La mattina seguente è la sveglia a buttarci dal letto.Stanotte Jacob non ha fatto altro che stare attaccato a me, mi abbracciava e mi sono lasciata cullare dalle sue calde braccia che mi hanno aiutato a dormire e a non pensare a tutti i casini che stiamo facendo.
«Buongiorno.» sbadiglia Jacob.
«Buongiorno a te, forse è meglio se mi lasci andare, devo vestirmi.» dico. Mi tiene ancora stretta dai fianchi e muovermi mi risulta alquanto difficile.
«Devo per forza? Voglio stare qui ancora un po' dai.» mi lascia dei baci sulla guancia e mi giro nella sua direzione.
«Jacob, dobbiamo passare da casa e poi devo andare a scuola, ti prometto che staremo ancora insieme appena questa situazione sarà risolta.» mi alzo dal letto e mi prendo i vestiti che avevo precedentemente messo dentro l'asciugatrice.
«Il tatuaggio ti ha dato fastidio?» essendo la prima volta che faccio un tattoo è normale sentire un po' di fastidio, ma tutto sommato mi aspettavo peggio.
«No, fra circa due giorni tolgo la pellicola e sarà tutto apposto, proprio come mi ha consigliato il tuo amico.» abbiamo scelto di farlo sul polso ma per adesso non voglio che si veda e su questo saranno molto utili le mie adorate felpe.
«Ogni mio tatuaggio che vedi è stato fatto da lui, è una persona di cui mi fido ecco perchè ti ho portata da lui, anche se, ti guardava troppo e questo mi ha infastidito abbastanza.» mi incammino verso di lui con ancora tutti i vestiti tra le mani.
«Però c'eri tu al mio fianco e so che non gli avresti mai permesso di avvicinarsi.» annuisce e mi stampa un bacio. Non vuole staccarsi dalle mie labbra, infatti controvoglia, devo farlo io al posto suo, altrimenti farò tardi a scuola e non ho voglia di sentire i professori che si lamentano di prima mattina.
«Quanto sei noiosa!» grida mentre mi dirigo in bagno.
«Se la pensi così, ricordati che hai sempre un'altra ragazza che muore dalla voglia di passare del tempo con te.» ieri sera Ashley non ha fatto altro che mandargli messaggi interrompendo ogni nostro momento, infatti alla fine, ha dovuto spegnere il cellulare.
Non sento nessuna risposta da parte del moro, quindi mi sbrigo a chiudermi in bagno per fare una doccia e per cambiarmi. Ormai quando mi trovo in questa casa con Jacob mi sento al sicuro, so che nessun'altra conosce questo posto e questo mi rassicura di più, ieri mi ha pure dato una copia di chiavi, in modo tale, che quando mi sento sola oppure ho voglia di staccare la spina dal resto del mondo, prendo un taxi e raggiungo questo posto.
Esco dal bagno quando sono tutta sistemata, Jacob ha insistito per fare colazione qui, ma avendo perso troppo tempo abbiamo deciso di non farla e di mangiare qualcosa fuori.
Siamo in macchina da circa venti minuti a causa del traffico e nessuno dei due ha proferito parola.
«Jacob ma ti sei arrabbiato per quello che ti ho detto prima?»
tiene lo sguardo fisso sulla strada senza mai rivolgermi un'occhiata.
«No Elisabeth, ma continui a parlarmi di Ashley nonostante tutto quello che abbiamo passato ieri.»
«Come posso non parlare di lei se fa ancora parte della tua vita?» sembra assurdo questo suo modo di pensare.
«A breve non lo farà più, quindi evita di parlare ancora.» è tornato ad essere lo stronzo e bipolare di sempre.
Mi accorgo di essere di fronte casa mia quando ferma l'auto e la spegne.
«Ti aspetto qui, prendi tutto con calma e poi ti porto a scuola.» non si gira neanche per guardarmi e questo atteggiamento da parte sua mi infastidisce tanto.
