Il pranzo con Jacob procede in modo molto tranquillo.Chiacchiera con mio fratello e con mio padre che ogni tanto gli rivolge domande del tipo "sei fidanzato?" o "come va il rapporto con mia figlia?" e riceve da parte mia delle occhiatacce.
«Il pranzo era ottimo signor Bennett.» dice Jacob alzandosi dalla tavola per poi continuare: «Avrei bisogno di andare un attimo in bagno.» continua.
«Elisabeth accompagnalo al piano di sopra.» incita mio padre, così sbuffo alzandomi e fulminando con lo sguardo Jacob.
Usciamo dalla cucina e saliamo le scale per arrivare direttamente davanti la porta del bagno che gli indico per poi voltarmi e andare in camera mia ma la sua mano mi afferra facendomi ritrovare appoggiata alla porta.
«Perché scappi?» per la troppa vicinanza riesco a sentire il respiro di Jacob su di me.
«Io... dovrei andare in camera Jacob.» non riesco nemmeno a pronunciare le parole per l'imbarazzo che si è creato fra noi.
«Che c'è piccola Bennett? Non riesci a sostenere la vicinanza e decidi di scappare da me?!» sogghigna guardandomi.
Si avvicina ancora di più e abbassa la testa verso il mio collo lasciandoci un casto bacio. Tiro la testa leggermente all'indietro per facilitare il tutto.
Sento le sue labbra staccarsi dal mio collo e avvicinarle al mio orecchio dove sussurra: «Dovresti ammettere a te stessa il fatto che ti sono mancato!»
«Non dire cavolate Jacob, ti prego.» abbasso lo sguardo, non riuscendo a sostenere le sue occhiate.
«Il tuo corpo quando ti sono vicino, reagisce in un modo ben diverso da ciò che invece sostieni, Elisabeth.» ride e mi oltrepassa per chiudersi definitivamente in bagno.
Che cosa è appena successo?!
Mi ricompongo e mi dirigo in camera mia chiudendomi dentro.
Metabolizzo tutto ciò che è accaduto, poi mi butto sul letto nascondendo un urlo strozzato con il mio cuscino addormentandomi subito dopo.
«Eli...» qualcuno al mio fianco tocca il mio braccio facendomi svegliare di soprassalto.
«Oh, Christian.» metto una mano sulla fronte «mi hai fatto prendere uno spavento» mi metto seduta ascoltando il mio cuore che continua a battere incessante dalla paura.
«Scusa, volevo solo dirti che Jacob è andato già al locale e io devo raggiungerlo.»
«Perché devi andare da lui?» domando strofinando gli occhi e sbadigliando.
«Jacob mi ha assunto per dare una mano con il locale.» afferma contento.
«Sono così felice per te Chri.» mi alzo e lo stringo forte tra le mie braccia.
Si stacca da me e prima di uscire dalla camera mi sussurra: «Ci vediamo stasera!»
Stasera? Il mio volto alquanto confuso fa trasparire tutto.
«Non dirmi che ti sei dimenticata della serata Eli!»
«Ehm...no, certo che no, tranquillo ci sarò. Adesso chiamo Allison e la farò venire qui così ci prepariamo insieme.» gli rivolgo un ultimo sorriso e poi lascia la stanza.
Prendo il cellulare all'interno del mio zaino e chiamo Allison che risponde subito. Certe volte mi impressiona la velocità che ci mette nel rispondere alle chiamate.
"Ciao Allison, ti disturbo?"
"No Eli, che succede?" ogni volta che la chiamo all'improvviso pensa sempre che sia successo qualcosa.
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𝑯𝒊𝒅𝒅𝒆𝒏 𝑭𝒆𝒆𝒍𝒊𝒏𝒈𝒔
Любовные романы⚠️TUTTI I DIRITTI RISERVATI⚠️ Elisabeth Bennett una quindicenne con una vita normale. Due migliori amici che la seguono ovunque, un fratello amorevole ed un fidanzato che la ama. Ma cosa accadrà quando a causa della separazione dei suoi dovrà lascia...