˚ʚ four of two ɞ˚

303 13 1
                                    

Avevamo dormito allo Chateau, tutti quanti

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.


Avevamo dormito allo Chateau, tutti quanti. Io e JJ ci eravamo appropriati della stanza di John B, proprio come ai vecchi tempi. Non riuscivo a comprendere come fosse successo, ma mi ero svegliata totalmente sopra di lui, mentre gli stavo abbracciata come un koala.

Mi tirai su, poggiando il peso su una mano e stropicciandomi l'occhio con l'altra. Accennai un sorriso nel vederlo ancora addormento. Scesi dal letto senza fare rumore, cercando di non svegliarlo. Legai i capelli velocemente e andai in cucina, sbadigliando senza eleganza.

«Caffè?» mi domandò la voce di John B, a cui annuii senza esitazione.
Lo raggiunsi e tirai giù due tazze, mentre lui era intento a preparare la bevanda.

«Avete dormito?» mi domandò, con un sorrisetto sghembo.
«Tu invece?» si intromise JJ, arrivando di punto in bianco e appoggiandosi al bancone, vicino a me.
«Si, perché?» chiese John B, guardandolo confuso.
«Se avessimo scopato, non avresti chiuso occhio.» ribattei io, non consapevole di cosa fosse l'imbarazzo di prima mattina, dato che la mia testa doveva ancora accendersi.

JJ alzò le mani in aria, in segno di resa «Parole sue.»
«Ringrazio Dio non fosse la sua prima volta...» sussurrò John B, facendo il segno della croce cristiana.
«Ma di chi stai parlando?» domandai confusa, agguantando il caffè pronto.
«Di te, vita mia.» mi rispose.

Il mio ragazzo alzò gli occhi al cielo «Possiamo non parlare dell'ex di Aryan?» sbuffò infastidito.
«Che c'è, JJ?» lo prese in giro John B «Sei geloso?»
Lo fulminò con lo sguardo «Ti pare? Io?»

Il mio cervello non collegava le loro parole ai loro significati. Era mattina, mi ero appena svegliata, stavo ingurgitando quintali di caffè e JJ era senza maglia. Si poteva quindi capire che c'erano fin troppi elementi che non mi permettevano di collegare il cervello alla presa.

«Ma di chi stiamo parlando?» chiesi di nuovo, stropicciandomi l'occhio con la mano.
«Di Rafe.» rispose John B, continuando a guardare il mio ragazzo divertito.
«Perché?» domandai.
«Perché vuole scassarmi i coglioni.» tagliò corto JJ, avvicinandosi a me e dandomi un bacio sulle labbra, come saluto.

Accennai un sorriso a quel contatto «Né voglio un altro.» feci, non trattenendo la bambina che era in me.
Lui sorrise, chinandosi sul mio viso per regalarmi un altro bacio, dolce e veloce.

«Mi dispiace interrompere questa scena carina...» si intromise John B «Ma andate a cambiarvi, forza!»
Feci il saluto militare, posando la tazza nel lavandino «Caporale, ai suoi ordini!» risposi, superandolo e dandogli uno schiaffo sul culo, per poi filare in camera divertita, sentendolo ridere.

Iniziai a frugare nei cassetti, cercando qualche mio vestito, ma non c'era niente di niente.
«Quelle mutande sono nuove?» mi chiese JJ, entrando nella stanza e sbirciando sotto la maglia che avevo usato per dormire.
«Me l'ha regalate Kie» risposi, girandomi verso di lui «Hai visto i miei pantaloncini?»

Non Con Te || JJ MaybankDove le storie prendono vita. Scoprilo ora