Capitolo 60:
È un venerdì come tanti, con la solita routine della mattina e poi educazione fisica fino alle tre del pomeriggio. Quando finalmente esco dall'aula e mi incammino verso casa, controllo il telefono e quasi mi manca un battito. Dieci chiamate perse da Davide.
Non aspetto neanche un secondo e lo richiamo subito, col cuore che batte fortissimo. Davide risponde al primo squillo.
Davide:"Noemi, ascolta, so che sembra all'improvviso, ma devi prendere immediatamente il treno per Milano. E... e dovresti vestirti elegante. Non posso spiegarti tutto adesso, ma è urgente."
io:"Elegante? Ma... cosa sta succedendo, Davide? Ho fatto qualcosa?"
Davide:"Non c'entri nulla, tranquilla. Solo... è una situazione delicata, te lo spiegherò quando sei qui. Ma ti prego, fai in fretta."
Lascio cadere la chiamata con le mani che tremano leggermente e corro verso casa. È una corsa contro il tempo: infilo un vestito elegante nello zaino, sistemo tutto velocemente e mi precipito alla stazione.
Sul treno, i minuti sembrano infiniti, e nella testa mi girano mille pensieri. Davide non mi ha mai parlato così, e il tono della sua voce... aveva un'ombra di preoccupazione che non gli avevo mai sentito prima. Cerco di calmarmi, ma è impossibile: so che, qualunque cosa stia accadendo, dev'essere seria.
Finalmente arrivo a Milano e mi precipito a casa sua. Appena apro la porta, Davide è lì ad aspettarmi, con un viso che non ho mai visto prima: serio, teso, anche se gli occhi si addolciscono quando mi vede. Mi avvicino a lui senza parole, aspettando che inizi a spiegarmi.
Davide:"Ciao Noemi... so che è tutto improvviso e magari spaventoso, ma purtroppo qualcuno ha sporto denuncia. La denuncia parla di me e di te, sostiene che stiamo insieme in modo inappropriato."
io:"Che cosa? Ma..... Davide, noi non abbiamo fatto nulla di male, è solo... non ci credo."
Davide:"Lo so. Purtroppo, sembra che qualcuno abbia usato la tua età contro di noi. E ora dobbiamo presentarci davanti a un giudice per spiegare la nostra relazione. Non ti preoccupare, perché faremo tutto il possibile per chiarire che non c'è nulla di sbagliato in quello che proviamo. Ma... dovrai venire con me.Ci aspettano domani mattina"
L'impatto delle sue parole mi lascia senza fiato. Ero venuta qui pensando a chissà quale evento, ma trovarmi di fronte a una situazione così... seria e pesante mi sembra quasi surreale. Mi guardo intorno, come se la stanza stessa potesse darmi una spiegazione.
Sento un misto di incredulità e angoscia invadermi, ma vedo che Davide ha gli occhi sinceri, persino vulnerabili, e mi fa sentire più forte.
"Non ti preoccupare, Davide. Siamo qui insieme," dico, accarezzandogli il viso. "Andrà tutto bene, io ci credo. E io... io ti amo, sempre, qualsiasi cosa succeda."
Lui mi abbraccia, tenendomi così stretta che sembra quasi non voglia lasciarmi mai più. "Anche io, Noemi. Ti amo più di quanto riesca a spiegare. Farò qualsiasi cosa per proteggerti, anche se significa dover affrontare questo inferno."
Poco dopo, sentiamo la porta aprirsi e Kris entra in salotto,sono le 19 ma lui è gia avvisato da Davide di tutta la situazione. Con un cenno d'intesa, lui si avvicina e, pur mantenendo il suo solito atteggiamento spavaldo, mi abbraccia con un'aria protettiva.
"Allora, facciamo squadra," dice Kris, guardando Davide e me con determinazione. "Sarò il vostro testimone, nessuno ha il diritto di impedirvi di essere felici."
Dopo il pomeriggio passato a cercare di capire come muoverci, finalmente ci concediamo una cena in casa, semplice, tutti e tre. La tensione si è un po' allentata, e Kris cerca in ogni modo di farci sorridere. La sua ironia è inarrestabile e non perde occasione per sdrammatizzare, facendoci ridere fino alle lacrime.
Davide mi prende la mano sotto il tavolo e la stringe, come per ricordarmi che è lì per me, con me.
"Qualsiasi cosa accada," sussurra sottovoce, avvicinandosi, "io sono qui. Non permetterò a nessuno di separare quello che abbiamo."
Gli sorrido, sentendo tutto l'amore e la forza che mi trasmette. Anche se la situazione è difficile, mi sento al sicuro con lui. "Anche io, Davide. Ti amo, e sono qui per te."
A un certo punto, sento il cellulare vibrare nella tasca. È un messaggio dei miei genitori.
Genitori:Dove sei? Sono le nove passate, vogliamo sapere dove sei.!?"
Rispondo con le mani tremanti, cercando le parole giuste:
io:"È un'emergenza, sono a Milano. Tornerò presto."
Mi sento un po' in colpa per non dire loro tutta la verità, ma Davide mi abbraccia appena chiudo il telefono. "Va tutto bene, Noemi," mi rassicura. "Sabato andremo lì, affronteremo tutto e chiariremo ogni cosa."
Più tardi, ci accoccoliamo sul divano, Davide vicino a me e Kris dall'altra parte, e guardiamo un film tutti insieme, cercando di dimenticare la paura almeno per un po'. Ma la sua mano è sempre nella mia, e io sento ogni battito, ogni respiro.
E per questa notte, almeno, sento che insieme possiamo superare tutto.
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l'amore-- Davide Frattesi&me
Teen FictionNoemi una ragazza normale di 14 anni che va a San Siro e che pazza innamorata di Davide Frattesi, che forse ricambia? ma con dei genitori a casa e con la scuola cosa succede? ATTENZIONE CERTE PARTI contengono cose un po fragili:)) buon divertimento...