-"Non con te, Aryan."
"No, non con te, Jay."-
Aryan Chase, pogue dalla nascita, una ragazza forte ma ferita, che ha sempre cercato di affrontare i suoi demoni a testa alta, senza permettersi mai di crollare.
JJ Maybank, suo grande amico dalla terza...
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«La fortezza è proprio qui» disse Pope, indicando Battery Jasper, perché alla fine eravamo partiti sul nostro fantastico Twinkie, senza darci nemmeno un giorno di riposo «Dunque se questo è il lotto 9...» fece, puntando il dito sulla mappa «Allora deve trovarsi a nord-est.» Kie indicò davanti a noi, seguendo le indicazioni date dal nostro amico «Più o meno li.» «Già.» annuì il ragazzo.
«Laggiù?» domandò confuso JJ «Quella non è Tanny Hill, è una sottodivisione.» «Inizialmente occupava l'intera isola, poi venne venduta in piccoli lotti.» spiegò John B, probabilmente si era fatto una carrellata di informazioni e questo solo per onorare suo padre.
Pope sospirò «Quindi stiamo cercando un vecchio muro di pietra.» «Penso sia l'indizio più penoso che abbiamo mai trovato» commentai, avvicinandomi al Twinkie e spalancando il portellone dietro «Andiamo.»
Salimmo tutti come da routine, anche perché quella sorta di caccia al tesoro lo stava diventando. Era quasi la quotidianità e, effettivamente, non riuscivo a pensare alle nostre giornate in maniera diversa.
Per tutto il viaggio, che mi sembrò al dir poco infinito, tra me e JJ non scappò nemmeno una parola e questo stava iniziando a far insospettire i nostri amici, che tuttavia, all'apparenza, stavano facendo finta di nulla.
Anche se era impossibile non notare come io e JJ non fossimo seduti vicini, a dir la verità non sapevo nemmeno perché.
Pope si sporse in avanti, indicando di colpo un punto davanti a noi «Okay li c'è la biforcazione.» John B annuì «Va bene.» «Gira a sinistra.» ordinò il ragazzo, facendo eseguire al nostro fantastico pilota le sue indicazioni.
Non ci deluse, Pope non lo faceva quasi mai. Non appena svoltammo a sinistra, proprio come la mappa prevedeva, trovammo il nostro agognato muro. «Quello mi sembra un muro di pietra.» suggerii a Pope, indicandolo. Lui annuì «Eccoci qui.»
Eravamo davanti a una casa, una specie di villetta sperduta in mezzo agli alberi, abbastanza inquietante. Un alone di mistero e orrore mi confuse per un attimo, e questo perché capii in ritardo dove ci eravamo ritrovati. Tra tutte le case, proprio...
«Casa Crain.» disse JJ, guardandola dal finestrino.
Ci precipitammo fuori dal Twinkie, intontiti dalla coincidenza. Non era possibile che tra tutti i vecchi lotti di Tanny Hill, questo doveva essere per forza il prescelto da Denmark Tanny. Sembrava solo un brutto scherzo, come se qualcuno stesse pilotando dall'alto il nostro passatempo estivo.
«Mi prendete in giro?!» fece Kie, voltandosi verso di me con gli occhi spalancati. «Che razza di scherzo è?!» la seguii a ruota, osservando la casa degli orrori. «Lo scenario peggiore.» commentò JJ. Pope si buttò giù immediatamente «Perché deve stare qui, tra tanti posti?»
«La signora Crain ha seppellito la testa del marito nella sua proprietà.» sussurrò JJ, ma gli altri sembrarono quasi non sentirlo. E ciò mi fece capire quanto le mie orecchie e i miei occhi fossero costantemente su di lui.