Capitolo 10: Fuga a Milano

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capitolo 10:

La notte prima di partire, non riesco a dormire. L'adrenalina mi tiene sveglia mentre penso a quello che sto per fare. Milano. Con Davide. Alla fine, mi alzo prima dell'alba, preparo il mio zaino e mi preparo a lasciare tutto alle spalle.

Arrivo alla stazione con il cuore in gola. Il treno per Milano è lì che aspetta, e appena salgo mi sembra che il mondo inizi a scorrere via a velocità folle. Ogni chilometro mi allontana dai miei genitori, dalla mia vita, da tutto ciò che conoscevo.

Quando arrivo alla Stazione Centrale, lo vedo subito. Davide è lì, in piedi, con il cappuccio tirato su per passare inosservato. I nostri sguardi si incrociano e il mio cuore sembra fermarsi per un istante.

"Ciao," mi dice con un sorriso caldo, avvolgendomi con lo sguardo.

"Ciao," rispondo, cercando di sembrare calma, anche se dentro di me c'è solo un turbinio di emozioni.

Mi prende per mano, ed io sento il suo tocco scorrermi addosso come una scossa elettrica. Mi conduce verso il parcheggio, e non riusciamo a parlare molto lungo la strada, ma non importa. La sua mano nella mia dice tutto.

Arrivati al suo appartamento, entro con un misto di eccitazione e ansia. Lui chiude la porta dietro di me, e il mondo esterno scompare. C'è solo lui, solo noi due.

Mi volto verso di lui e prima che possa dire una parola, mi avvicino e lo bacio(senza limone,non ancora..). Un bacio, intenso, che brucia come un fuoco che non riesco a spegnere. Davide ricambia subito, le sue mani si posano delicatamente sulla  mia sciena, e io mi perdo completamente in quel momento.

Non c'è niente oltre a noi.Mi sento al sicuro, avvolta in un calore che non avevo mai provato prima. Ogni carezza, ogni tocco, è come se scacciasse via tutti i miei dubbi.

Siamo sul divano, le nostre labbra non si separano nemmeno per un secondo.

Mi stringe a sé, e io sento ogni parte di lui contro di me. Non ci sono più parole, solo il battito dei nostri cuori che si sincronizzano. Il tempo si ferma, e tutto ciò che conta è che siamo insieme, qui, ora.

La notte è ancora giovane. Davide mi accarezza il viso e sorride. "Hai fame?" mi chiede dolcemente.

Annuisco. In realtà non avevo pensato al cibo, ma ora che me lo dice, mi rendo conto che sono affamata. "Possiamo ordinare qualcosa o... usciamo?" Gli occhi di Davide brillano mentre tira fuori il telefono.

"Stavo pensando... potremmo rimanere qui, ma ho ricevuto un messaggio da Kristjan. Vuole uscire stasera. Vuoi che andiamo con lui?"

Kristjan Asllani, un altro giocatore dell'Inter. L'idea di uscire con loro mi fa sentire un po' nervosa, ma allo stesso tempo emozionata. Io, Noemi, a cena con Davide Frattesi e Asllani. Sembra surreale, ma ho bisogno di una serata più rilassata.

"Va bene," rispondo con un sorriso incerto. "Sì, usciamo."

Poco dopo, siamo in macchina diretti verso un ristorante intimo, ma abbastanza noto da essere frequentato da persone famose senza destare troppa attenzione. Il viaggio in auto è tranquillo, ma le luci di Milano mi fanno sentire piccola e speciale allo stesso tempo.

Quando arriviamo, Kristjan ci aspetta già fuori, appoggiato alla sua macchina. È più giovane di Davide, e il suo atteggiamento rilassato mi mette subito a mio agio. "Eccoci qua, finalmente," dice scherzando mentre ci salutiamo con un rapido abbraccio.

Il ristorante è elegante ma non eccessivamente formale. Le risate e le battute tra Davide e Kristjan rendono tutto più semplice, e mi sento parte del loro mondo, anche se per un attimo. Davide non smette mai di guardarmi, di toccarmi il braccio, di sorridermi con dolcezza.

Dopo cena, decidiamo di non far tardi. Quando usciamo dal ristorante, l'aria di Milano è fresca, e la città sembra brillare sotto le luci dei lampioni. Kristjan ci saluta e ci lascia soli, mentre io e Davide passeggiamo per un po', parlando di tutto e di niente.

Mi stringe a sé mentre camminiamo. Non c'è fretta, non c'è pressione. Solo noi due, in una Milano che sembra tutta nostra.

"Torniamo a casa?" mi chiede infine, con un sorriso complice.

Annuisco. Non voglio che questa notte finisca.

Di ritorno nel suo appartamento, l'atmosfera è diversa ora. Non c'è più l'eccitazione frenetica del nostro arrivo, ma una calma dolce, quasi intima. Ci mettiamo sul divano, avvolti in una coperta. La televisione è accesa in sottofondo, ma non la stiamo davvero guardando.

Davide mi bacia di nuovo, questa volta con una tenerezza infinita. Mi avvolgo completamente in quel bacio, dimenticando tutto, anche il fatto che domani dovrò trovare una scusa per i miei genitori. Domani non esiste. C'è solo lui.

Le sue mani mi accarezzano i capelli, mentre mi stringe più forte. Ci sdraiamo insieme, senza fretta, senza bisogno di parole. Siamo solo noi, in quel piccolo spazio che sembra il nostro mondo.

l'amore-- Davide Frattesi&meDove le storie prendono vita. Scoprilo ora