˚ʚ nine of three ɞ˚

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«Sono tornato, sistemerò le cose» dissi con fare convincente

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«Sono tornato, sistemerò le cose» dissi con fare convincente. Stavo cercando un lavoro, per mettere da parte i soldi per me e Aryan, anche perché era chiaro che ormai con la scuola avessi chiuso «Sarò bravo, laverò le barche, pulirò il pesce, metterò il carburante, farò proprio tutto!» esclamai, attirando finalmente l'attenzione di Billy «Tranne pulire i bagni perché qualcosa mi prende qui alla gola e mi fa vomitare» spiegai, quasi supplicandolo «Per tutto il resto conta su di me!»

«Non lo so, Jay...» mi rispose l'uomo poco convinto, iniziando a camminare di fuori dal molo.
«Si che lo sai, Billy!» ribattei, seguendo passo dopo passo «Tu mi conosci. Andiamo! Sai che sono in gamba. Io sono la tua scelta migliore!»

«Vedi quelle barche laggiù?» mi chiese lui con fare retorico, indicandomi le barche in mare «Sono dei Kooks e sono loro a pagarmi le bollette. Tu e i tuoi amici non godete della fiducia di questa gente.»
«Si, questo è vero! Ma loro dicono soltanto stronzate, Billy!» sbottai, cercando in tutti i modi di difendermi «E tu lo sai!»
«Quello che conta è l'apparenza!» ribatté lui, guardandomi male.
«Oh mio Dio...» feci esasperato.

«E si dice in giro che, tra le altre cose, tu abbia rubato quel Catamarano laggiù!» mi accusò, indicando la barca che ci aveva portati a casa.
«No, no!» mi affrettai a dire, non potevo ancora arrendermi a quella nomina «Sarah Cameron era con noi quando stavamo su quella barca. Appartiene alla sua famiglia!»
«JJ, secondo i registri, la barca appartiene a Rafe» puntualizzò, rigilandomi un'occhiataccia «E dice che gliel'hai rubata. La tiene qui perché non vuole che ci giriate attorno.»

Mi appoggiai alla ringhiera, stavo letteralmente impazzendo. Sottovalutato, scambiato per un ladro che non ero, paragonato a mio padre ogni giorno. Ogni fottuto giorno. Non sapevo più dove sbattere la testa, non sapevo più cosa fare. Non era colpa mia se ero cresciuto nel Cut o con mio padre.

«Andiamo, Billy, dev'esserci un posto per me!» insistetti, veramente esasperato.
«Mi dispiace, Guffy non ne vuole sapere, okay?» fece, tagliando il discorso in quella maniera «Serve qualcuno che mi dia una mano senza far incazzare i miei clienti. Devo andare.» esordì, andandosene veramente.

Uscii da lì, ormai fin troppo nervoso per incontrare lo sguardo anche di una sola anima viva. Avrei pagato con la mia vita solo per ricevere un abbraccio da Ary. D'altronde era l'unica a trattarmi come se fossi una persona normale, una persona con delle possibilità, che meritava almeno una chance. 

In più, ero terrorizzato dall'idea che fosse a casa sua, dopo quello che Robert aveva detto. Sapevo anche però che se mi fossi presentato, avrei rischiato veramente di peggiorare le cose, non solo per lei.

«Oh oh! Oh mio Dio, Rafe!» sentii urlare da una voce, e subito la mia attenzione venne attirata «Andiamo Country Club! Hai una barca del genere e non me l'hai detto?» mi voltai verso la barca «Un maledetto Catamarano tutto per te? Caspita! Finalmente mi ci hai fatto salire!»
«Avanti, dobbiamo darci una mossa!» esclamò la voce di Rafe, che mi fece scattare.

Non Con Te || JJ MaybankDove le storie prendono vita. Scoprilo ora