-"Non con te, Aryan."
"No, non con te, Jay."-
Aryan Chase, pogue dalla nascita, si ritroverà alla ricerca di un tesoro con il suo gruppo di amici. Tra drammi familiari, periodi difficili, amori e amicizie, cosa succederà?
uso di linguaggio esplicito...
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Eravamo sul Twinkie, intenti a correre verso Casa Cameron, perché era successo qualcosa che riguardava Ward, John B ovviamente sperava già nell'arresto. Le volanti della polizia ci superavano ed erano tutte di fretta. Nonostante la situazione, Sarah cercava di essere più forte possibile «Accelera!» ordinò infatti «Voglio essere lì per Wheezie!»
John B si voltò verso di lei, con una freddezza che non gli apparteneva «Credi che io me la voglia perdere?»
Io e Kie ci scambiammo uno sguardo, eravamo consapevoli del sentimento che stava provando, ma doveva anche comprendere che una sua vittoria, non era per forza quella di qualcun altro. La sua vittoria, non era quella di Sarah perché era la sua ragazza, bensì, doveva capire che era la sua perdita.
Quando arrivammo a casa di Sarah, John B frenò di colpo, sballottandoci tutti all'interno del Twinkie. Scendemmo di corsa e ci affacciammo per vedere meglio.
«Oh cazzo! Non vedo niente!» esclamò JJ, spostandosi più volte. Pope allungò la testa «Si, okay, ma ora non vedo io!» «Vaffanculo!» urlò John B «Io scavalco!» ed effettivamente lo fece.
«Aiutami!» chiese Kiara a JJ e subito lui si mobilitò per far scavalcare sia lei che Sarah. «Dai amore, muoviti!» mi incitò, controllandomi mentre ero intenta a superare il muretto.
Quando misi piede a terra, dalla casa uscirono Wheezie e Rose spaventate.
«Wheezie!» la chiamò Sarah, andandole incontro. «Sarah! Perché c'è di nuovo la polizia?» chiese la più piccola, venendo circondata dalle braccia della mia amica. «Va dentro e non uscire.» le ordinò, stringendola e lasciandola andare.
Ci volle poco a capire che non era quello il posto dove sarebbe stato effettuato l'arresto. Il signor Cameron non era nei passaggi e John B ebbe l'illuminazione di farci correre al porto davanti a casa Cameron, dove c'era in acqua la barca che aveva pulito per un'estate intera. Nonostante fosse pieno di agenti, noi riuscimmo comunque a passare, e questo perché Schoupe aveva notato proprio Sarah.
Ward era sulla sua barca in mezzo all'acqua e questo mi aveva solo fatto rabbrividire. Avevo un brutto presentimento che si intensificò quando l'uomo vide la figlia «Perché sei qui, Sarah?» domandò. «Papà! Che stai facendo?» chiese lei.
«Portatela subito via! Non può restare qui!» ordinò Ward, ma stavolta nessuno si mosse. Schoupe fece un passo avanti «Devi solo venire qui e dirglielo tu!» «Sarah! Mi dispiace tanto per quello che ho fatto!» disse l'uomo, togliendo l'ancora.
«Che cosa fai? Papà! No no no!» urlò Sarah, con le lacrime agli occhi. «Ward! Non andrà a finire come vuoi tu!» gli urlò Schoupe dando il segnale per circondare la barca dell'uomo «Tu non vuoi che lei lo veda!»
«Papà non scappare!» lo supplicò lei. «Ti voglio bene!» urlò Ward, ignorandola completamente. «Dove vai?!» chiese Sarah, vedendolo allontanarsi «Papà no!» «Avanti Ward, vieni subito qui!» gridò Schoupe. «Per favore non andartene!» esclamò la figlia.
