Capitolo 14:Sospetti e tentazione

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capitolo 14: 

La settimana è passata lenta. Da quando sono tornata dal weekend con Davide, mi sento come in una bolla, quasi distaccata dalla realtà. I miei genitori non sospettano nulla, ma io sono inquieta. Ogni giorno sento la sua mancanza, e ogni notte ripenso a quel momento in cui mi ha abbracciata, facendomi sentire al sicuro nonostante tutto.

Ma ieri sera, mentre scorrevo Instagram, ho visto qualcosa che mi ha spezzato l'incanto. Davide aveva postato delle: una serata a Milano, elegante, di lavoro e credo anche con altri amici.

C'era una ragazza, vicina a lui, che rideva con complicità. La gelosia mi ha colpita all'improvviso, un colpo basso che non mi aspettavo.

Ho deciso di non dire niente a Davide, non voglio sembrare paranoica. Eppure, non riesco a scacciare quella sensazione fastidiosa dal petto. Non gli ho scritto per tutto il giorno.

Poi, succede una cosa strana. Kristjan Asllani mi scrive. Lo avevo conosciuto quella sera con Davide, quando siamo usciti con i suoi amici. Era stato simpatico, ma non ci avevo fatto troppo caso. Il suo messaggio è semplice: "Ciao Noemi, come va?".

Non so come rispondere all'inizio, ma alla fine decido di essere gentile. Iniziamo a parlare, e le nostre conversazioni diventano sempre più frequenti nei giorni successivi. Kristjan mi fa sentire a mio agio, come se capisse quello che sto passando senza che io debba spiegargli nulla. Non accenna mai a Davide, e io non lo tiro in ballo. È tutto molto leggero e spensierato.

Ma oggi, mentre scrollo il telefono dopo scuola, vedo un'altra storia di Davide con quella ragazza. Il sorriso di lei sembra provocarmi. Sento il cuore stringersi. È come se improvvisamente la realtà mi crollasse addosso: io ho 14 anni, e lui vive in un mondo che non posso capire.

Senza pensarci troppo, apro la chat con Kristjan. Scrivo: "Hai programmi per il weekend?".

Non so perché lo faccio. Forse per cercare distrazione, forse perché mi fa sentire bene parlare con qualcuno che mi capisce. O forse solo per vedere se qualcuno è davvero interessato a me, anche se Davide sembra essere troppo impegnato a divertirsi con altre persone.

Kristjan risponde subito: "No, sono libero. Vuoi fare qualcosa?". Il suo messaggio è innocente, ma sento che qualcosa dentro di me si sta spostando. Non rispondo subito, mi fermo a guardare il telefono, le dita che tremano leggermente.

Il giorno dopo, mi arriva un messaggio che non mi aspetto. Kristjan mi scrive di nuovo:

"Sai che sono libero per il weekend, giusto? Se ti va, posso venire a trovarti".

Mi blocco per un attimo, incredula. Non pensavo che lo avrebbe davvero proposto. Sta parlando di venire qui, nel mio paesino? Fino a quel momento, non avevo pensato a nulla di concreto. Non so cosa rispondere. È una follia... ma forse, proprio per questo, potrebbe funzionare. Davide è lontano, io ho bisogno di distrarmi e Kristjan sembra così sicuro e gentile.

Alla fine, dopo qualche minuto di riflessione, gli dico di sì.

Il weekend arriva più velocemente di quanto immaginassi, e quando vedo il messaggio di Kristjan che mi avvisa di essere arrivato, il mio cuore inizia a battere forte. Lui alloggia in un hotel vicino al mio appartamento, lo stesso dove a volte i turisti soggiornano quando visitano la zona. Non riesco a crederci: ha davvero fatto tutto questo per vedermi.

Ci incontriamo nel piccolo parco del paese, il nostro solito punto di ritrovo. Quando lo vedo camminare verso di me, mi sento un po' nervosa. Kristjan è affascinante, con il suo sorriso amichevole e la sua aria rilassata. Non sembra un calciatore famoso, sembra solo un ragazzo che è venuto a trovarmi.

Passiamo il pomeriggio a chiacchierare, girando per il paesino. Lui mi fa ridere, raccontandomi storie divertenti di quando era bambino in Albania e delle sue esperienze in Italia. Mi sento a mio agio, come se per un momento tutti i miei problemi fossero scomparsi. Non parliamo mai di Davide, né di cosa significhi tutto questo tra noi due. Siamo solo noi, qui e ora.

Verso sera, mentre camminiamo vicino al lago, mi rendo conto di quanto mi piaccia passare del tempo con Kristjan. È diverso da Davide, è più spontaneo, meno complicato. Ma allo stesso tempo, qualcosa dentro di me non riesce a smettere di pensare a Davide, a quello che significa per me.

Kristjan mi guarda e sorride. "Vieni, ti va di cenare insieme? Conosco un ristorante carino non lontano da qui".

Esito per un attimo, ma alla fine accetto. Non voglio essere scortese e, soprattutto, non voglio tornare a casa troppo presto. Quella sera ceniamo insieme, e la sua compagnia continua a distrarmi dai miei pensieri più cupi. Ma, mentre ride e scherza, io non riesco a non chiedermi: sto facendo la cosa giusta?

Quando torno a casa quella sera, la confusione è totale. Non ho fatto nulla di sbagliato, ma sento come se qualcosa tra me e Davide si fosse incrinato, anche se lui non sa nulla di Kristjan. Forse perché Kristjan mi ha fatto vedere una parte di me che non avevo considerato: il desiderio di essere vista, apprezzata, da qualcuno che non vede solo il mio rapporto con Davide.

Quella notte, non riesco a dormire. Mi giro e mi rigiro nel letto, pensando a Davide, a Kristjan, a tutto quello che è successo nelle ultime settimane.

l'amore-- Davide Frattesi&meDove le storie prendono vita. Scoprilo ora