Capitolo 9

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Mattia's pov.
Lo so che stava mentendo. Perché quando mente si tocca la collana con la croce, ormai la conosco come le mie tasche.

<<Allora andiamo dai, che fa fredddo>> dico cambiando argomento e ci incamminiamo verso la macchina.
Per tutto il tragitto non dice una parola e poi noto che si è addormentata, con la testa appoggiata allo schienale della macchina.
Sorrido a quella visione e continuo a guidare.

<<ehi>> bisbiglio per non farla svegliare di soprassalto. Gira il capo per un paio di volte e poi si volta verso il mio lato.
<<Mattia?>> mi chiede sussurrando e accarezzando i miei capelli mori.

non posso fare a meno di sorridere, la sua timidezza, fragilità e debolezza hanno qualcosa di fantastico.

La prendo in braccio con facilità, e chiudo la macchina alle mie spalle. Passiamo così la hall, infischiandomene delle persone che ci guardano. Busso alla porta e apre Cristian.

<<ma che cazz..?>> esclama Cristian vedendomi con Perrie sulla mia spalla che pendonzola le mani verso il busto.
<<shh, a svegli così.>> lo rimprovero mentre adagio Perrie sul mio letto, le tolgo le scarpe e la fisso per qualche minuto vedendola beatamente dormire mentre le accarezzo i capelli. È così bella ed ha un'aria così dolce e fragile.
Si rimuove nel letto e dice cose a caso.

<<vuoi tornare in camera?>> bisbiglio e mi stendo nel letto affianco a lei, ormai esausto.
<<no sto bene così tesoro>> farfuglia e mi sfiora la guancia con le dita. Mi avvicino a lei e la abbraccio, in pochi secondi annullo la minima distanza che c'era ed è forse la cosa più bella, quando si è poggiata al mio petto e abbiamo dormito così.

Bip Bip Bip.
N'arta vorta sta merda de sveglia.
Apro con fatica gli occhi e vedo Perrie che dorme al mio fianco, con le coperte fino al mento e qualche volte emette un sospiro. Sembra una piccola bambina indifesa, che deve essere protetta da un mondo che non fa per lei.

Ritornando al presente, mi vesto e scendo immediatamente al bar dell'hotel. Prendo due cornetti, e i caffè. Metto il vassoio sul letto e prendo il telefono e inizio a girare le notifiche su Instagram. Molte fan page si chiamano Brerrie e stanno creando delle fan fiction su noi due.

Dopo 5 minuti passati a cazzeggiare, Perrie sembra aprire gli occhi leggermente.

<<buongiorno teso, caffè?>> domando ridendo per il modo buffo in cui è conciata.
<<tesoro non siamo tutti splendenti come te la mattina>> si sistema e inizia a sorseggiare caffè caldo. << e questo?>> continua indicando il vassoio poggiato sul letto.
<< per farmi perdonare>> e subito mi lancia un occhiata non tanto bella e emette un leggero sospiro.
<<cazzo, le 8>> dice con la bocca piena mentre si sistema e prende tutto.
<<ci vediamo a scuola, grazie>> urla ormai lontana e il suo profumo è rimasto ancora nel mio letto e nella sua stanza.

Perrie's pov.
Quanto è dolce Mattia, mi ha portato la colazione a letto per farsi perdonare. Penso tra me e me mentre mi infilo la tuta e mi lavo contemporaneamente.
Scendo di corsa e arrivata in sala relax poggio tutto a terra.

<<Allora passata bene la nottata?>> mi chiede Virginia che sembra che non la vedo da 30 anni.
Sbuffo e le sorrido.
Non mi va proprio di risponderle.

<<Mattia la tua sfida si terrà fra 5 ore, hai tempo per scrivere un pezzo sulla canzone  la nuova stella di Broadway>> legge questo messaggio Mattia mentre fissa sbalordito lo schermo.
<<calmati c'è la farai>> lo tranquillizzano tutti compresa io.
Corre subito di la e inizia a scrivere.
Purtroppo il tempo finisce ed è costretto ad andare in studio. Siamo tutti davanti alla TV per sostenerlo e io letteralmente, sto pregando che non venga squalificato.
<<io ruberei tutte le stelle dell'universo
A te che sei come la notte di San Lorenzo
Illuminata come un cocktail di cielo immenso
É stupido negarlo, ancora ci penso
Come fare un salto fino a Mercurio
Per te che ho preso botte sotto al diluvio
I segni sull'asfalto li vedi al buio
Sei la mia luce nella notte: plenilunio
Lei non capisce che splende
Piú di un pendente di perle
Ascolta il mio canto ribelle
Sto qui sotto un manto di stelle
Lo dico sapendo di avere ragione
É un atto di venerazione
Ti porto sull'Orsa Maggiore
Per questa scommessa d'amore>>
A quella strofa sbianco e mi sento il cuore battere a mille.
<<Mattia sei salvo>> articola le parole il critico musicale.

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