Capitolo 17

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Perrie's pov.
Mi sento malissimo. Ho gli occhi gonfi, proprio per trattenere le lacrime, tremo come una matta e non riesco a non andare di là e prenderlo a pugni in faccia.

"Calmati, tesoro, vedi che passa". Paola che cerca consolarmi così ma tutte le sua rassicurazioni non servono a niente. Ed ecco le lacrime, lacrime a fiotti, mi stendo sul letto e cerco di addormentarmi così, come se non fosse successo nulla ma in realtà si, penso che si sia stancato di me. Stiamo insieme solo da una settimana, e visto le esperienze con altre ragazze, che mi ha raccontato, questo sarebbe il minimo.

Mi giro e rigiro nel letto mentre trovo la calma e la serenitá, ma soprattutto il sonno.
Dopo vari tentativi riesco ad addormentarmi ma non con chi voglio io.

Biiiiiiiip.
L'unico suono della sveglia mi riesce a far aprire gli occhi e subito noto il tempo cupo che c'è fuori. Mi vesto e mi dirigo a fare colazione, di Mattia non c'è traccia. Non chiedo niente a nessuno e mi limito a stare zitta, girandomi se qualcuno apre la porta.
Mi sento una merda, una vera merda.
Vado a scuola e appena entro nella sala relax, vedo Mattia steso sul divano con le cuffiette nelle orecchie. Gli passò davanti indifferente e vado a prendere un po' di acqua.

"Vedi, sta male" sussurra Virginia, indicando Mattia con il pollice.
"Smettila"sussurro a mia volta e stringo la mano di Virginia per non far capire che mi importa.

"Perrie, briga, e Gabriele in sala 5"queste parole interrompono i miei gesti facendomi sobbalzare. Cammino per il corridoio fissando Mattia che cammina avanti a me. Entrati in sala ci aspetta Grazia Di Michele.
"Vorrei che Perrie e Briga facessero un duetto, ecco i fogli tra un ora sarò qua e la dovete imparare". A quelle parole mi sento malissimo, le gambe iniziano a tremare e ho un nodo in gola.
Gabriele e Grazia se ne vanno e rimaniamo solo io e lui. Io fisso le mie scarpe e mentre tremo e lui analizza per finta i fogli e lancia delle occhiate.
"Allora.." Dice lui con freddezza, la stessa freddezza con cui mi parlava quando ci siamo conosciuti e solo a pensare di nuovo, piango. Piuttosto che freddezza era incazzatura, rabbia e vi posso dire che adesso lo è ancora di più.
"Proviamo va" sospira mentre io sbuffandomi mi alzo dal puff.
Impariamo questa canzone e ogni volta che i miei occhi incrociano i suoi inizio a sudare, e a tremare.
Menomale l'incubo finisce subito e corro subito nel bagno trattenendo tutte le lacrime che non ho potuto cacciare.
"Hey, hey. Calma, calma" mi consola Virginia abbracciamoci .
Continuo a singhiozzare è veramente mi sento una merda. Prima facciamo l'amore e poi mi tratta così, anche se non dovevo mandarlo direttamene a cagare ora che ci penso. Ma è stato un impulso, non potevo controllare, un po' tipo come la voglia di abbracciarlo e baciarlo.

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