˚ʚ eleven of one ɞ˚

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Eravamo corsi al Rinstock, punto di incontro che ci eravamo dati al Midsummer

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Eravamo corsi al Rinstock, punto di incontro che ci eravamo dati al Midsummer. Avevamo allestito un piccolo falò, giusto per non morire di freddo per colpa dell'umidità, che era presente sulla spiaggia.

JJ si era seduto vicino a me e ciò non aiutava a farmi smettere di pensare a ciò che Pope mi aveva detto. L'effetto che quel ragazzo mi faceva era enorme, veramente enorme, ma al solo pensiero di potermi essere innamorata di lui, la mia testa chiudeva fuori tutti e si metteva a dirmi che non dovevo provare quelle determinate cose. 

Avevo paura. Avevo paura di non essere all'altezza di quel sentimento, di non meritarmelo. E soprattutto non sapevo cosa volesse dire provarlo, o addirittura sentirlo sulla mia pelle.

« Allora ragazzi? Mio padre probabilmente mi ucciderà«» disse Pope, per farla breve «Perché questa riunione obbligatoria ora?»

Vidi John B fare il suo solito segno delle pistole a JJ, una piccola mimica che si portavano avanti dalla terza elementare, da quando ci eravamo conosciuti «Diciamoglielo subito prima che ci arpionino.» disse quest'ultimo.

«Pronti ragazzi?» domandò John B, girandosi verso Kiara.
«Si!» esclamò lei. 
«Allora... L'oro non è affondato con la Royal Merchant.» annunciò 
«Non dirmi che si ricomincia...» sospirò Pope.

«No Pope! Aspetta, ascoltalo d'accordo?» si intromise JJ, lanciandomi poi uno sguardo, come a chiedermi di fare lo stesso,

«È qui da sempre» continuò John B, guardandosi intorno per vedere se lo stessimo seguendo «Sull'isola.»

Spalancai gli occhi, emozionata «Stai scherzando?!» esclamai, voltandomi verso JJ, con un sorriso smagliante.
«Oh mio Dio!» fece Kie.

«Posso esprimere scetticismo?» domandò Pope, poco convinto.
JJ soffocò una risata, scuotendo la testa divertito per l'intervento del nostro amico. Picchiettò la mano sul mio ginocchio, facendomi abbassare lo sguardo, per poi stringere la mia coscia.

Cazzo, cazzo.
Che minchia fai JJ!

«Me lo aspettavo Pope» fece John B «Ma consentitemi di esprimere le prove a mio favore, signori.»
Pope annuì «Procedi.»
«Bene, dunque, nel mio zaino» annunciò John B, piegandosi e tirando fuori un foglio dalla sua borsa «Ho una lettera di Denmark Tanny.»

Kie si guardò in giro confusa «Chi diavolo è?»
«Denmark Tanny era uno schiavo sopravvissuto al naufragio della Royal Merchant, ecco qua! La lettera!» rispose il ragazzo, passando a Kie il foglio.
«Cosa?» fece lei.
«L'elenco dei membri dell'equipaggio non menzionava gli schiavi, ma mio padre ha trovato il manifesto di carico, una grande scoperta.» annuì John B.

«Sembra un film...» sussurrai, accennando un piccolo sorriso.
«E invece è la realtà.» mi sorrise JJ, guardandomi negli occhi.

«Quindi, Tanny usò l'oro della Merchant per comprare la sua libertà.» continuò a spiegare John B, facendomi distogliere lo sguardo dagli occhi del ragazzo.

Non Con Te || JJ MaybankDove le storie prendono vita. Scoprilo ora