Capitolo 61:
È sabato mattina, e la tensione che sento è talmente forte che mi sembra quasi di non poter respirare. Non ho mai immaginato di trovarmi in una situazione simile, di dovermi difendere solo per aver amato qualcuno. E ora sono qui, accanto a Davide, mentre camminiamo verso la sala della giuria. Davide mi tiene la mano stretta, ma persino il calore della sua pelle non riesce a sciogliere la morsa di paura che mi attanaglia. Lui cerca di sorridermi, come per rassicurarmi, ma nei suoi occhi c'è la stessa angoscia che sento anch'io.
Entriamo nella sala. È fredda, illuminata da una luce spietata, e ci fa sentire piccoli. Davanti a noi, la giuria è seduta in silenzio. Al centro, c'è una donna con uno sguardo duro, che osserva noi due come se fossimo solo un caso da risolvere, non due persone innamorate. Il silenzio è opprimente, e io sento le parole bloccarsi in gola, come se tutto questo fosse solo un incubo dal quale vorrei svegliarmi.
La giudice ci guarda, e la sua voce è gelida mentre inizia a parlare. "Signorina Noemi, può raccontare con parole sue cosa sta succedendo e come si sente in merito alla relazione che ha con il signor con lui presente Davide Frattesi?"
Cerco di raccogliere il coraggio, e quando parlo la mia voce è appena un sussurro, tremante, ma sincero. "Mia eccellenza, capisco le preoccupazioni, ma io e Davide... ci vogliamo davvero bene. Siamo sempre stati rispettosi delle regole, e lui ha sempre avuto cura di me. Non facciamo del male a nessuno, vogliamo solo stare insieme. Non so perché ci sia bisogno di tutto questo. Solo perché sono giovane? Ma i sentimenti non conoscono l'età..."
Davide mi stringe la mano ancora più forte, come per darmi sostegno, e in quel momento vorrei scomparire dentro di lui, scappare via da qui. La giudice scuote la testa lentamente, e vedo nei suoi occhi la decisione già presa.
"Capisco che la vostra relazione per voi sia significativa," dice, con tono severo. "Ma la legge deve garantire la protezione dei minori. Fino a quando non raggiungerà la maggiore età, signorina Noemi, è nel suo migliore interesse stare lontana dal signor Davide." Il suo sguardo si sposta su di lui. "Questo è l'ordine della corte. Fino alla maggiore età di Noemi, voi due non potrete vedervi. È definitivo."
Le sue parole mi colpiscono come una frustata, e per un attimo tutto sembra fermarsi. È come se il mondo intero fosse crollato su di noi. Mi volto verso Davide, ma lui ha lo sguardo fisso a terra. Vedo i suoi pugni serrati, la mascella tesa. Non abbiamo mai immaginato che ci avrebbero separati così, come se il nostro amore fosse una colpa, un pericolo.
La giudice si alza e lascia la sala, e in quel momento il silenzio che rimane è insopportabile. Non ci sono parole per quello che provo; è un dolore profondo, che non trova via d'uscita. Mi volto verso Davide, e vedo che anche lui ha gli occhi lucidi. Mi stringe a sé in un abbraccio disperato, e restiamo così per un attimo, senza parlare, senza muoverci. È come se il mondo intero si fosse spento.
"Mi dispiace, Noemi," mormora, la voce spezzata. "Non posso crederci..."
Cerco di rispondere, ma mi sento soffocare. Gli accarezzo il viso, memorizzando ogni linea, ogni dettaglio, come se dovessi imprimermelo dentro per sempre. "Non posso sopportare l'idea di non vederti più, Davide..." Sento le lacrime che mi bruciano gli occhi, e so che non c'è niente che possiamo fare.
Ci accompagna alla stazione Kris, anche lui silenzioso e visibilmente scosso. Mentre mi avvio al treno, Davide mi bacia sulla fronte per l'ultima volta, e ci guardiamo come se fosse un addio eterno.
"Ti amo, Noemi," sussurra con un filo di voce, e io riesco solo a rispondere, tra le lacrime, "Anch'io, Davide... Ti amerò sempre."
Salgo sul treno e mi siedo, osservando Davide dalla finestra mentre il treno parte. Lui rimane immobile, una figura distante e confusa dai miei occhi bagnati. Ogni metro che ci separa è un pezzo del mio cuore che mi sembra di perdere per sempre.
Durante tutto il viaggio a casa, non riesco a smettere di piangere. Ogni ricordo, ogni sorriso, ogni promessa non mantenuta scivola via come i paesaggi che vedo fuori dal finestrino, e il dolore è talmente forte che sembra non avere fine.
Arrivo a casa, il cuore pesante come piombo. Appena varco la soglia, i miei genitori mi aspettano, allarmati, con gli sguardi preoccupati. Non sanno cosa è successo davvero, ma basta il loro silenzio per farmi sentire ancora più sola. Mi chiedono cosa sia successo, ed è come se non potessi più trattenere tutto il dolore.
Spiego tutto, dalla denuncia alla decisione della giuria, ogni dettaglio. Parlo lentamente, sentendo ogni parola come una lama che si infila sempre più a fondo. Ma invece della comprensione che spero, vedo un lieve sollievo nei loro sguardi, quasi una gioia che non riescono a nascondere.
"Be', almeno questa storia è finita, Noemi," dice mia madre, mentre mio padre annuisce, come se questo fosse davvero il meglio per me.
Annuisco debolmente, senza più forze. Non capiscono, non vogliono capire cosa significhi per me. Non riescono a vedere che, nel dirmi addio, ho perso qualcosa di fondamentale. Mi limito a sorridere debolmente, prima di chiudermi in camera.
Sprofondo sul letto, il telefono in mano. Apro la chat con Davide, scrivo e cancello mille messaggi. Poi, con un'ultima, disperata speranza, scrivo:
io:"Mi manchi già. Non so come farò senza di te. Ti prego, promettimi che non dimenticherai mai quello che siamo stati."
Non so se lui risponderà, ma premo invio, e abbraccio il cuscino come se fosse l'unica cosa che mi resta.
RAGAZZIII MADO ANCHE SE LO SOLO SCRITTA MI SONO VENUTE LA LACRIME HAHA
MA NON È FINITA QUA!! :)))
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l'amore-- Davide Frattesi&me
Teen FictionNoemi una ragazza normale di 14 anni che va a San Siro e che pazza innamorata di Davide Frattesi, che forse ricambia? ma con dei genitori a casa e con la scuola cosa succede? ATTENZIONE CERTE PARTI contengono cose un po fragili:)) buon divertimento...