˚ʚ fifteen of one ɞ˚

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«Aryan!» urlò mio padre, facendomi cadere dal divano per lo spavento «Ci sono Kiara e Pope qua fuori!»

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«Aryan!» urlò mio padre, facendomi cadere dal divano per lo spavento «Ci sono Kiara e Pope qua fuori!»

Spalancai gli occhi, correndo di corsa verso l'ingresso. Per colpa dell'incontro con Kate mi ero completamente dimenticata di dover andare con i miei amici, la sera stessa. Non mi ero nemmeno preparata «Cazzo!» esclamai, infilando le scarpe di corsa e saltellando qua e la per mantenere l'equilibrio «Ciao papà!» gridai per farmi sentire, afferrando le chiavi e uscendo fuori.

Ad aspettarmi c'era la macchina di Heyward. Era carica zeppa di attrezzi che non riuscivo a riconoscere, ma che probabilmente ci sarebbero serviti per prelevare l'oro. A bordo c'erano i miei due amici, che mi aprirono la portiera «Salve!» li salutai, mettendomi comoda sui sedili «Andiamo?»

«Ai vostri ordini, ragazze.» fece Pope, mettendo in moto.
Kie sorrise, appoggiandosi subito a me per stare più comoda. I suoi occhi vennero però catturati da qualcosa su di me «Perché hai la maglia sporca di sangue?»

Abbassai lo sguardo sul mio indumento, constatando che avesse ragione, e alzai le spalle «Storia lunga» risposi «Non avevo voglia di cambiarmi, niente di che.»
«Non avevi quelle macchie quando ti abbiamo portato a casa.» mi incalzò Pope, svoltando verso la via dello Chateau.

Sentii gli occhi della mia migliore amica osservarmi, nei minimi dettagli, cosa che mi fece iniziare a stare parecchio a disagio «Dimmi, tesoro.»
«Chi è stato a ridurti la faccia in questo modo?» mi chiese lei, guardandomi confusa.
«Non né voglio parlare.» tagliai corto, approfittando del parcheggio appena fatto da Pope, per scendere dall'auto.

I miei amici mi seguirono «Aryan.» mi richiamò Pope.
Alzai gli occhi al cielo e mi voltai verso di lui «Non è il momento, vi ricordate?» cercai di svegliarli «Dobbiamo finire prima del tuo colloquio per la borsa di studio.» dissi, indicando Pope.

I due si scambiarono un'occhiata, come se non fossi lì, ma poi decisero di lasciar perdere. Ci mettemmo all'opera immediatamente «Caleremo John B e JJ nel pozzo» spiegò Pope «Io e Aryan resteremo sopra e tu e Sarah vi occuperete del trasporto.»

Alzai lo sguardo verso il contenitore dell'argano, incerta sul fatto che potesse reggere tanto peso «Sei sicuro che regga?» gli domandai.
«Quel contenitore può reggere tipo un centinaio di chili.» mi rassicurò lui.

«Grazie.» disse dal nulla Kiara, facendoci voltare verso di lei.
«Di che?» chiesi io, alzando un sopracciglio.
«Infatti, di cosa?» si aggiunse Pope.

«Di averci mollate li, costringendoci a fare pace.» rispose lei sinceramente, accennando un piccolo sorriso. Nel mio cuore iniziò a farsi spazio la paura di diventare la ruota di scorta.
«Perché pensi che siamo stati noi?»

Kie non riuscì a rispondere. Delle luci sullo sfondo si accesero, facendoci guardare intorno preoccupati. Si era fatto buio nel frattempo, e quelle piccole lampadine sembravano fari, era difficile non notarli.

Non Con Te || JJ MaybankDove le storie prendono vita. Scoprilo ora