Capitolo 34

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Per andare avanti nella vita, bisogna lasciarsi alle spalle il passato, ma ho fallito anche in questo.

Sin da quando ero piccola mi ripetevano di guardare avanti, di immaginare il mio futuro, magari in compagnia del principe azzurro che tutte noi sogniamo avere.

Sono passata dall'infanzia all'adolescenza e sono riuscita a capire il senso della vita.

Quanti momenti sprecati a piangere per poi pensare che la vita va vissuto a pieno, cosa che io in questi anni non ho proprio fatto.

Forse per i problemi familiari e anche per le mie stupide cotte da ragazzina mi sono lasciata andare a momenti di depressione e tristezza continua.

Avevo scoperto da poco cosa volesse dire amare un'altra persona riuscendo a provare un forte sentimento. Ma mai mi sarei immaginata che tutto crollasse così, da un giorno all'altro. Per poi arrivare qui e incontrare una seconda persona che nonostante le mille diversità, riesce a farmi stare bene.

«Elisabeth, come mai qui a quest'ora del pomeriggio? Oggi sono libera, non lo sapevi?» dopo scuola ho deciso di passare da Edward dato che stanotte sono rimasta a casa dei ragazzi e a quanto pare Jacob non ha dormito lì perché non è rientrato per niente.

Oggi è il suo compleanno, infatti ho detto a Edward che mi sarei sistemata con lui per poi andare insieme al locale, anche se non ha la minima intenzione di uscire dalla sua camera.

«Dovrei solo parlare con Edward.» sua madre è al corrente che siamo ottimi amici.

«Entra direttamente in stanza, se aspetti che esce da solo ti stancherai pure tu.» afferma ridendo mentre torna in cucina.

Faccio come mi è stato consigliato da quest'ultima e raggiungo la sua camera.

«Edward, possiamo parlare? Sono qui già da mezz'ora e non ti sei ancora degnato di dirmi una parola.» appoggio la borsa sul suo letto e lo vedo affacciato alla finestra che se ne sta immerso nei suoi pensieri.

«Cosa vuoi sentirti dire? Grazie per avermi lasciato come uno stupido anche ieri sera?» si gira e mi squadra ma non osa avvicinarsi.

«I ragazzi avevano bisogno del mio aiuto. Non puoi prendertela per tutto Edward.» sbuffo.

«Anche io avevo bisogno di te! Come sempre metti al primo posto Jacob.»

«Cosa c'entra adesso? Non è stato a casa per niente ieri.» questo parlare sempre di Jacob mi stanca. Per una volta vorrei parlare del nostro rapporto senza includere un'altra persona.

«Ti ho già spiegato Edward. I ragazzi dovevano dirmi tutti i preparativi per stasera.» continuo.

«Ti rendi conto che litighiamo continuamente?» annuisco ma lo lascio parlare, in modo tale da dire la mia una volta che la smette.

«Tutto questo perché nella tua vita c'è la presenza di Jacob. Capisco che avete vissuto una storia importante perché l'ho vissuta anche io, ma entrambi non siete mai usciti realmente da questo, mentre io, nonostante le mille difficoltà ci sto provando.»

«Mi stai dicendo di non guardarlo più in faccia? Perché sappi che non potrò farlo. Oppure pensi che smetto di salutarlo o di rispondere ai suoi messaggi? Edward è impossibile dimenticare una persona che ti ha lasciato tanto. Come posso cancellare i momenti che ho vissuto con lui dall'oggi al domani?»

«Elisabeth la vita va avanti. Non puoi vincolare la tua mente sempre addosso a Jacob. Io che ruolo rappresento nella tua vita?» neanche lui è in grado di darmi una giusta motivazione.

«Sei importante, lo sai. Ne abbiamo già parlato, ma tutto sembra non essere dalla nostra parte.»

«Non dare la colpa ad altri, sai bene che se non ti concentri sul nostro rapporto, andrà tutto male. Io provo un forte sentimento per te, ma a quanto pare la cosa non è reciproca.» sta dando di matto, non capisce ciò che sta dicendo.

«Edward sono così legata a te che nemmeno ti immagini, ma se tu continui a credere che voglio il mio ex, allora dimmi tu come posso farti cambiare idea?» mi prendo la testa fra le mani e mi inumidisco le labbra per il nervoso.

«Credo che sia meglio allontanarci per un po'. Ne ho bisogno.» afferma con sicurezza.

Nella stanza cala il silenzio, ci siamo soltanto noi due, nessuno parla ma i nostri sguardi si dicono tanto.

«Dopo questa millesima pausa, cosa ne sarà di noi?» domando con il cuore in mille pezzi.

«Non so dirtelo, intanto ci farà bene. Magari pensi se ci tieni a me o meno. Io posso affermare con certezza quello che provo quando ti ho vicino. Mi sento così fortunato ad averti che lasciarti andare mi sembra quasi una follia.» emana tutto con sussurri, sembra incredibile questa situazione.

«Stai rinunciando a me?» chiudo gli occhi per fermare le lacrime che minacciano di scendere.

Si avvicina e prende il mio viso fra le mani, mi lascia un bacio sulla fronte e dice:

«Non sarò mai così pronto a lasciarti andare.»

«E allora perché?» ormai frenare le goccioline che scendono dai miei occhi, mi sembra impossibile.

«Non peggioriamo le cose. Va bene così.» le sue ultime parole sono state queste.

Mi chiudo in bagno per darmi una sistemata per la festa di Jacob, poi ritorno in camera di Edward e lo vedo già pronto.

«Senti, io prendo un taxi, ci vediamo direttamente lì.» dico sistemando la mia borsa.

«Non ti lascerei mai andare in macchina con qualcun altro. Andiamo insieme e poi ognuno prende strade diverse.»

Strade diverse. Proprio come noi due in questo momento.

Imprevedibile la vita eh? Perdi la cosa a cui tieni in un istante e poi come la recuperi?

É solo questione di fiducia, proprio quella che è mancata a me e Edward dall'inizio.

Adesso ci vuole forza, tanto coraggio a guardarlo da lontano e sperare che non si lasci andare nelle braccia di qualcun'altra.

𝑯𝒊𝒅𝒅𝒆𝒏 𝑭𝒆𝒆𝒍𝒊𝒏𝒈𝒔Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora