Capitolo 5

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Perrie's pov.
Non so neanche con quale coraggio ho inviato quel messaggio a Mattia.
Perché? Bene, perché mi vergogno per ieri sera, sono stata una stronza, l'alcol mi fa questi effetti e io non posso farci niente, ero fuori di me.
Sbircio il mio orologio che porta le 10:30 e decido di iniziare a prepararmi.
Visto che fa abbastanza freddo decido di indossare un pantalone con una felpa e il giubinetto di jeans sopra. Impiego mezz'ora e scendo nella hall con un'ansia fino al collo, ho paura che potrebbe nominare qualcosa dell'altra sera.
Appena scendo lo trovo, è in tutta la sua bellezza ha un jeans con una maglietta nera e il giubino, il capellino all'indietro e da un chilometro di distanza si sente la sua acqua di colonia. Tiro un sospiro e scendo le scale come se fossi in un red carpet. Mi abbraccia e andiamo verso la sua macchina, iniziamo a parlare del più e del meno e la giornata trascorre tranquilla.
Mattia's pov.
Non ho intenzione di parlare di quello che è successo ieri e del fatto che stava sclerando quando ha detto quelle cose.
<< grazie per ieri notte>> sussurra lei con la testa impegnata a guardare il finestrino e vedo che si sta facendo tutta rossa. Accenno un sorriso e le accarezzo i capelli e ritorno a guidare.
Il viaggio fino all'albergo continua così, senza dire una parola, ma in quel silenzio c'era tutto quello che volevo sentire.
Scendiamo e saliamo le scale per raggiungere le nostre camere.
<<aspettame qui>> dico io mentre infilo la chiave nella serratura. Entro in camera e prendo le sue scarpe ed il telefono.
<<ecco>> dico mentre porgo gli oggetti, vedo che si è fatta tutta rossa e ha una faccia tipo emoticon whatsapp.
Per rompere la sua timidezza mi avvicino a lei e la abbraccio, senza lasciarle il tempo di parlare.
Finisce così, senza dire una parola e ognuno ritorna nella sua stanza come se non fosse successo niente.
Perrie's pov.
Mi ha abbracciata, un abbraccio così non lo ricevevo da un sacco di anni e nella sue braccia mi sono sentita protetta e al sicuro, mi sono lasciata abbandonare al suo calore e per un minuto ho pensato che quello sarebbe stato il mio posto. Non lo so, ma tutta d'un tratto sono diventata più timida,magari da quella sera da dimenticare.

Bip, bip, bip.
07:34
la sveglia suona e non c'è rumore più fastidioso a prima mattina, oggi è la seconda settimana che sono dentro questa scuola è già mi sono abituata ai ritmi, anche se non vedo l'ora che arrivi il sabato. Mi vesto svogliatamente e vado giù a fare colazione.
Vedo tutti tranne che Mattia, che è la persona che vorrei in questo momento, nella sala eh, mica nella mia vita. NO.
No, non posso convivermi che Mattia mi piaccia, anzi no, ma perché negare la realtà, tanto ci deve essere sempre qualcuno che verrà a scoprirlo magari stesso lui.
08:20
Tra 10 minuti dobbiamo stare a scuola e ancora non trovo Mattia.
<< e Mattia?>> chiedo a Shash spazientita, dato che è il suo compagno di stanza.
Stash fa parte di una band, i the kolors, sono fortissimi ma non possono competere con Mattia.
<< vai a vedere no?!>> risponde lui in tono sarcastica facendo una risatina strana e alquanto fastidiosa. Faccio una smorfia come per imitarlo e lui alza il sopracciglio come a dire << allora vai, tanto...>>, accennò un sorrisetto e corro su per le scale.
Camera 99, Mattia Briga, Shash and The Kolors. Busso ma la camera è aperta, ma Mattia non c'è. Dove cazzo è andato quel coglione, tra meno di 5 minuti si deve vestire. Entro nella sua stanza come per investigare meglio ma qualcuno mi tira il braccio.

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