Mattia's pov.
Le otto.Sbuffo e mi concedo qualche momento per pensare a tutto quello che è successo oggi.
Quelle poche orette di prove mi hanno distrutto.
Perrie aveva il viso pallido di una persona che sta per svenire. L'ho trattata un po' una merda e non ho avuto il coraggio di parlare quando l'ho mandata a fanculo.Sbuffo un'altra volta.
Mi alzo e esco dalla camera, busso a quella di Perrie.Apre Virginia e io saluto con un sorrisetto.
«Sai che sforzo sto facendo per non picchiarti?» sussurra facendomi entrare.«Dove sta?» chiedo sbuffando e guardandomi intorno come per cercare qualcosa.
«In bagno, Briga» sussurra ancora e mi fa il segno di stare zitto.
«Viè qua» la trasporto fuori prendendola per la manica della felpa.
«Che c'è?» chiede, ovviamente infastidita dal mio comportamento.
«Non puoi trattarla male e poi fare pace» continua, pensa che mi fa riflettere e invece no. Rimango nella mia idea.«Senti, tra mezz'ora, falla andare al Gianicolo, ti prego» le spiego io, facendo una faccia a cucciolo e mettendo le mani congiunte in segno di preghiera.
«Va bene» dice dopo qualche secondo.
«Non ti lasciare sfuggire questa opportunità» continua.Perrie's pov.
Esco dalla doccia, mi vesto con una maglia bianca e un jeans nero e mi siedo sul letto.«Virginia» urlo dato che la camera è deserta e prima c'erano Shaila, Paola e Silvia.
Nessuna risposta.
«Virginiaa» riurlo di nuovo, sento bisbigliare e poi rientra di colpo.
Mi limito a chiedere poche spiegazioni.«Allora dai, andiamo al Gianicolo» dice mentre si veste frettolosamente.
Che? Al Gianicolo? E perché mai?
«E perché?» inarco le sopracciglia.
«Dai, preparati» urla Virginia buttando i vestiti sul letto.
Alla fine cedo e ci prepariamo. Prendiamo il motorino e ci dirigiamo al Gianocolo. Per tutto il viaggio non faccio altro che fare domande ma Virgi mi zittisce. Posiamo i caschi e ci incamminiamo.
«Vai più avanti, ho dimenticato una cosa importate, ci vediamo alla panchina» gesticola e indica una piccola panchina davanti al panorama con un uomo seduto sopra.
Annuisco e cammino lentamente godendomi l'aria di metà dicembre, sposto lo sguardo di qua e di là per ammirare il panorama che dal punto in cui sto io si vede poco.
Faccio circa 10 passi e poi mi incanto. Vorrei non essere mai venuta.Mattia seduto sulla panchina.
NO.
Non può essere.
Faccio qualche altro passo e lui si gira di colpo verso di me.
Cambio direzione e faccio per andarmene ma la sua voce mi interrompe facendomi restare immobile.«Viè qua» urla verso di me mentre accenna un piccolo sorrisetto.
Inizia il formicolio alle gambe, riesco a malapena a camminare. Mi avvicino a lui e, come sempre non riesco a vederlo in quei grandi occhi verdi, luminosi, che sembrano stelle cadenti.
Improvvisa un colpo di tosse.
«Scusa» sussurra provocando una serie di brividi lungo la mia schiena.
Sorrido e mi morbo il labbro inferiore, abbasso il capo e poi lo guardo negli occhi. Ed ecco di nuovo i brividi.Incateno i miei occhi marroni, privi di emozioni con i suoi, verdi, splendenti.
«Cosa?» chiedo incredulo.
Mattia Briga che si scusa con me.Sbuffa.
Accenna un sorrisetto forzato e poi si gira verso di me.
Inizio a ridere e mi lascia un bacio sul collo.
«Sei..» balbetta.
Non gli do il tempo di parlare che mi fiondo nelle sue morbide labbra.
Iniziano una danza lenta e pacata, fino a quando il ritmo inizia ad aumentare e quel bacio diventa veloce e senza sosta.Ha una mano dietro una mia schiena e con l'altra mi accarezza i capelli. Mi appoggio sulla ringhiera. Quel bacio durato 5 minuti mi ha lasciato il fiatone.
Ed ecco comparire Virginia, le mando un "ok" con la mano e lei un bacio.
Dopo la serata trascorsa tra coccole e chiacchiere ritorniamo, verso mezza notte in albergo.
«ti è piaciuta sta sorpresa?» mi chiede Mattia mentre apre la porta della camera.
«mh, diciamo che no» ironizzo mentre Mattia mi lancia un occhiata minatoria.
Sorride.
Finalmente un sorriso vero.
«Ah, no» si morde il labbro inferiore e mi prende in spalla mentre io gli do dei colpi sulla schiena per farmi scendere. Mi mette in piedi sul letto e mi guarda attentamente. Incateniamo gli occhi e mi accarezza la guancia e i capelli con il pollice.
«Sei bellissima» sussurra mettendo le mani sotto la mia maglietta come per sfilarmela. Iniziamo a spogliarci e quella notte diventiamo una cosa sola.
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Benvenuta||MattiaBriga.
FanfictionSe tu adesso venissi da me i miei dolori si placherebbero, e con loro il mondo intero. ||MATTIA BRIGA||.