Capitolo 59

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Perrie's pov.

Alla fine del capitolo, voi, dovete scegliere il destino del prossimo, e io lo espanderò, fatemelo sapere nei commenti o in messaggi privati.

Il mondo mi è crollato addosso. Mi sento disgustata e umiliata.

Vuole una pausa, bene. Capisco che dopo queste pesanti accuse e offese, anche precedenti, da parte di Loredana, voglia concentrarsi solo sulla musica. Ma non può fare questo. Anche io sono altrettanto frustata è abbastanza delusa da me stessa, ma non metto a rischio la mia felicità, oltre alla musica.

Richiudo la porta alle mie spalle e mi rifugio in bagno. Respirò profondamente. Non può rovinare la mia carriera un'altra volta, per un suo stupido capriccio, no. Riesco a malapena, a trattenere le lacrime. Caccio fuori l'aria per la ventesima volte, ho le mani tremanti e tutto ciò che riesco a sentire è il battito accelerato del mio cuore, fino alle dita delle mani. Fuori sento bisbigliare qualcuno: la voce di Cristian e Mattia. Non capisco ciò che dicono. Sbircio l'orologio al mio polso e porta le sette di mattina.

Mattia's pov.
Ho bisogno ancora di un'altra pausa.

Io la amo, ma adesso l'unico obbiettivo in cui devo sfondare è la musica. Le 'critiche' sulle mie 'barre del cazzo', mi hanno distrutto, parecchio. Non so neanche come mi sia saltato in mente, una reazione volontaria, istintivamente. La musica senza distrazione, si, lei è una distrazione, anche se è fondamentale avere qualcuno, nella mia vita, che mi stimoli a dare il meglio di me.

Non la so rendere felice, e se non lo faccio io, qualcun altro dovrà pur svolgere questo compito, al di fuori di qua.

Perrie's pov.

Non so da quanto tempo sto in bagno. I bisbigli sono cessati. Mi pulisco il viso in fretta e pettino, velocemente i capelli. Copro le occhiaie con un correttore,una bella notte insonne. Spingo la maniglia tremante, esco, ho il viso impassibile e mi siedo a tavola, accanto a Klaudia. Mi fulmina letteralmente con lo sguardo.

«Allora vi siete lasciati?» mormora lentamente, mentre addenta una fetta di pane.

«Vuole solo 'una pausa'» rispondo imitando la voce di Mattia.

«Si vede, hai bisogno di lui, cazzo!» esclama urlando.

Si, ho bisogno di lui. Cazzo, ha maledettamente ragione. Ho bisogno di lui, della sua pelle, delle sue labbra, dei suoi occhi. Porca troia!

«Cosa vuol dire una pausa?» domanda curiosa.

«Si è stufato» rispondo sbuffando.

Gli occhi iniziano a pizzicare, le lacrime no! No! Non adesso. Asciugo, con foga, le guance quasi bagnate.

«Non si è stufato, non ti preoccupare»subentra Cristian entrando dalla porta principale.

«E allora cosa vuole?» interrompe Klaudia.

Non riesco più a trattenere un secondo di più di questa situazione. Volevo provare a trasformare la mia 'solita' e 'monotona' vita, in qualcosa di diverso, con Mattia, ma a quanto pare ho sbagliato vita o persona.

«Un momento di riflessione» continua Cristian sospirando.

Sbuffo.

«Torno fuori» dice uscendo.




Siamo seduti sul divano, tutto insieme. Mattia sta leggendo. Ha lo sguardo fisso sul libro e qualche volta li alza, cercando i miei occhi.

Anche io sto 'leggendo' per modo di dire. Non so che libro, sto solo fissando Mattia insistentemente. Le lettere sembrano cinese in questo momento e non riesco a concentrarmi come dovrei.

«Mattia e Perrie, in sala!» ci ordina Emma interrompendoci dal nostro 'riposino della domenica'.

Raggiungiamo in tutta fretta la saletta. Onestamente, sono molto preoccupata di quello che porta dire, perché nell'ultima esibizione ho fatto veramente schifo, e non solo in quella. Ovviamente con Mattia vorrà discutere di Imagine, almeno penso.

«Entrate ragazzi, entrate!» ci incita Emma, dopo che abbiamo bussato più volte.

Ci sediamo affianco, dato che non c'è alcun spazio.

«Vorrei parlare, soprattutto con voi» inizia il discorso così, e già rabbrividisco.

«Nell'ultimo serale avete cantano due canzoni differenti: partiamo con quella di Perrie: Up, no?» continua.

Annuisco torturandomi il labbro inferiore.

«Nell'ultima parte è successo qualcosa, non capisco cosa sia accaduto, veramente. Sei partita così bene e alla fine ti sei persa in una banalità. Veramente non ho idea di cosa ti è passato per la testa» afferma scioccata.

«Io non lo so, ti giuro, avevo troppa ansia» rispondo.

Mi ricordo, l'ultima volta in cui ero veramente in ansia, è stato alla puntata speciale del sabato per la formazione della classe.

«Veramente, non ho idea. Quando canti devi liberarti di tutto, tutto, devi avere solo un obbiettivo» spiega e inizio a morire.

Ha ragione Mattia, ecco, è questo quello che prova lui, in questo preciso momento. Ha ragione, non riesco e non riuscivo a concentrarmi come si deve.

Poi, tocca a Mattia ed Emma mi fa uscire dalla saletta. È una discussione abbastanza accesa e breve, coincisa. Ritorno dentro e trovo Mattia più serio di prima, molto più serio.

«Ti devo parlare» dice freddo, creando in me un vortice.

«Ho pensato bene e...»

«E..»

Taaaataaan!

Sono tornata!
Adesso sarete voi a scegliere il destino del prossimo capitolo. Scrivetelo nei commenti
Si: si lasciano ma non è detta l'ultima parola.
No: non si lasciano.
. Baci e buone feste!

Benvenuta||MattiaBriga.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora