˚ʚ nine of four ɞ˚

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Stare insieme ad una persona come JJ, significava avere anche momenti dove non ti si staccava di dosso, ed era chiaro, ormai, che adoravo quelle situazioni

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Stare insieme ad una persona come JJ, significava avere anche momenti dove non ti si staccava di dosso, ed era chiaro, ormai, che adoravo quelle situazioni. In attesa dell'arrivo degli altri e dopo avergli detto che ero incinta, aveva ben deciso di trascinarmi di nuovo in bagno, per fargli compagnia mentre si faceva la doccia.

Fui felice appena me lo chiese, senza quella sua solita malizia. Era così felice, mi aveva trascinata per tutta casa, come se gli avessi regalato quella cosa che tanto voleva. 

«Spero sia una femmina» disse, mentre era intento a rilassarsi sotto la doccia, mentre io ero seduta con le gambe incrociate sulla tazza del bagno, intenta a cambiare canzone ogni tanto e ad ascoltarlo «Te la immagini?»

«Anche un maschietto non sarebbe male» feci invece io, scorrendo nella playlist che gli avevo dedicato e mettendo Everywhere, Everything di Noah Kahan, uno dei cantanti con cui ero più fissata «Magari identico a te.»

Lo sentii ridacchiare, concentrandomi su come quel suono si sfumasse con le note della canzone e immaginandomelo, perché coperto dalla tenda della doccia «Lo portiamo in giro per il mondo con noi.»
«Scontato» risi io, sentendo le guance farmi male per i troppi sorrisi che avevo fatto in quel piccolo lasso di tempo «Magari in quella gita di surf che ci siamo promessi anni fa.»

«Le insegneremo a surfare.»  sognò ad occhi aperti, con quel tono felice, che mi riempiva le orecchie come se fosse uan melodia.
«Pensa se è maschio e tu continui a darle del lei.» lo punzecchiai, in realtà fregandomene se fosse nato un ragazzo o una ragazza, perché sarebbe comunque stato nostro, di noi due, la nostra famiglia.

«Non puoi più fumare» mi avvertì, facendomi alzare gli occhi al cielo divertita «O bere!» aggiunse, facendo spuntare fuori dalla tenda la testa, i capelli bagnati che gli ricadevano sugli occhi «E devi stare attenta a tutto!»

«Jay» ridacchiai, incatenando il mio sguardo al suo «Devi stare tranquillo, okay? Niente alcool, né fumo, ma per il resto so cosa fare.»
«Dovresti riposare, ma non me né sembri intenzionata.» mi incalzò, alzando un sopracciglio.

Mi allungai, afferrando con le dita la tenda della doccia e chiudendogliela in faccia, in modo da farlo tornare a lavarsi «Non sarò nemmeno al primo mese, Jay!» ridacchiai, arricciando il naso «Posso fare quasi tutto.»
«Promesso?» mi chiese, la voce che veniva superata dalla musica «Perché non mi sembravi stare benissimo in questi giorni.»

«Prima era veramente perché non mangiavo» lo corressi, arrivata alla certezza che, dopo ben tre test, ero incinta da malapena due settimane «Quindi tranquillizzati.»
«Quando ti ho messa incinta, scusa?» mi chiese dal nulla, il getto dell'acqua cessò di fare rumore «Siamo sempre stati attenti.»

Cercai di pensarci, ma non ci misi molto a trovare la risposta, era l'unica plausibile «Credo quella volta al negozio, dopo che avevamo discusso con gli altri» risposi, i miei occhi saettarono sulla sua figura perfetta, mentre era intento ad uscire dalla doccia «Forse per la fretta non ci abbiamo fatto caso.»

Non Con Te || JJ MaybankDove le storie prendono vita. Scoprilo ora