Scendo dall'auto senza proferire parola.
I nostri problemi ultimamente si basano sulla gelosia, lui è sempre stato un ragazzo abbastanza protettivo e anche io ho sempre avuto questa gelosia nei suoi confronti, solo che col tempo ho imparato a regolarmi, insomma se durante una relazione c'è fiducia, allora l'essere troppo gelosi non porta da nessuna parte, anzi molte volte può essere questione di litigi.
Entro dentro casa ma a quanto pare sono tutti usciti quindi prendo velocemente lo zaino scolastico con qualche cambio e poi scendo nuovamente.
«Che spavento!» dalla cucina esce Tamara all'improvviso e non avendola sentita mi sono abbastanza spaventata.
«Oh Elisabeth, scusa, non pensavo fossi in casa.» la tranquillizzo e prendo le chiavi di casa.
«Sono passata per prendere delle cose, sto per andare a scuola.»
«Allora, come sta andando? Mio figlio mi ha detto che avete stretto molta amicizia, ma ultimamente lo vedo un po' giù, qualcosa non va?» ancora non sa niente, ma forse meglio così.
«Tutto bene, è semplicemente un periodo molto incasinato der entrambi.» mi dispiace tanto mentire a lei, ma non posso di certo andare a dirle "sai tuo figlio ha deciso di allontanarsi da me in questo momento."
Il clacson dell'auto di Jacob suona per farmi capire che siamo decisamente in ritardo.
«Io vado, mi aspettano fuori. Ci vediamo più tardi.» Tamara mi raccomanda e a volte penso che sia un bene averla qui in casa, anche se penso molto spesso a mia madre, mi manca tanto e vorrei vederla anche un secondo per stringerla in un forte abbraccio.
Torno in macchina con Jacob che nel frattempo getta la sigaretta. Fuma spesso quando è nervoso, penso che ormai si sia capito.
Durante il tragitto mi ha rivolto qualche occhiata, ma ha preferito rimanere in silenzio.
Parcheggia vicino scuola e scendiamo.
«Eli, aspetta.» mi ferma mentre cerco di intravedere se sono arrivati i miei amici.
Mi avvicino a lui, mi intrappola tra il suo corpo e la macchina, tenendomi saldamente da un fianco.
«Jacob, so cosa vuoi dire.»
«Io dovrò parlare con lei, non so come potresti reagire se insomma...sai già.» mi parla ad un centimetro dal volto.
«Se ti dovesse baciare, immagino già tutto Jacob. Non so come potrei reagire, lo ammetto, mi dà fastidio immaginare di vederti con lei.»
«Allora mi lasci un bacino, prima di andare?» sforzo un sorriso. Dentro di me sto morendo, sapere che dovrà stare vicino a lei, che nervoso.
«Potrebbero vederci, lo sai.»
«Non mi interessa un bel niente di questo, ma se comunque rifiuti, sappi che me lo prenderò da solo questo bacio bambolina.» proprio questo suo modo di fare mi piace da impazzire. Se riceve un rifiuto, allora si prende tutto da solo, ma deve sempre averla vinta lui.
«E cosa stai aspettando? Parli un po' troppo.» mi guarda e si avvicina sempre più, finchè le nostre labbra si ritrovano ad essere nuovamente unite.
E' un bacio pieno di passione e si sente la tristezza che abbiamo entrambi nel doverci separare anche per poco.
Ma adesso è arrivato il momento di tornare nel mondo reale.
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𝑯𝒊𝒅𝒅𝒆𝒏 𝑭𝒆𝒆𝒍𝒊𝒏𝒈𝒔
Romance⚠️TUTTI I DIRITTI RISERVATI⚠️ Elisabeth Bennett una quindicenne con una vita normale. Due migliori amici che la seguono ovunque, un fratello amorevole ed un fidanzato che la ama. Ma cosa accadrà quando a causa della separazione dei suoi dovrà lascia...