Capitolo 32

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Perrie's pov.
Se leggera ti farai
io sarò vento
per darti il mio sostegno
senza fingere
se distanza ti farai
io sarò asfalto
impronta sui tuoi passi
senza stringere mai.

Se battaglia ti farai
io starò al fianco
per darti il mio sorriso
senza fingere
se dolore ti farai
io starò attento
a ricucire i tagli
senza stringere mai.

Fuori è un giorno fragile
ma tutto qui cade incantevole come quando
resti con me
Fuori è un mondo fragile
ma tutto qui cade incantevole come quando
Resti con me

«É come quando resti
Con gli occhi depressi
Per dirmi: "Ciao, come stai?"
Che ti guardo come se dovessi salvarti da un mondo che é pieno di guai
Io potrei ma non voglio
Prendere un foglio
Guardarmi in TV mentre muoio
MA L'AMORE A 20 ANNI É PIÚ FACILE
PER IMPOSTARLO SULL' ESSERE FRAGILE
Quando c'é la tua immagine
Penso alle pagine scritte
Cripte, voragine
Sono in guerra a Cartagine
Stragi
Strati di #NuvoleRapide
Questa non é una canzone
Questa é la mia annotazione
Sopra la lapide
Metto il mio nome
Inciso nell'acqua
Naufrago
Mi piace vincere facile.»

Sorrido istintivamente dopo questo capolavoro.

Ho notato che Emma era molto compiaciuta e questo non mi ha fatto altro che piacere.
«io ti vorrei nella mia squadra» dice Emma, seguita da Elisa.
Mattia è contentissimo e lo capisco dai suoi occhi luminosi, prende la tanto attesa maglietta verde e ritorna al suo banco. Adesso è il turno di Cristian, l'ex di Virginia, a mio parere è un ballerino bravissimo, infatti viene scelto da entrambi i direttori artistici.
La puntata finisce così.

In questo periodo, se ben sapete, sono molto stressata e sotto pressione, sia per il fatto del presunto bambino, sia per gli studi musicali e universitari che sto completando online,  e questo fatto dell'Università mi costringe a stare ore attaccata al computer senza muovermi , è proprio così che si perdono gli affetti, che sto cercando di coltivare.
«mi raccomando alle otto e mezza, nun fa tardi» ribadisce Mattia lasciandomi un bacio a stampo.
Sorrido e lo saluto.
Prendo il computer e inizio a studiare giurisprudenza sul sito dell'Università Federico II di Napoli, è la che dovrei frequentarla.
Anche se adesso, la mia testa vaga un po' altrove, soprattutto a stasera, quando incontrerò la mamma di Mattia.

Un piccolo bambino che piange, nel vuoto, in una piccola culla nera. Un bambino con gli occhi verdi e i capelli marroni.

Sobbalzo dal letto tremate, sbircio la sveglia che porta le 7:30 e corro a prepararmi.
Indosso un pantalone nero, con una giacca dello stesso colore da sopra. Ovviamente, metto tre litri di profumo, che mi fanno venire il voltastomaco, ma chissenefrega.
Verso le otto e venti Mattia bussa alla porta.
« come sei bella!» esclama appena entra.
Gli lascio un bacio sul collo e iniziamo a camminare verso la macchina.
La casa non è tanto distante, circa mezz'ora di macchina. Arriviamo davanti ad un grande condominio.
Entriamo e a non so che piano si trova l'appartamento. Da fuori sembra un casa molto curata, e accogliente. Apre una donna con i capelli ramati, abbastanza alta, ha un profumo inebriante. Abbraccia Mattia, mentre ci diamo la mano e mi lascia due baci sulle guance.
Mi presento, come fa lei e la sorella di Mattia, Rebecca. Deve avere quindici anni, ha un carattere davvero molto socievole ed amichevole rispetto al fratello. Ci sediamo a tavola e mi fanno varie domande per conoscermi bene, a volte Mattia mi lancia qualche occhiata e sorrido a mio istinto.

Ce ne andiamo verso le undici e mezza e ritorniamo in albergo dopo mezz'oretta, passata mela traffico della città di Roma.

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