Capitolo 23:
Venerdì mattina, mi sveglio un po' più tardi rispetto al solito. Il sole sta già inondando la stanza e sento Kris che si muove in cucina. Mi stiracchio e, nonostante tutto, sento che è una buona giornata. Apro il computer e, ancora una volta, mi immergo nei libri. Stavolta tocca biologia, un po' meglio della fisica, ma comunque niente di troppo interessante.
Kris fa capolino dalla porta, con i capelli spettinati e un sorriso che gli illumina il viso. "Studiamo ancora oggi, eh?" dice ridendo.
"Sì, ma sono quasi alla fine," rispondo, mentre mi sistemo sulla sedia.
"Senti, quando finisci, pensavo... possiamo cucinare qualcosa insieme. Tanto oggi non ho molto da fare."
"Ah sì? E cosa vorresti cucinare?" gli chiedo, curiosa.
"Non lo so, ma... qualcosa di buono, sicuro!" dice ridendo, con quella risata leggera che mi fa sorridere.
Dopo un'altra ora di studio, chiudo il libro e mi alzo dalla sedia. "Ok, andiamo a cucinare questo qualcosa di buono!" esclamo, un po' più entusiasta all'idea di fare qualcosa di diverso.
Andiamo in cucina e apriamo il frigo, cercando di capire cosa possiamo mettere insieme. Ci sono delle verdure, un po' di pasta, e Kris tira fuori delle uova. "Magari una frittata di pasta?" propone.
Mi metto a ridere. "Una frittata di pasta? Ma sei serio?"
"Eh, sì! Dai, è una cosa che si fa... credo."
"Haha, okay, ci provo, ma se esplode tutto, la colpa è tua," gli rispondo scherzando.
Iniziamo a cucinare, ma ben presto tutto si trasforma in un disastro. La pasta cuoce troppo, le uova si bruciano leggermente, e io rovescio metà delle verdure per terra. Kris, invece di aiutarmi, si mette a ridere come un matto. "Haha, ma cosa stai facendo?! Non mi avevi detto che sapevi cucinare?" mi prende in giro.
"Ma cosa?! Tu sei quello che ha detto frittata di pasta, eh! La colpa è tua!" ribatto, ridendo anche io.
Alla fine, ci ritroviamo con una specie di pasticcio di pasta e uova, che non sembra per niente appetitoso. Lo guardiamo entrambi per qualche secondo, poi Kris rompe il silenzio. "Forse... forse è meglio che ordiniamo qualcosa?"
"Haha, sì, forse è la scelta più intelligente," dico, asciugandomi le lacrime dalle risate.
Mentre aspettiamo il pranzo che abbiamo ordinato, ci sediamo sul divano e continuiamo a parlare. Parliamo di tutto e di niente, senza filtri. Mi piace parlare con Kris, perché non devo fare finta di essere qualcun'altra. Possiamo scherzare, prenderci in giro, e parlare di cose profonde allo stesso tempo.
"Comunque," dice Kris ad un certo punto, "davvero, come fai a non saper cucinare nemmeno una frittata? Pensavo che fosse una skill base."
"Haha, tu non sei proprio nessuno per parlare, eh. Sei stato tu a sbagliare tutto! Poi, dai, chi fa una frittata di pasta?" gli rispondo, con il tono ironico.
"Vabbè, ora la colpa è mia," dice lui, facendo finta di offendersi. "Comunque la prossima volta cucino io. E vedrai che sarà uno spettacolo."
"Sì sì, lo vedremo," rispondo, ridendo ancora.
Nel frattempo, arriva il pranzo ordinato e, finalmente, riusciamo a mangiare qualcosa di decente. Tra una chiacchiera e l'altra, il tempo passa veloce e mi rendo conto che, nonostante tutte le preoccupazioni, oggi è stata una bella giornata.
Mentre mangiamo, Kris guarda le mie braccia, un'espressione seria che mi fa sentire a disagio. "Posso... posso vedere le cicatrici?" chiede, il tono gentile ma curioso.
Rimango colta di sorpresa e il mio cuore accelera. "Non lo so, Kris..." rispondo, esitante.
"Dai, non voglio giudicarti. Solo... voglio capire," dice, cercando di essere rassicurante.
Prendo un respiro profondo. "Va bene, ma solo per pochi secondi." Rollo le maniche della maglietta, rivelando le cicatrici sulle mie braccia. È strano farlo, ma la sua reazione è calma e rispettosa.
"Grazie per avermelo mostrato," dice dopo averle viste. "Sei forte, lo sai?"
"Sì, certo," rispondo, cercando di ridere per nascondere il mio imbarazzo. "Forse un po' troppo forte."
"Non è una cosa negativa," dice. "Voglio dire, tutti affrontano le loro battaglie in modi diversi. Ma tu non sei sola. Ci sono io."
Rimango colpita dalle sue parole.
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l'amore-- Davide Frattesi&me
Teen FictionNoemi una ragazza normale di 14 anni che va a San Siro e che pazza innamorata di Davide Frattesi, che forse ricambia? ma con dei genitori a casa e con la scuola cosa succede? ATTENZIONE CERTE PARTI contengono cose un po fragili:)) buon divertimento...