Capitolo 13:La dura realtà

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capitolo 13:

Il giorno dopo, mi sveglio presto, nonostante la stanchezza della giornata precedente. Davide sta ancora dormendo profondamente, e io decido di approfittare del silenzio per riflettere. Mi sento felice per i momenti condivisi, ma al tempo stesso sono preoccupata per il futuro e per come gestiremo la nostra situazione.

Preparo una colazione semplice, cercando di non fare rumore. Mentre preparo il caffè, penso ai miei genitori e alla mia vita in Svizzera.
Sono confusa e non so come continuare questa storia con Davide, considerando la differenza d'età e la mia giovane età.

Quando Davide si sveglia, troviamo un momento di tranquillità per fare colazione insieme. Mi chiede come mi sento, e io cerco di spiegargli le mie preoccupazioni.

"Non è facile per me," ammetto, sorseggiando il caffè. "Mi sento divisa tra il mondo che conosco e quello che sto scoprendo con te."

Davide mi guarda con un'espressione comprensiva. "Capisco, Noemi. Non è facile per nessuno di noi, e ci sono delle sfide. Ma voglio che tu sappia che ci sono anche tante cose belle. Dobbiamo affrontare tutto insieme, passo dopo passo."

Dopo colazione, Davide propone di trascorrere la giornata in un parco divertimenti vicino a Milano. "Sarà un modo divertente per distrarci e per passare del tempo insieme senza pensare troppo ai problemi," dice, cercando di sollevarmi il morale.

Arriviamo al parco e ci divertiamo sulle montagne russe e sulle giostre, ridendo e scherzando. Il tempo sembra volare, e per un po' riesco a dimenticare le preoccupazioni. Ma man mano che si avvicina il pomeriggio, i miei pensieri tornano alla realtà.

Nel pomeriggio, mentre ci riposiamo su una panchina, Davide riceve una chiamata importante dal suo manager. La conversazione lo preoccupa, e io sento che c'è qualcosa che non va.

"Davide, tutto bene?" chiedo, notando il suo volto teso.

"Sì, è solo una questione di lavoro," risponde, ma il suo tono è distante. "Dobbiamo parlare di qualcosa di importante."

Quando ci allontaniamo dalla panchina, per una passeggiata più tranquilla, Davide mi spiega che ha una serie di impegni professionali in arrivo e che potrebbe essere lontano da Milano per un po'. "Ci saranno alcune trasferte qua a Milano e impegni che non posso evitare," dice.

La notizia mi colpisce duramente, e la preoccupazione si riflette nei miei occhi. "E quindi, cosa succederà a noi?" chiedo, cercando di mantenere la calma.

"Non lo so con certezza," ammette Davide. "Ma voglio trovare un modo per far funzionare le cose. Ti prometto che farò del mio meglio per rimanere in contatto e per rendere il nostro tempo insieme il più speciale possibile."

La sera, torniamo a casa e ci prepariamo per la cena. Decidiamo di cucinare qualcosa insieme, e mentre lavoriamo nella cucina, ci scambiamo sguardi e sorrisi, ma la tensione è palpabile. La mia mente continua a correre, pensando a come gestire tutto questo.

Durante la cena, la conversazione è più seria del solito. "So che è difficile," dice Davide, "ma voglio che tu sappia che ciò che provo per te è reale. Questo è un periodo complicato, ma voglio affrontarlo insieme a te."

"Anch'io voglio che funzioni," rispondo. "Ma mi sento confusa e insicura. È difficile per me gestire tutto questo a soli 14 anni."

Il giorno dopo, mi sveglio con un nodo alla gola, consapevole che è arrivato il momento di partire. La nostra ultima mattinata insieme è carica di emozione e tristezza. Mi siedo accanto a Davide mentre prepariamo le valigie, cercando di non lasciare trasparire il mio turbamento.

"Questi giorni sono stati così speciali, ma adesso è difficile pensare a come continueremo."

Davide mi guarda con occhi malinconici, e mi stringe forte. "Anche io mi sento così," dice, con un filo di voce. "Ma voglio che tu sappia che ogni momento con te è stato prezioso. Non voglio che tu ti preoccupi. Troveremo il modo di affrontare tutto."

Quando arriva il momento di salutarsi, mi sento sopraffatta dalle emozioni. Davide mi abbraccia strettamente, e io cerco di trattenere le lacrime. "Non so quando ci rivedremo," dico, cercando di mantenere la voce ferma. "Ma voglio che tu sappia quanto significano per me questi giorni."

Davide mi bacia delicatamente sulla fronte, e mi promette che rimarrà in contatto e che cercherà di rendere ogni momento speciale, anche a distanza. "Non ti preoccupare, Noemi. Troveremo il nostro modo."

Mentre mi allontano con il taxi verso la stazione, guardando Milano che si allontana, mi sento triste e malinconica. Ho ancora una settimana libera prima di tornare a scuola. La mia mente è un turbinio di pensieri e sentimenti, e mi preoccupo per come gestiremo tutto.

Arrivata a casa, mi sento sollevata per essere tornata nel mio ambiente familiare, ma il pensiero di Davide e della nostra relazione rimane presente. Decido di approfittare di questa settimana per riflettere e per prepararmi a tornare alla vita di tutti i giorni.

l'amore-- Davide Frattesi&meDove le storie prendono vita. Scoprilo ora