Capitolo 28

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JACOB

«Che ne dici di Monterey?? Mi sembra una città molto invitante nonostante le poche foto.» proprio così, mi trovo seduto nel divano dell'appartamento di Ashley, con quest'ultima che sceglie la meta delle nostre vacanze natalizie.

«Non voglio allontanarmi troppo da qui, sai già come la penso quando si tratta dei viaggi.» dico cercando di scrollarmela di dosso.

«Palm Springs?
È quella cittadina caratterizzata da tipiche abitazioni basse incorniciate da palme e piscine!»  continua stando sempre più appiccicata a me, mentre scorre su google con il suo computer.

«È sempre un po' lontana, però si potrebbe fare, magari troviamo benessere in mezzo a qualche piscina.» rispondo.

L'idea di dover passare una settimana in sua compagnia non mi entusiasta, ma lei deve credere il contrario.

«Daii Jacob non devi rispondermi ogni volta con qualcosa di negativo.»

«Va bene, prenota due biglietti per quest'ultima tappa, direi che è la migliore.» affermo, ormai stanco di sentire lamentele da parte sua. Lei entusiasta, si mette addosso a me e mi stringe forte.

«Ashley, ho capito che sei contenta, ma se mi stringi così finirai per strozzarmi e la vacanza te la dovrai fare da sola.» la guardo e alcuni pensieri mi occupano la mente. Ashley è davvero una bella ragazza, non posso certo dire il contrario, ma nei suoi occhi, così uguali al ghiaccio, non riesco a perdermi dentro e a leggerla. Con Elisabeth, bastava un solo sguardo per comprendere che qualcosa non andava, anche se nel nostro ultimo periodo insieme, non sono stato in grado di captare nemmeno quello. Lei, molto brava a nascondere tutto, io, così stupido continuavo ad amare una persona che doveva solo dirmi che non poteva trascorrere il resto della sua vita con me. Ogni cosa, anche la più sciocca, mi fa tornare in mente lei. Proprio quella che in questo momento potrebbe essere tra le braccia della sua nuova fiamma, la stessa alla quale ho detto di starmi lontano solo per proteggerla. Non mi perdonerei facilmente che lei finisse in mezzo a qualche guaio a causa mia.

«Io penso che sia ora di tornare a casa. Sono un po' stanco e ho bisogno di dormire.» dico alzandomi dal divano.

«Sicuro che non ti va di restare qui con me? Possiamo passare il resto della serata da soli..» mi guarda maliziosa e capisco le sue intenzioni. Non c'è una volta che Ashley non pensi a quello.

«Avremo tempo per stare noi due da soli, ma oggi no, dico davvero.» afferro il mio giubbotto e prendo il cellulare.

Mi volto nella sua direzione e lei si avvicina a me per baciarmi. 

Non è un semplice bacio per salutarmi e lasciarmi andare, ma uno di quelli che lei stessa vorrebbe approfondire, ma vedendo che io non ricambio, si stacca da me, sbuffando.

«Ho capito che non hai fantasia di niente, torna a casa e metti a posto le idee Jacob. Non ho voglia di passare una settimana con te che mi rifiuti in questo modo.»

Annuisco ripetutamente e lascio quella casa che io definisco "inferno".

Salgo in macchina e mi fermo in un parco poco distante dal mio appartamento.

Non riesco a rimuovere l'immagine di Elisabeth con quelle rose in mano, lui che la tiene per mano e il modo in cui mi guarda. Uno sguardo freddo, vuoto, che non lascia trasparire nessuna emozione.

Accendo la mia sigaretta e il tempo di fare il primo tiro, il mio cellulare inizia a squillare.

"Jacob amico, ma dove diavolo sei finito?" sento la voce squillante di Matthew dall'altra parte del telefono.

"Sono a fare un giro, perché?" rispondo sempre con molta tranquillità, nonostante gli altri si preoccupano per me.

"Io e Liam ti cercavamo come due disperati. Comunque torna a casa, dobbiamo dirti qualcosa che ti può interessare." continua lui.

"Arrivo, aspettatemi lì." replico per poi chiudere la chiamata, gettare la mia sigaretta e tornare sulla mia auto.

In pochi minuti sono davanti alla porta del mio appartamento.

«Entra velocemente e chiudi bene.» dice Liam mentre comodamente si accomoda sul divano.

«Jacob non ti immagini cosa mi ha riferito Allison.» continua a sua volta Matthew.

Mi posiziono di fronte a loro e mi tolgo la giacca di dosso.

«Racconti tu vero?» Liam si rivolge a Matthew e quest'ultimo annuisce.

«A Elisabeth è successa una cosa alquanto strana.» ecco di nuovo che il mio cuore, solo a sentire quel nome, batte talmente forte che vorrebbe balzare fuori dal petto.

«Si tratta della festa.. ricordi no?» quella festa. Come dimenticarla?! Ho baciato una sconosciuta, dal profumo invitante e dal corpo minuto, l'unica cosa che sono riuscito a capire quando le ho passato la mano sul fianco.

Annuisco e mi siedo sulla poltrona.

«Allison dice di aver capito che la sua cara amica quella stessa sera si sia presa una bella cotta..» Matthew continua a fantasticare e a parlare a mezzi termini.

«Come la fai lunga amico! Insomma ha baciato una persona ma non sa di chi si tratta.» dice Liam al posto suo.

Rimango pietrificato a sentire quelle poche parole. Spero vivamente che si tratti di uno scherzo.

Non posso aver baciato Elisabeth! Non dopo tutto quello che c'è stato. Non dovevo scoprirlo proprio adesso che stavamo provando a stare lontani..

Anche se pensandoci bene, lei non sa con chi ha avuto a che fare quella sera, altrimenti certo, non mi avrebbe nemmeno sfiorato.

«Jacob, per caso ti senti male? Non hai un bel volto, dovrei proprio fotografarti.» è proprio Liam che decide di parlare per primo.

Faccio fatica anche a rispondere, sono ancora un po' scosso da tutto ciò che ho appena scoperto.

Solo perché ricordo che quel bacio, è stato così diverso! Non pensavo minimamente che potesse essere Elisabeth, un profumo diverso, che non sentivo da un po', il sapore delle sue labbra morbide sulle mie, la nostra vicinanza e il modo in cui scappa da me. Ricordo proprio ogni minimo dettaglio.

«Ah un'ultimo particolare! Elisabeth dice di ricordare solo il profumo di questo ipotetico ragazzo, sapeva di cocco e vaniglia. Allison non mi ha voluto dire di più!» continua Matthew.

Il mio profumo.
Certo che lei l'ha sentito.
Per fortuna è uno di quelli che non metto spesso, non so come la prenderebbe se mi sentisse quell'odore costantemente.

A tempo debito, se non lo scoprirà da sola, sarò costretto a dirglielo io in qualche modo, ma per adesso sarà meglio tenere la bocca chiusa.

𝑯𝒊𝒅𝒅𝒆𝒏 𝑭𝒆𝒆𝒍𝒊𝒏𝒈𝒔Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora