Capitolo 34

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Perrie's pov.
Arrivo più tardi agli studi, con un fiatone esagerato dovuto alla corsa. Cerco di riscaldarmi le mani con il fiato. Dó il cappotto ad un tizio della direzione e corro sul palco, la puntata sta per iniziare, saluto Mattia velocemente e mi siedo al mio banco.
La puntata inizia e Mattia dovrà scegliere da che squadra andare.
Le luci si spengono, Mattia scende e si posiziona in mezzo allo studio, solo un piccolo riflettore illumina i suoi grandi occhi verdi. Nel pubblico regna il silenzio, a parte qualche urlo.
«Emma» articola lentamente, mentre il pubblico urla e acclama il suo nome.
Emma sorride e si alza, porgendo la maglietta bianca a Mattia.
Sorrido e applaudo a mia volta.
Poi è il turno dei The Kolors che scelgono Elisa e anche Cristian va nella squadra bianca, che fino ad ora è composta da: Klaudia, Mattia e Cristian. Mentre quella blu dai The Kolors, Luca e Giorgio.
A fine puntata salto addosso a Mattia, che è felicissimo, lo vedo dagli occhi, è naturalmente da sorriso.
«Adesso tocca solo a te» sussurra mentre mi accarezza i capelli.
«Ecco, adesso tocca a te» dice Virginia prendendo il polso, staccandomi dall'abbraccio di Mattia, che mi fa l'occhiolino e si allontana.
«Allora, da chi vai?» chiede impazientemente.
Ci fissiamo per qualche secondo e
mordo l'angolo della bocca.
«Ehm.. Non lo so, non ho tempo per pensare» dico mettendo una mano sulla testa.
Fa una faccia curiosa.
«Se faccio un back-up mentale, oggi devo incontrare Emma ed Elisa, poi devo registrare un pezzo ed ho un set fotografico»
Mi fissa ancora facendomi sentire in colpa per quello che ho detto.
«E lo spazio fidanzato dove lo metti?» dice dopo essersi girata come per assicurarsi che nessuno ci stesse guardando o sentendo.
Sbuffo e riprendo a mangiarmi le unghie.
«Guarda che ogni volta mi posso dedicare a lui, è semplice» faccio spallucce come per intendere una cosa facile da gestire.
«È semplice, come quando volevi dirgli che ero incinta, oh si, in quel caso era proprio semplice» ironizza, facendomi sentire ancora in colpa.
Riprendo a guardare Mattia e mi rendo conto che non ha fiducia in me come prima che succedesse l'aborto.

«Bene tesoro mio, adesso spetta a te» dice "inviandomi" un bacio da lontano.

La mia giornata frenetica non è ancora iniziata. Adesso come sempre sono in ritardo, per andare a registrare il pezzo del mio disco che uscirà a maggio.
«Non pensare che pure lui non sia impegnato» dico tramite il telefono a Paola, che mi sta convincendo a rimanere un po' di più con Mattia.
Infatti siamo molto impegnati entrambi, anche lui deve registrare i pezzi e perfezionare il suo album.
Entro in sala di registrazione e mi concentro sulla canzone che ho scritto, è un bel pezzo e ne sono molto soddisfatta.
Esco da lì, con una testa che mi scoppia, e mi dirigo verso lo studio fotografico. Niente di che, giusto qualche foto così, che però occupa quasi la metà del mio tempo.
Corro allo studio per incontrare i direttori artistici.

Entro di fretta, con la mia tuta e mi siedo sul puff in attesa di Emma.
Ci salutiamo e scambiano quattro parole, da quel che ho potuto capire ha un carattere molto forte, ed è quella giusta che fa per me.
Così come Elisa, anche lei mi ha convinto molto e penso che con entrambe potrei fare qualcosa di particolare, e questo mi aiuterà a crescere.

Faccio pure un salto a casa mia per prendere qualche cosa e ne approfitto per salutare mia mamma, che non vedo da quando ha incontrato pure Mattia.
Sono molto stressata e in questa ultime notti non sto neanche dormendo.

Prima di mettermi al volante passo le mani sugli occhi per rendermi conto del tempo.
Domani devo scegliere e non so ancora cosa fare, chi scegliere, non so un cazzo.
Busso alla porta della camera di Mattia,  e mi apre Stash.
«Mattia?»chiedo.
«Mi pare che è andato da James, se così si chiama»
Annuisco ed entro mi siedo sul letto e frugo un po' nella sua borsa.
Trovo un piccolo quadernino marrone, con varie scritte sopra indecifrabili, in una lingua strana, appaiono dei fogli e ne sfilo, che porta la data di ieri.

«Nessuna è più bella di te» sussurro leggendo le parole sul foglio.

Guardo il disordine avanzare tra i negozi pieni
Le scale, la direzione degli arcobaleni
Dammi soltanto l'illusione di sentirti mia
Come un vagone riempie il vuoto di una galleria
E se ti va potremmo essere l'uno per l'altra
Bruciare in fretta come un pezzo di carta
Restare al buio senza dirci niente
Senza la necessità di farcelo presente
Se penso che tu mi dicevi 'vita' 'amore'
E con gli stessi occhi mi hai insegnato che si muore
Dovrei sentirti male, impotente, non corrisposto
Ma è solo una piccola prova a cui questa vita mi ha sottoposto
Dei tuoi pensieri a basso costo
Delle persone che prendo a calci per entrarci in competizione
Io me ne frego e lo sai, mi fanno schifo
Non hanno il senso e lo spazio dell'infinito
E quindi dimmelo tu
Non voglio essere come gli altri
Dimmelo tu
Che sono scarti e tu puoi salvarti
Qua non conta l'età se non la spontaneità con cui mi guardi
Ho un'ansia che arrivi tardi
E resto con le mie domande per trovare un nesso
A regalarmi un altro istante, se mi è concesso
Sto diventando grande come lei
E tra le nuvole dove si sdraiano gli Dei ho visto che ci sei

Ma se tu vuoi prometti
Di essere quella per me
E detto tra noi
Vivresti anche tutta una vita per me
Non ho mai visto nessuna più bella di te
Scusa se insisto
Nessuna è più bella di te
Nessuna è più bella di te

Mela dagli occhi rossi
Portami in questa borsa
Frugami e poi perdi la prossima corsa
Per me
Pale di elicottero sfanculano i capelli
Sei peggio di un vaso cinese
Uno di quelli belli
Levo le tende, Nazim Hikmet
Implodiamo
Collisione di fogli volanti Fabriano
Vieni a vedere gli occhi a diamante che brillano
I pattini sui marciapiedi che scintillano
Spicchio di Trivial nella notte nessuno lo prende
Vecchi demoni, tocchi da quattro anemoni
Ho sete a stecca amigo
Scuoiamo la pancia di un mare qualunque ogni rigo
Dammi una goccia blu indigo
Ma lascia viva questa bestia che ci danza intorno
Gli lasceremo il nostro sangue alla fine del giorno
Dietro mille occhi
Mosca carbonio
Chiedo unforgiven
Perdono

E dimmelo tu
Non voglio essere come gli altri
Dimmelo tu
Che sono scarti e tu puoi salvarti
Qua non conta l'età se non la spontaneità con cui mi guardi
Ho un'ansia che arrivi tardi
E resto con le mie domande per trovare un nesso
A regalarmi un altro istante, se mi è concesso
Sto diventando grande come lei
E tra le nuvole dove si sdraiano gli Dei ho visto che ci sei

Ma se tu vuoi prometti
Di essere quella per me
E detto tra noi
Vivresti anche tutta una vita per me
Non ho mai visto nessuna più bella di te
Scusa se insisto
Nessuna è più bella di te
Nessuna è più bella di te.

Ho gli occhi umidi, una lacrima scende e me l'asciugo con la manica del cappotto.
Riposo i fogli e sorrido automaticamente.

Ma naturalmente le belle scenette vengono distrutte, sempre.
Arriva una strana telefonata da Rebecca, e non so neanche dove abbia preso il mio numero.
«Pronto»dico con un tono stupito.
Rimango paralizzata dalla notizia che mi dà, scoppio in un pianto disperato e corro alla macchina.

Benvenuta||MattiaBriga.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora