Capitolo 47

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La mia più grande paura?

Svegliarmi una mattina e sapere che ciò a cui tengo di più è andato via, l'ennesima persona che mi ha lasciata sola.

Certo, è facile lasciare andare un caos come me, nessuno si prenderebbe questa responsabilità, ma con lui accanto ogni cosa sembra assumere un valore diverso.

Sentirsi liberi di esprimere il proprio giudizio davanti alla persona che si ama, essere accettati per come siamo realmente, senza dover indossare nessuna maschera.

Manca davvero poco alla maturità e devo ammettere che ogni giorno l'ansia inizia ad aumentare.

Ieri sera ho finalmente sentito la voce di mia madre, che mi ha annunciato che una volta che sarei tornata dal viaggio scolastico, lei sarebbe scesa qui da me per assistere all'esame.

Ultimamente passo molto tempo sui libri, infatti sono circa cinque giorni che non vedo Jacob.

Lo sento per messaggi e chiamate, essendo che entrambi siamo molto impegnati.

Sono da poco tornata da un'altra faticosa giornata e già devo iniziare a studiare chimica perché domani mi aspetta una verifica abbastanza impegnativa.

Sto cercando di dare il massimo per ricevere un buon voto finale, ma so che dipende solo da me.

«Elisabeth, ti ho portato il pranzo.» Tamara fa interruzione nella mia camera con un vassoio pieno di prelibatezze.

Lo lascia sulla mia scrivania e si siede accanto a me.

«Grazie mille anche se non ho molto appetito.» ammetto.

Vorrei tanto colmare il vuoto che ho dentro, ma solo Jacob riuscirebbe a farlo.

«Giornate pesanti a scuola?
O problemi di cuore?»

«Direi entrambi.»

«Il moro c'entra qualcosa?» so che si riferisce a Jacob, infatti annuisco.

«Io e lui ci stiamo riprovando, ma vivo con la costante paura di perderlo un'altra volta e non so perché ho questa sensazione.»
appoggio le mani sulla testa.

«Hai provato a parlare con lui di questa cosa?» scuoto la testa.

«Sono giorni che non ci vediamo, l'idea di stare distanti non mi entusiasma.»

Il mio cellulare segna l'arrivo di un sms, visualizzo da fuori e noto che è il moro a scrivermi.

"Sono proprio sotto casa tua, dopo un po' di giorni lavorativi, ci meritiamo di passare del tempo da soli, no?
Scendi che ti aspetto."

Sorrido involontariamente.

Ogni volta riesce a farmi sentire speciale anche dietro uno schermo.

«È lui, non è così?» mi risveglia dal mio stato di trance, Tamara.

«Si, devo lasciare per qualche ora i compiti, ma prometto che tornerò presto, avvisa papà che sono con Jacob.» la saluto e corro giù per le scale, rischiando di slogarmi qualche caviglia per la troppa velocità.

In men che non si dica, mi trovo in macchina con il moro.

«Allora piccola, ti vedo un po' stanca, ma sempre bellissima.» arrossisco. «Solo io non riesco ad essere affascinante come te.» continua guardando la strada.

«Non dire sciocchezze.
Tutte pagherebbero per stare al posto mio in questo momento.» prende la mia mano per lasciarci un bacio sopra.

«Ma io non voglio le altre.
Voglio solo te al mio fianco Eli.» sa come essere dolce anche lui.

«Dove mi porti di bello oggi?» domando.

«Pensavo di andare un po' in giro a prendere un aperitivo insieme.»

«Shopping?
Devo prepararmi al viaggio d'istruzione.»
manca davvero poco a quest'ultimo.

«Non ci vedremo per qualche giorno quindi...» sussurra.

«Lavorerai e non ti accorgerai della mia assenza.»

«Io sento sempre la tua mancanza.» mi guarda dritto negli occhi ed è proprio in quel momento che il mondo attorno a me scompare, io e lui, due mondi praticamente opposti, un carattere che mai si incastrerà perfettamente, ma entrambi con un gran cuore, quello che riprende a battere ogni qualvolta che siamo vicini.

Alla fine è andata per lo shopping, ho comprato varie magliette e qualche leggings per stare più comoda, insomma le cose di prima necessità, anche perché devo iniziare al più presto a preparare la valigia.

Adesso siamo davanti a due tazze di cioccolata calda che parliamo del più e del meno.

Ma come sempre i momenti più belli devono essere interrotti da quell'aggeggio fastidioso che suona sempre, il mio cellulare.

"Elisabeth, stai studiando per la verifica??" Jacob mi prende il telefono dalle mani e risponde.

"Si, davanti ad una tazza di cioccolata calda, seduta in un tavolino con il suo ragazzo." che smorfioso.

"Jacob passami subito la mia migliore amica!! Io al posto di stare con Matthew esco pazza per risolvere questi stupidi problemi di chimica!" dall'altra parte si sente il caos che fanno i ragazzi, sicuramente starà all'appartamento di quei due pazzi.

"Allison, sono uscita un po'.
Non riuscivo più a stare con la testa sui libri e fortunatamente il mio ragazzo mi ha salvato."

lo guardo e sorrido.

"Allora torna a casa con Jacob in modo che guardiamo insieme i vari appunti." lui annuisce e prende il mio cellulare.

"Va bene Allison, fra poco ti porto Elisabeth." stacca la chiamata e torniamo a concentrarci su di noi.

«Possibile che non abbiamo mai tempo per starcene tranquilli?» sbuffa Jacob.

Sorseggio la mia amatissima cioccolata finché, dopo aver pagato, usciamo dal bar.

In poco tempo ci troviamo alla sommità del palazzo che condivide il mio ragazzo con gli altri.

«Finalmente siete arrivati.
Non ne posso più di vedere Allison che se ne sta china sui libri senza darmi retta.» afferma Matthew mentre facciamo il nostro ingresso in casa.

«Ultimamente ci stanno riempendo tanto di verifiche, è l'ultimo periodo di un ciclo importante della nostra vita, per questo i professori pretendono che arriviamo quel giorno, super preparati.»
rispondo.

Sono ore che sono davanti a questi noiosissimi libri con Allison, mentre ogni tanto ricevo occhiate da parte di Jacob che mi fanno perdere la concentrazione.

«Amore sei bella anche quando studi, possibile?» sussurra il moro avvicinandosi al mio collo.

«Mhm. Ti piace confondermi vero?» mi godo la sensazione di sentirlo vicino a me.

Mi trovo davvero bene con i ragazzi e mi sento tanto fortunata di aver trovato persone come loro al mio fianco.

«Mi piace guardarti.» dice. «Stasera resti a dormire qui da noi?» continua.

«Dai Eli, ci sono pure io qui con Matthew.» mi prega la mia migliore amica.

«D'accordo, solo se tu.» indico Jacob. «Mi porti a casa a prendere dei cambi.» annuisce e prende le chiavi dell'auto.

«Ti aspetto sotto.» le sue ultime parole prima di uscire dall'appartamento sono proprio queste.

Inutile dire quanto io mi stai trovando bene avendo questo ragazzo accanto.

𝑯𝒊𝒅𝒅𝒆𝒏 𝑭𝒆𝒆𝒍𝒊𝒏𝒈𝒔Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora