuore, è una di quelle case che mi ha accolto, mi ha fatto stare bene sin dal primo momento che ho messo piede qui dentro.

Jacob torna in soggiorno. Passa una tazza a me e l'altra la tiene lui, mentre tanti biscotti invitanti sono appoggiati su un vassoio.

«Allora, cos'è che non ti permette di studiare? Insomma io ti conosco come una ragazza studiosa e con tanto talento, vedere che non riesci a concentrarti, proprio quest'anno che avrai la maturità, ammetto che mi fa rimanere senza parole, ma so già che c'è un perchè a tutto questo.» bevo un sorso dalla mia tazza e devo dire che Jacob si è proprio superato, sa riconoscere il mio amore verso la cioccolata.

«Venerdì ho parlato con Edward, come ben sai.» faccio un sospiro e mando via le lacrime che già minacciano di scendere. Parlare di lui ancora mi fa un certo effetto.

«Volevo parlare di noi e provare a spiegargli che mi sono riavvicinata a te, ma non ho avuto l'occasione di dirlo. Lui ha iniziato a dirmi che si è preso una pausa poiché serviva a entrambi, e poi mi ha detto una cosa che non mi sarei mai aspettata di sentire da parte sua.»

Jacob mi stringe una mano e si avvicina a me.

«Durante il periodo di pausa credo che sia finito a letto con la sua ex!» Jacob sbarra gli occhi, incredulo di ciò che ho appena detto, mentre le lacrime hanno preso il sopravvento e pian piano mi ritrovo con il volto colmo di quelle goccioline che stanno a rappresentare tutta la disperazione e la tristezza che mi porto dentro.

«Mai nessun ragazzo mi aveva fatto questo, fa strano sai... Per Edward ho provato emozioni diverse, strane in realtà. Ci vedevamo poco a causa del suo lavoro, ma da quando nella sua vita è tornata Kelly, il cuore di Edward, ha ripreso a battere per lei, forse non aveva mai smesso. Io sono stata solo una stupida, gli ho permesso di giocare con i miei sentimenti, cosa che non avevo mai concesso a nessun'altro.»

«Quando nella vita di ogni ragazzo ritorna a far parte una persona importante, iniziamo a sentirci diversi. A me è successo quando ho saputo del tuo ritorno, non si parlava di altro. All'inizio facevo il duro, me ne stavo sulle mie, perchè quando ho incrociato i tuoi occhi color mare dopo ben tre anni, il mio mondo ha preso una strada diversa. Sai quando le auto vanno fuori strada?» annuisco. «Ecco, tu mi hai fatto andare fuori strada, mi sono immerso nei tuoi occhi e ancora non sono riuscito ad uscirne. Perchè se prima avevo occhi solo per Ashley, le cose adesso sono ben diverse.» deglutisco. Jacob riesce a farmi provare gioie e dolori.

«Io non mi aspettavo di tornare e provare emozioni un po' inaspettate. Ho visto te, ho conosciuto Edward, ho baciato un ragazzo che non sapevo fossi tu, ho rivisto i miei migliori amici e conosciuti di nuovi. Ma la parte più bella di questa mia avventura è stata proprio la giornata del mio primo tatuaggio, non potrò mai dimenticarla. Il nostro rifugio, il mio posto, lontano dal mondo, accanto a te.» confesso con la voce un po' tremante.

Ricordo ogni momento vissuto qui.

Questa città mi sta facendo scoprire ogni giorno qualcosa di nuovo.

«Tu adesso, devi andare avanti, trascorri il tuo tempo con le persone che ti amano, dimentica Edward, evidentemente non teneva a te come diceva. Io ho lasciato perdere Ashley, ci ho parlato, ognuno prenderà la sua strada. Adesso possiamo ritrovarci in tutti i sensi Eli, dobbiamo solo volerlo entrambi.» dice mentre va a fumare una sigaretta, di quest'ultime non riesce a farne a meno.

«Jacob, io voglio essere sincera con te.. Mi fa piacere averti vicino, sapere che tu resterai quella persona di cui potrò sempre fidarmi, colui che mi presterà una spalla su cui piangere nei momenti di sconforto, insomma Jacob, per me vali tanto, anche se sono una frana a dimostrarlo, ma prima di fare qualsiasi passo, gradirei che si calmassero un po' le cose..» faccio molta attenzione a ciò che dico. Ogni mia parola può pesare e fare male.

«Apprezzo le tue parole.» getta la sigaretta, dopo aver fatto qualche tiro e lo vedo prendere la giacca. «Ho da fare al locale, non so per che ora rientro, tu studia mi raccomando.» il suo umore è cambiato all'improvviso, ma non so di preciso cosa gli ha dato fastidio.

Mi alzo dal divano e gli vado incontro.

«Ho detto qualcosa che non ti è piaciuto?»

«No, sono io che ho bisogno di stare un po' da solo.» sbatte la porta e scompare dietro di essa. Mi lascio andare ad un pianto liberatorio.

Essere capiti da qualcuno, al mondo d'oggi è difficile.

𝑯𝒊𝒅𝒅𝒆𝒏 𝑭𝒆𝒆𝒍𝒊𝒏𝒈𝒔Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora