Capitolo 27: Ritorno a casa

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Capitolo 27:

Mi stiracchio e mi alzo dal divano mentre Kris si siede di fronte a me con un sorriso divertito, probabilmente pensando alla giornata passata. Davide, ancora mezzo assonnato, mi guarda con gli occhi un po' socchiusi mentre si avvicina.

"Sei sicura di dover proprio partire?" mi chiede Kris, ridendo. "Non è che ti inventi una scusa per rimanere?"

Sorrido e scuoto la testa. "Devo davvero andare. Ho i test, non posso saltarli."

Davide si avvicina con un mezzo sbadiglio e mi abbraccia forte, quasi schiacciandomi. "Mi raccomando, torna presto, ok? Non farci aspettare troppo," dice con la voce ancora un po' impastata dal sonno.

Annuisco, sentendo una stretta al cuore. Mi fa male lasciare Milano, anche solo per qualche giorno, ma so che tornerò presto. "Giovedì mattina sarò di nuovo qui. Promesso."

Davide si stacca leggermente, guardandomi negli occhi. "Portati dietro questa chiave," dice con un sorriso e tirando fuori la chiave del suo appartamento dalla tasca. "Non voglio che tu resti fuori, quando torni."

Prendo la chiave dalle sue mani, sentendomi improvvisamente più sicura. "Grazie, Davide," dico a bassa voce, stringendola forte.

Kris mi dà un colpetto sulla spalla. "Ti aspettiamo, Noe. Mi raccomando, fai vedere a quei professori quanto sei tosta!"

Sorrido ancora e annuisco. Poi, con un'ultima occhiata a entrambi, prendo il mio zaino e mi dirigo verso la porta. Prima di uscire, mi volto per un attimo, guardando Davide che mi sorride e Kris che mi fa un cenno col capo, come a dire "vai tranquilla."

Salgo sul treno con il cuore un po' pesante. 

Arrivata alla stazione di Zurigo prendo il bus per casa. Dopo 30min arrivo.

Mentre apro la porta di casa, sento subito il profumo di cibo. Mia madre è in cucina, probabilmente intenta a preparare la cena. Mi affaccio con un sorriso tirato. "Ciao mamma, sono tornata."

Lei mi lancia solo un'occhiata veloce, senza sorridermi. "Ciao,bene,preparati per domani."

Sospiro, cercando di non farci troppo caso. "Sì, l'ho fatto."

Isabel, la mia sorellina, corre subito verso di me, con quell'aria perfettina che mi mette sempre un po' a disagio. "Ciao Noemi! Hai portato qualcosa da Milano?"

Scuoto la testa, accarezzandole la testa distrattamente. "No, Isa , niente di speciale questa volta."

Mi dirigo verso la mia stanza, lanciando un'occhiata al corridoio. Tutto sembra esattamente come l'ho lasciato. Il computer è sul mio tavolo, e il letto è fatto con cura, come se non ci fossi mai stata via. Chiudo la porta alle mie spalle e mi lascio cadere sul letto, esausta.

Non posso evitare di pensare a Davide, a Kris, a quei giorni passati a Milano. Mi mancano già. Soprattutto Davide, il suo sorriso, il modo in cui mi abbracciava forte. Mi giro su un fianco e tiro fuori il cellulare, guardando la chat con lui. Non ho voglia di scrivergli adesso, ma sapere che lui è lì, in attesa del mio ritorno, mi tranquillizza.

Mi giro e chiudo gli occhi, cercando di ignorare il pensiero dei test che mi aspetta, e l'ansia che comincia a crescere dentro di me.

l'amore-- Davide Frattesi&meDove le storie prendono vita. Scoprilo ora