Capitolo 35

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Arriviamo davanti al locale "sky bar", proprio il luogo che abbiamo scelto per festeggiare il compleanno di Jacob.

«Elisabeth ma che fine hai fatto? La festa è iniziata da mezz'ora e ti sei persa l'arrivo di Jacob.» Allison esce fuori e mi viene incontro mentre do un'occhiata all'orologio e mi accorgo che siamo abbastanza in ritardo!

«Diamine! Mi dispiace tanto Allison, abbiamo perso tempo.» Edward entra all'interno con sguardo assente, senza nemmeno girare il volto a salutare la mia amica.

«Qualcosa non va Eli? Non è da te fare ritardo, soprattutto giorno del compleanno di Jacob.» Allison mi conosce più di chiunque altro.

«Edward ha deciso di allontanarsi da me per l'ennesima volta.»

«Forse è meglio entrare, non voglio farti pensare ancora alle cose negative, hai bisogno di un bel drink.» mi prende la mano e mi trascina dentro.

Il volume della musica non mi permette di sentire ciò che dice la mia amica, infatti mi affetto ad avvicinarmi di più e dirle che vado alla ricerca di Jacob per fargli gli auguri.

All'inizio mi sembra difficile trovarlo, ma alla fine mi accorgo che sta all'esterno, da solo.

«Anche giorno del tuo compleanno te ne stai da solo?» compaio alle sue spalle e mi affianco a lui. Si volta e mi squadra mentre butta fuori il fumo della sua sigaretta.

Può essere sexy anche con una sigaretta in mano?

«Mi piace starmene da solo.» dice e torna a guardare qualcosa davanti a sé.

«Tanti auguri di buon compleanno Jacob.» gli porgo una piccola scatola.

Sta in silenzio e la apre, dopo aver gettato quella cosa dalle sue mani.

«Grazie, anche se non dovevi farmi questo.» continua riferendosi al mio regalo.

Lo apre lentamente e all'interno ci trova due bracciali, uguali tra loro.

«Perché sono due?» mi domanda non distogliendo lo sguardo dal mio.

«Ho pensato che l'altro lo puoi regalare alla persona che vuoi tu, in modo da sentirla più vicina. Magari ad Ashley, dato che è la tua ragazza.»

«Ashley non mi capisce davvero. Nessuno è in grado di soffermarsi e capire i miei dolori. Sono un tipo strano Elisabeth.» silenzio da parte di entrambi dopo queste sue parole. «Solo tu mi hai capito fin da subito. Ma poi hai fatto crollare tutto ciò che di bello avevamo costruito.» continua.

«Passerai il resto della tua vita con lei vero?»

«Per adesso è in programma di andare a studiare fuori, mentre io proseguirò con la mia carriera magari dall'altra parte del mondo.» risponde.

A volte abbassa lo sguardo, se solo mi guardasse negli occhi capirebbe che gli sto pregando di restare solo attraverso uno sguardo.

«Capisco. Vi auguro il meglio Jacob.» che strano. Mai nella vita mi sarei immaginata di dire queste parole al mio ex ragazzo. A nessuno farebbe piacere pronunciare queste doloranti parole.

«Voglio che sia tu a tenere l'altra metà del bracciale!» afferma all'improvviso.

Ho sentito bene?

Che senso ha condividerlo con me se probabilmente le nostre vite non si incroceranno più?

«No Jacob dico davvero. Forse è giusto darlo alla tua attuale ragazza.» cerco in tutti i modi di fargli cambiare idea, ma si sa, è un tipo molto testardo e se dice una cosa, non la cambia facilmente.

Indossa prima il suo, poi mi prende il polso e allaccia anche il mio.

«Almeno se un giorno non ci dovessimo vedere più, so che guardando questo, una parte di te, sarà con me.»

Quasi piango all'idea di lasciarlo andare. Esattamente tre anni fa l'ho perso per davvero, ma adesso non so cosa voglio.

Non so cosa il futuro mi riserva, ma soprattutto non capisco cosa sento quando sto in compagnia di Jacob.

Con Edward è tutt'altra storia. Lui è il ragazzo dal cuore gentile, mille paure, ma tanto amore da donare alla gente.

Poi c'è Jacob, il fuoco in persona. Tanti modi di fare strani, difficile da capire, ci vuole tanta pazienza e comprensione verso di lui. In amore è unico. Non fa mancare niente e da tante attenzioni alla donna che si trova accanto, ama tanto, ama forte.

Passano minuti interminabili che sembrano ore, cala il silenzio e si sentono solo i nostri respiri.

«Amore!! Torna dentro c'è il taglio della torta!» la voce stridula di Ashley interrompe tutto.

«Andiamo?!» mi domanda.

Annuisco e lo seguo dentro, dove tutti sono davanti ad un grande tavolo ad aspettare il festeggiato.

Edward mi guarda da lontano, vederci rientrare insieme non gli fa di certo piacere, ma sto accettando di rispettare la sua proposta.

La torta è davvero magnifica e dopo aver augurato buon compleanno al moro tutti si aspettano un breve discorso da parte sua.

«Inizio col dirvi che non sono bravo con le parole, ma voglio ringraziarvi tutti per aver creato qualcosa di magico stasera. Purtroppo la mia famiglia non può essermi vicino, ma so di avere degli amici fantastici che mi stanno accanto e mi sento davvero grato di tutto questo. Inizio con il ringraziare i miei migliori amici, Liam e Matthew, siete due pazzi voi due!» tutti ridono mentre Jacob si prende una pausa.

«Ringrazio anche tutti gli altri per essere venuti qui e anche la mia ragazza per avermi accompagnato senza che io sapessi niente.» Ashley gli manda un bacio ma lui le rivolge solo un semplice sorriso.

«Voglio infine, dire grazie anche ad una persona speciale, che nonostante i nostri alti e bassi mi è sempre rimasta accanto, ha imparato a capirmi e a non giudicarmi, anche se non siamo "più niente di che" voglio dirti che per me resti quella persona con la quale ci si può confidare, una delle persone più importanti della mia vita.» mi guarda ma distoglie quasi subito l'attenzione perché la sua ragazza lo raggiunge e gli getta le braccia al collo.

Se pensa che anche una minima parola che lui ha appena confessato fosse per lei, allora vuol dire che non conosce proprio il suo ragazzo.

L'ho capito dal suo "non siamo più niente di che" che si stava riferendo proprio a me. In realtà ha ragione, nemmeno noi due sappiamo cosa siamo realmente. Tutti applaudono, tranne Edward che furioso abbandona il locale, sotto lo sguardo di tutti.

«Ti rendi conto di cosa ha appena detto?!» Allison si avvicina a me in compagnia di Matthew.

«Si vedeva lontano un miglio che era riferito a te!» continua quest'ultimo al suo fianco.

«È tutto inutile, tanto fra qualche mese si troverà dall'altra parte del mondo con la sua ragazza.» rispondo.

«Ma cosa dici?! Non vedi che parla sempre di te?"» Allison sembra proprio non capire.

«Le parole sono bravi a dirle tutti.» sussurro.

«Ragazzi comunque io torno a casa, si sta facendo tardi.» continuo prendendo la mia borsa.

«Vuoi un passaggio?» dice Jacob che sicuramente avrà origliato la conversazione.

Ashley, da lontano, mi fulmina con lo sguardo e quindi meglio non creare problemi.

«Ho già chiamato un taxi. Meglio che ti occupi della tua ragazza Jacob, io ho già troppi problemi per la testa.» mi volto ed esco da quel locale.

Sono contenta per la bella serata che ha passato Jacob, ma vorrei che le cose fossero più semplici o forse, solo che tutto andasse per il verso giusto.

𝑯𝒊𝒅𝒅𝒆𝒏 𝑭𝒆𝒆𝒍𝒊𝒏𝒈𝒔Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora