-"Non con te, Aryan."
"No, non con te, Jay."-
Aryan Chase, pogue dalla nascita, una ragazza forte ma ferita, che ha sempre cercato di affrontare i suoi demoni a testa alta, senza permettersi mai di crollare.
JJ Maybank, suo grande amico dalla terza...
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Alla fine, quando il sole stava per calare, io e JJ ci eravamo messi a sistemare la barca e l'attrezzatura che ci dovevamo portare dietro. La verità era che ero in ansia per lui, a cui toccava scendere in acqua, e che non mi sentivo a lasciarlo nemmeno un secondo da solo.
Mi bloccai per un momento, una brutta idea bussò alla mia testa. Tuttavia, il mio atteggiamento stava attirando fin troppe occhiate da parte del mio ragazzo, che stava iniziando a preoccuparsi «Okay» sospirò, passandosi una mano tra i capelli «Cosa c'è?»
«Mh?» feci confusa, scuotendo la testa per riprendermi. «C'è qualcosa che ti frulla lì dentro» ribatté, indicando la mia testa e avvicinandosi a me «Che ti prende?»
Alzai il viso per poter incontrare i suoi occhi, gli unici che forse potevano darmi sicurezze e certezze «Ecco...» esitai, prendendo un bel respiro. Le mie mani raggiunsero la sua maglia, all'altezza dei suoi fianchi e lo avvicinarono al mio corpo, per paura che fosse troppo lontano «Stavo pensando che...» mi morsi la guancia, era difficile dirglielo, perché sapevo inconsciamente già la risposta.
«Che?» mi incalzò, le sue braccia che mi circondarono la vita. Distolsi lo sguardo «Non puoi immergerti da solo.» tagliai corto, sentendolo smettere di respirare sotto le mie mani. Alzò un sopracciglio confuso, forse qualcosa aveva già intuito «Si che posso.»
«No, non puoi» lo contraddissi, mordendomi il labbro inferiore per evitare che tremasse dall'ansia «Non è sicuro» sottolineai, stringendo la sua maglia tra le dita «Vengo con te.» «Nemmeno per sogno» scosse la testa contrario «Aryan, è a venticinque metri di profondità, al buio» mi fece notare, facendomi rabbrividire «Tu odi il buio e bisogna perlustrarlo.»
«Appunto, bisogna perlustrarlo» presi un bel respiro, stringendo la presa sul tessuto ancora di più «Non puoi farlo da solo.» «Amore, sarebbe tosta anche per un esperto.» continuò a farmi desistere.
Alzai gli occhi al cielo «Esperto che tu non sei.» ribattei con monotonia e sarcasmo, vedendolo accennare un sorrisino divertito. «Nemmeno tu.» tagliò corto, cercando di farmi cambiare idea.
Scossi la testa «Mi dispiace, ho già deciso» accennai un sorrisino sarcastico, quando in realtà ero impaurita «Non scendi da solo» insistetti, cercando le sue mani e intrecciando le nostre dita immediatamente «Dobbiamo salvare casa, no?» Sospirò «Aryan...» «Jay, ti prego» cercai di convincere entrambi e sotto il mio sguardo cedette «Non posso farti scendere laggiù da solo! Chissene frega se ho paura del buio!»
Utilizzò l'unione delle nostre mani per avvicinarmi a lui, in pochi secondi le sue labbra si presero le mie con dolcezza, anche se quel contatto sembrava più bagnato dalla paura. Mi alzai in punta di piedi, per poterlo approfondire, ma quel mio gesto lo fece solamente sorridere «Mi scordo che sei bassa.» ridacchiò per sdrammatizzare.
«E a quanto pare ti scordi anche che ti ho fatto sempre il culo» lo presi in giro, rompendo il legame delle nostre dita e spintonandolo giocosamente «Smettila di fare l'idiota, va!» Le sue braccia mi raggiunsero immediatamente, mi circondarono e mi strinsero, poi la terra mi mancò sotto i piedi e lo sentii farmi salire sulla barca «Hai vinto» dichiarò, lasciandomi un bacio sulla guancia «Scendi con me.»