"L'uragano Agatha continua la sua marcia inarrestabile verso l'isola di Kildare, nelle Outer Banks."
Ero sdraiata sul divano di casa mia quando la televisione diede questa stupenda e meravigliosa notizia, decretando la nostra segregazione in casa.
«Ary, Tesoro, non andrai mica in giro, vero?» pronta e con le orecchie sempre ben aperte, mia nonna non potè fare a meno di chiedermelo, preoccupata del fatto che tendevo sempre a fare cose spericolate. Come surfare con un uragano, per vostra informazione.
«No nonna tranquilla, starò in casa fino a quando Agatha non sarà passata.» la rassicurai, rivolgendole un piccolo sorriso.
«Grazie, Tesoro.»Presi il telefono e scrissi un messaggio a John B, l'ultimo prima dell'addio ai generatori, dicendogli che sarei rimasta a casa fino a domani mattina, e che quindi non avrei fatto surf con loro. Prima o poi gli sarebbe arrivato. Guardai l'orario, 19:24, precisa come un orologio svizzero, mia nonna urlò: «È pronto!»
«Arrivo!»Cenai con mia nonna, godendomi come al solito la sua ottima e invidiabile cucina, la aiutai a sparecchiare e mi rintanai di corsa in camera mia, per godermi una pace senza maschi urlanti e guai con la polizia.
Tuttavia, non c'era segnale e ciò voleva dire che, oltre a non poter sentire quei maschi urlanti, non potevo nemmeno sentire Kie, l'unica persona che poteva comprendermi.
Tutta questa situazione, però, urlava "musica".
Presi di corsa le cuffie e mandai in riproduzione casuale la mia playlist offline, con musica scaricata da chissà quali siti illegali, che avevo attentamente scelto insieme a Pope. Presi un libro di Percy Jackson e mi misi a leggere fino ad addormentarmi con il libro nelle mani e le cuffie nelle orecchie.
Tutto pur di superare Agatha.
˚ʚ♡ɞ˚
«Svegliati piccola, i tuoi amici sono venuti a prenderti.»
Mugugnai qualche verso indistinto, cercando di allontanare chiunque fosse con la forza del pensiero, perché di alzarmi non né avevo voglia.
«Ary, Tesoro, sveglia!»
Affondai la testa nel cuscino, stringendo la federa tra le dita, finché alla fine non sentii scuotermi bruscamente.
Mi tirai su e mi stropicciai gli occhi. Riuscii a mettere a fuoco il volto di mia nonna solo dopo qualche secondo, consapevole in realtà che la vista non era una delle mie migliori qualità. Ero miope, per mia grande sfortuna. Le stampai un bacio sulla guancia per ringraziarla di avermi svegliato e le feci cenno che sarei arrivata subito.
Non appena uscì, trascinai i miei piedi giù dal letto e mi alzai con una lentezza disarmante, che un bradipo mi avrebbe urlato contro. Aprii l'armadio; quarto cassetto a partire dal basso, presi un costume azzurro normalissimo, poi terzo cassetto, sempre a partire dal basso, e presi un top nero e dei pantaloncini di jeans molto basici.
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Non Con Te || JJ Maybank
Fanfiction-"Not with you, Aryan." "No, not with you, Jay."- Aryan Chase, pogue dalla nascita, si ritroverà alla ricerca di un tesoro con il suo gruppo di amici. Tra drammi familiari, periodi difficili, amori e amicizie, cosa succederà? uso di linguaggio espli...