Capitolo 16

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Com'è strana la realtà.

E i sogni?

Sarebbe bello vivere dentro di essi, dove l'amore dura per sempre, non si soffre, non si ragiona ma si affronta tutto senza pensare alle conseguenze.

La vita reale però è ben altra.

Da quando sono in questa città provo emozioni contrastanti, ho incontrato diverse persone ma solo tre sono diventate il mio costante pensiero.

Jacob, il mio primo amore.

Edward; non riesco a decifrare che ruolo ha nella mia vita, devo solo lasciare un po' di spazio per dargli la possibilità di farmelo capire.

E infine c'è lui.

Un ragazzo che non conosco nemmeno ma che sta la maggior parte del tempo nella mia testa.

Fin da subito sono stata in grado di fidarmi di questa persona anche se l'unica cosa che non riesco a dimenticare è quel profumo, non ho saputo più niente di quest'ultimo, non so se mi starà cercando o se magari avrà semplicemente sbagliato persona.

Spero vivamente di riuscire a scoprire il suo volto, di toccarlo di nuovo, di perdermi nel suo profumo e di riavere le sue labbra su di me.

Ma per adesso questo rimane solo un'emozione che mi dovrò tenere dentro e che forse nessuno, oltre lui, sarà in grado di farmi provare.

«Ti va se scendiamo qua? Così magari non essendoci nessuno riusciamo a parlare tranquillamente.» dolcemente Edward mi scuote facendomi cancellare ciò a cui stavo pensando ancor prima che lui mi richiamasse.

«Oh, sì sì, certo.» apro lo sportello e scendo dall'auto ritrovandomi davanti uno scenario bellissimo.

Nonostante il clima freddo lui mi ha portato in un posto vicino Santa Monica.

«Ti piace questo posto? Insomma me ne hanno parlato bene e non ero mai passato di qui, così ne ho approfittato per venirci con te.»

Ci mettiamo davanti ad una ringhiera di una piazza per ammirare il fantastico panorama.

«Beh avevi detto di volermi parlare...» decido di iniziare io a parlare per prima per sciogliere il ghiaccio.

«Giusto...» si passa la mano in mezzo al ciuffo e poi prende parola. «Sono consapevole del fatto che ci conosciamo da veramente poco, io ho sofferto tanto in passato e non voglio rifare gli stessi errori. Ma con te... sento è diverso. Cioè capisci?» si avvicina e me lo trovo ad un centimetro di distanza.

«Cosa stai cercando di dirmi Edward?» continuo.

«Che magari potremmo provarci piano piano, se insomma, anche tu ricambi le stesse cose che provo io.»

Chiudo gli occhi e ripenso alle sue parole.

Farò la cosa giusta se accetterò?

Ma la cosa più importante è capire cosa provo io.

«Voglio essere sincera con te.» gli prendo le mani e lo guardo. «Io mi sento tanto confusa che a volte vorrei spegnere i pensieri, mi passano per la mente mille idee, e io per adesso...posso dirti che non so nemmeno cosa provo realmente, mi sto affezionando a te, ma forse solo come amico.» dico tutto d'un fiato.

«Promettimi una cosa però, Elisabeth.» domanda lui.

Annuisco.

«Che comunque vada resteremo a prescindere buoni amici.»

Sono contenta del bravo ragazzo che ho di fronte, pensavo fosse più timido da come si è presentato all'inizio ecco perché non mi aspettavo che in così poco tempo venisse a esternare ciò che prova per me.

𝑯𝒊𝒅𝒅𝒆𝒏 𝑭𝒆𝒆𝒍𝒊𝒏𝒈𝒔Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora